Intrusione dell’Estate a sorpresa. Ma occhio ai nubifragi lampo

Il mese di MAGGIO 2025 potrebbe segnare l’inizio di una stagione estiva decisamente anomala, dominata da contrasti meteo marcati e da una rapida espansione dell’anticiclone africano, già attivo sul Nordafrica in questi giorni. Da SABATO 24 MAGGIO, si inizierà ad assistere ad un’espansione verso nord del cuneo anticiclonico subtropicale, destinato a influenzare l’intera area del […] Intrusione dell’Estate a sorpresa. Ma occhio ai nubifragi lampo

May 16, 2025 - 10:22
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Intrusione dell’Estate a sorpresa. Ma occhio ai nubifragi lampo
Il mese di MAGGIO 2025 potrebbe segnare l’inizio di una stagione estiva decisamente anomala, dominata da contrasti meteo marcati e da una rapida espansione dell’anticiclone africano, già attivo sul Nordafrica in questi giorni. Da SABATO 24 MAGGIO, si inizierà ad assistere ad un’espansione verso nord del cuneo anticiclonico subtropicale, destinato a influenzare l’intera area del Mediterraneo centrale entro la fine del mese. Un’ondata di calore precoce: l’anticiclone africano irrompe sull’Italia Il caldo anomalo che si affaccerà sull’Italia durante l’ultima settimana di MAGGIO non è un evento isolato, ma il frutto di un’evoluzione sinottica precisa: un promontorio di alta pressione subtropicale si allungherà dal Sahara verso le regioni del Sud Europa, in particolare sull’Italia centro-meridionale, la Sicilia e parte del Nord Italia. Le temperature cominceranno a salire in modo significativo già da LUNEDÌ 26 MAGGIO, portandosi ben oltre le medie stagionali con valori che potranno raggiungere i 30-32°C nelle zone interne del Centro-Sud, mentre sulle coste tirreniche si toccheranno anche i 28°C, in un contesto di cielo sereno e soleggiato. Alcune simulazioni dei modelli ECMWF e GFS confermano l’intensificarsi dell’anticiclone anche nei primi giorni di GIUGNO, spianando la strada a una prima ondata di calore duratura. Africa bollente e Italia divisa in due dal meteo Nel frattempo, il continente africano, soprattutto la fascia nord-sahariana, sarà interessato da una vera e propria esplosione termica: temperature superiori ai 45°C tra Libia, Tunisia e Algeria, con un’importante risalita di aria molto calda verso nord. Questo riscaldamento eccessivo del suolo desertico genera un aumento del potenziale termodinamico, creando quella che in meteorologia si definisce alta pressione di subsidenza: una massa d’aria molto stabile, che schiaccia gli strati inferiori e aumenta le temperature al suolo. Ma mentre il Sud e il Centro Italia inizieranno a vivere l’estate in anticipo, al Nord si formerà una vera e propria linea di contrasto meteo, causata dalla persistente azione delle correnti atlantiche, ancora attive e umide. Queste porteranno piogge anche abbondanti, localmente sotto forma di temporali intensi, specie sulla fascia alpina e prealpina e tra Piemonte, Lombardia e Veneto. Un clima sbilanciato: Estate incalzante, Primavera bruciata Negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambiamento nel ritmo delle stagioni: la primavera, come periodo di transizione, tende sempre più a sfumare rapidamente verso un’estate anticipata. MAGGIO 2025 si inserisce perfettamente in questa tendenza: da una fase iniziale fresca e piovosa, come già accaduto nel MAGGIO 2023 e nel piovosissimo 2014, si passa in pochi giorni a condizioni estive estreme. L’assenza dell’anticiclone delle Azzorre, che una volta garantiva un clima stabile ma temperato, è oggi rimpiazzata dalla più insidiosa alta pressione africana, la quale, come dimostrano i dati dell’European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF), si presenta con carichi energetici molto più elevati. Verso GIUGNO con caldo persistente e possibili ondate di calore Secondo le proiezioni a medio termine, questa prima fase di caldo anticipato non sarà isolata. Il modello GFS lascia intuire una possibile continuità dell’alta pressione africana almeno fino ai primi 10 giorni di GIUGNO, con temperature che potrebbero continuare a oscillare tra i 28 e i 34°C, specie nelle aree interne lontane dal mare. Questo tipo di configurazione atmosferica, purtroppo, non lascia spazio a pause fresche tipiche dell’inizio dell’estate mediterranea. Al contrario, lo scenario previsto indica un’estate 2025 che potrebbe partire a pieno regime, portando con sé disagi per la popolazione, soprattutto nelle città dove l’effetto isola di calore amplifica il disagio. Il meteo estremo ormai fa parte della nostra quotidianità: è diventato normale passare da una primavera instabile a un’estate estrema senza soluzione di continuità. Ma quest’anno, l’impressione è che il cambiamento sarà ancora più netto e anticipato, con un’estate 2025 che, se confermate le tendenze attuali, inizierà con il botto. Estate, ma con nubifragi e rischio grandine L’inizio dell’estate 2025, nonostante l’avanzata del caldo africano, sarà accompagnato da una marcata instabilità atmosferica in diverse regioni d’Italia, in particolare al Nord e lungo la dorsale appenninica centrale. L’arrivo di correnti atlantiche umide da ovest, ancora attive e vigorose sull’Europa occidentale, continuerà infatti a contrastare l’aria calda e secca in risalita dal deserto del Sahara, generando un potente conflitto tra masse d’aria di natura opposta. Questo scenario sarà l’innesco ideale per lo sviluppo di intensi temporali convettivi, spesso a evoluzione pomeridiana, alimentati da un forte riscaldamento diurno del suolo. In particolare tra il PIEMONTE, la LOMBARDIA, il VENETO e le aree interne di TOSCANA, UMBRIA e MARCHE, non sono da escludere episodi di nubifragi localizzati, con accumuli pluviometrici superiori ai 50 mm in poche ore, accompagnati da raffiche di vento e grandinate improvvise. Questi eventi, sempre più frequenti a causa dell’aumento dell’energia disponibile in atmosfera, saranno particolarmente pericolosi nei centri urbani, dove l’impermeabilizzazione del suolo potrà aggravare i fenomeni di allagamento. Anche la LIGURIA e l’arco alpino orientale saranno zone sotto osservazione per la formazione di celle temporalesche isolate ma violente.

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