
Il mese di
Maggio 2025 continua a confermarsi tra i più
instabili e perturbati degli ultimi anni. In queste ore, un’
area depressionaria attiva sul Sud Italia sta determinando condizioni di
maltempo diffuso, con
temporali intensi e piogge persistenti su buona parte del
Meridione, sebbene con minore impatto su
Sicilia centro-occidentale e
Campania occidentale. La situazione resta dinamica e complessa anche sul versante
adriatico centrale, tra
Est Abruzzo e Molise, e sulle
regioni settentrionali, dove si registrano fenomeni sparsi tra
Romagna, Nord Appennino, Piemonte e Lombardia. L’attuale configurazione barica si inserisce in un più ampio
corridoio instabile europeo, con asse tra
Russia e Baleari, responsabile di un flusso persistente di masse d’aria umida e instabile verso il
bacino centrale del Mediterraneo. In tale contesto,
l’alta pressione risulta assente o marginale, costretta a stazionare tra il
Nordovest europeo, l’
Africa settentrionale e, a fasi alterne, la
Penisola Iberica.
Prossima settimana: asse instabile verso l’Italia, nuovo peggioramento in vista Le
prospettive evolutive per i prossimi giorni non mostrano segnali di cambiamento. Anzi, i modelli meteorologici, in particolare l’
ECMWF europeo, consolidano l’ipotesi di una
nuova ondata perturbata tra il
20 e il 26 Maggio, che potrebbe coinvolgere in modo esteso e anche severo il
Nord Italia, il
medio-alto Tirreno e la
Sardegna. In questa finestra temporale, è atteso l’ingresso di un
vortice ciclonico franco-elvetico, capace di approfondirsi e attraversare la nostra penisola con effetti marcati. Tra le aree più a rischio si segnalano il
Levante ligure, l’
alta Toscana, il
Friuli Venezia Giulia e buona parte della
Pianura Padana, tutte esposte al passaggio di
fronti perturbati provenienti dalla
Francia e dal
Mar delle Baleari.
Piogge sopra la norma e rischio accumuli significativi Se le attuali simulazioni verranno confermate, ci si potrà attendere un
nuovo surplus pluviometrico proprio su queste zone, con
accumuli di pioggia ben oltre la media stagionale. Anche la
Sardegna, in particolare quella centro-settentrionale, potrebbe essere investita da piogge consistenti, in un contesto generale che vede il nostro Paese
ancora lontano da condizioni stabili e asciutte. Nel resto d’Italia, i fenomeni si presenteranno in modo più
discontinuo, ma comunque
frequenti e distribuiti a fasi alterne, soprattutto tra le zone interne del
Centro e l’
Appennino meridionale. Solo
Sicilia e Calabria, al momento, sembrano in grado di sottrarsi parzialmente a questo scenario, grazie a un
richiamo caldo subtropicale in risalita dal nord Africa.
Temperature altalenanti e sotto media al Centro-Nord Dal punto di vista termico, l’evoluzione attesa porterà nuovamente
valori inferiori alla media climatica sulle
regioni settentrionali, dopo il rialzo di questi ultimi giorni, e lungo il
Centro-Nord appenninico. In particolare, il
Nordest, la
Lombardia e le aree alpine e prealpine centrali vedranno
temperature contenute, con massime spesso ferme attorno ai
18–20 °C anche nei momenti più miti. Un po’ più mite il quadro sul
medio Tirreno, tra
Lazio e
Campania, dove i valori si manterranno
in linea con le medie stagionali. Al contrario, sul
medio-basso Adriatico, in
Sardegna meridionale, in
Sicilia e
Calabria, grazie a un meteo maggiormente soleggiato, le
temperature tenderanno a salire, con picchi sopra media che potranno toccare anche i
30 °C in alcune zone interne.
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