Un ‘esperienza (e un territorio) “unfiltered” in Friuli Venezia Giulia

Dal 7 al 9 maggio si è tenuto il Press Tour per presentare l’edizione 2025 de Fvg Bike Trail che per il secondo anno darà modo a ciclisti provenienti da tutta Italia e dall’estero di immergersi pedalando nel Friuli Venezia Giulia più suggestivo e selvaggio. La partenza sarà dal 4 settembre, da Udine con 2 […] L'articolo Un ‘esperienza (e un territorio) “unfiltered” in Friuli Venezia Giulia proviene da Viagginbici.

May 15, 2025 - 13:14
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Un ‘esperienza (e un territorio) “unfiltered” in Friuli Venezia Giulia

Dal 7 al 9 maggio si è tenuto il Press Tour per presentare l’edizione 2025 de Fvg Bike Trail che per il secondo anno darà modo a ciclisti provenienti da tutta Italia e dall’estero di immergersi pedalando nel Friuli Venezia Giulia più suggestivo e selvaggio.

La partenza sarà dal 4 settembre, da Udine con 2 percorsi ad anello

  • Unlimited: 380 chilometri, 4500 metri di dislivello, si pedala nella valle del Natisone per sconfinare in Slovenia e passare da Nova Gorica – Gorizia, capitale della cultura 2025. Il tracciato prosegue lungo il Carso, il mare e la laguna toccando ben tre Siti Patrimonio Unesco: Cividale, Aquileia e Palmanova.
  • Unconventional: 200 chilometri, 2000 metri di dislivello. Prima tappa, Cividale del Friuli per poi arrampicarsi al Santuario di Castelmonte e attraversare il confine sloveno per arrivare con la ciclabile dell’Isonzo a Nova Gorica-Gorizia, proseguire per le colline del Collio e quindi verso il mare. Al ritorno si raggiungono gli altri due Siti patrimonio UNESCO, Aquileia e Palmanova.

Due percorsi da fare con la formula del “bike packing”, in totale autonomia e libertà, con la bici che si vuole (gravel o mtb, anche assistita), fermandosi sotto le stelle o in hotel a 5 stelle, facendo una volata o mettendoci tutto il tempo che si ha. La libertà, insomma, unlimited e unconventional.

Più unfiltered di così…

Un’esperienza “Unfiltered”, veniva definito il press Tour. E a ben vedere tutto è unfiltered qui.

Senza filtri sono i colori del paesaggio – più verde, più rosso, più blu, per non dire del turchese dell’Isonzo – che ti riempiono gli occhi a tutto campo, “senza bussare” per citare De Andrè. Lo è la gente, che sembra riservata e schiva, ma poi si apre in un sorriso che annulla le distanze e ti fa sentire a casa.

Come il cibo, che sa proprio del posto in cui nasce, e ne racconta la storia, di semplicità e ricchezza –  gli ingredienti mescolati come lingue e tradizioni, ad amalgamarsi – dolce come l’italiano e aspro come il tedesco con una punta di speziato dello sloveno.  O il vino, che profuma dei campi e dei boschi che si alternano ai vigneti e aggiungono al bouquet sentori fiori e terra, sole e neve.

 

Fvg Bike Trail Fvg Bike Trail

I filtri scompaiono e cancellano i confini, compongono i contrasti. Mare e montagna, città e natura, arte e storia così vicini, che bastano pochi colpi di pedali per passare da uno all’altro.

Bastano due giorni unfiltered e l’essenza di questi posti ti arriva diretta agli occhi e poi pian piano a tutti i sensi fino al cuore, bella e buona, ricca e così speciale che senza bisogno di far niente, in un attimo ti ha conquistato.

E se lo scopo era quello di farci venir voglia di tornare, obiettivo raggiunto.

Centinaia i chilometri di strade secondarie senza traffico

La gente che abbiamo conosciuto qui, è gente che pedala, è gente che ne sa, di mobilità, di ciclismo, di turismo. E ha disegnato questi tracciati con passione e competenza, per far conoscere un Friuli Venezia Giulia antico e allo stesso tempo inedito, che esce dai luoghi comuni del turismo standard. Che quasi viene voglia di dire “se venite in questi luoghi, dovete meritarvelo, e fatelo con rispetto e gratitudine”.

Gratitudine ad esempio, da parte di chi è abituato a pedalare altrove, per queste centinaia di chilometri di strade secondarie completamente senza traffico, che paiono ciclabili naturali.

Questa due giorni, di “assaggio” del Fvg Bike Trail, più che un assaggio è stata una scorpacciata, e non solo in senso letterale: abbiamo mangiato in osterie cittadine e in agriturismi sperduti dove tutto è fatto dalle mani dei gestori, anche il vino; abbiamo dormito in piccoli hotel all’insegna della sostenibilità e in glamping di lusso; visitato cantine (e dove se non qui?), scoperto dolci dal nome improbabile che sembra uscito da una poesia di Gianni Rodari, la Gubana di Dorbolò.

 


Abbiamo attraversato città lasciandoci sorprendere da una bellezza antica e sottile, che non fa nulla per mettersi in mostra, e
siti Patrimonio UNESCO. Vinto la paura su passerelle traballanti, guadato ruscelli, pedalato nei prati e in single track sottili come le nostre ruote. Attraversato confini e percorso ciclabili su fiumi così turchesi da sembrare dipinti. Ci siamo arrampicati su salite ripide e costanti per raggiungere monasteri arroccati, e ci siamo immersi in boschi così verdi e fitti da riempire montagne intere, uscendone rigenerati.

Fvg Bike Trail

Fvg Bike Trail

Gorizia capitale della cultura 2025

E abbiamo concluso questa esperienza uniti dalle sensazioni più che dalla divisa che ci è stata concessa in anteprima (la maglia ufficiale della prossima edizione, disegnata dall’artista Giorgio Celiberti, racconta con segni grafici di lettere numeri e simboli l’esperienza). E alla fin ci siamo trovati in cerchio attorno al simbolo del confine tra Slovenia e Italia nella piazza – simbolo della città che unisce i due paesi, ad ascoltare i progetti visionari di GECT GO, di quello che hanno già realizzato e del futuro, di Gorizia Nova Gorica capitale della Cultura 2025.

 

Fvg Bike Trail

Insomma, un’immersione totalizzante e senza filtri in un territorio variegato e unico. Appagante, ma non ci basta. Toccherà tornare al Fvg Bike Trail.

Photo Stefan Nita https://www.instagram.com/stefan.nita_/

 

Le nostre tracce:

traccia giorno 1

traccia giorno 2

 

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