Valentino apre L’Atelier Sonore a New York

C’è un luogo, al 654 di Madison Avenue, in cui Valentino invita a fare ciò che la città di New York raramente concede, fermarsi. Dal 15 maggio al piano mezzanino della boutique nasce L’Atelier Sonore. La moda rallenta e impara ad ascoltare. L’atelier Sonore di Valentino nasce come un rifugio acustico concepito sotto la direzione […] L'articolo Valentino apre L’Atelier Sonore a New York sembra essere il primo su Parkett.

May 14, 2025 - 23:26
 0
Valentino apre L’Atelier Sonore a New York

C’è un luogo, al 654 di Madison Avenue, in cui Valentino invita a fare ciò che la città di New York raramente concede, fermarsi. Dal 15 maggio al piano mezzanino della boutique nasce L’Atelier Sonore. La moda rallenta e impara ad ascoltare.

L’atelier Sonore di Valentino nasce come un rifugio acustico concepito sotto la direzione creativa di Alessandro Michele e in partnership con Terraforma, laboratorio culturale italiano fondato da Ruggero Pietromarchi che da anni esplora i confini fra suono, ecologia e architettura.

Ispirandosi ai jazz kissa giapponesi — quei piccoli listening bar dove si sorseggia whisky in religioso silenzio, mentre un vinile gira lento sul piatto — l’architetto Francesco Lupia, giovane progettista italiano dalla sensibilità materica, ha scolpito un microcosmo che vibra tra il vintage e l’ultracontemporaneo. Lo spazio è costruito attorno a tre elementi principali: una console multifunzionale che richiama l’arte ebanista degli anni ’60, ma nasconde al suo interno un impianto sonoro tailor-made, potente e invisibile; un paesaggio modulare di sedute rivestite in velluto — isole galleggianti per il raccoglimento; e un patchwork di pareti in castagno, noce e rovere che riveste l’ambiente come una pelle acustica insieme ai tessuti drappeggiati alle pareti, progettati per ammorbidire e assorbire le frequenze, accogliendo il suono come materia viva.

Il sound designer Giorgio Di Salvo ha trattato il suono come una materia plastica, invisibile ma palpabile. I diffusori sono integrati tra i listelli di legno come se fossero le membrane di uno strumento architettonico. Facendo in modo che la musica possa emerge dallo spazio stesso. L’effetto è quello di un respiro spaziale che accarezza l’orecchio senza mai sovrastarlo.

Valentino
Valentino

Il debutto del 15 maggio (con ingresso su registrazione), dalle 14:00 si alterneranno alcuni tra i nomi più preziosi della scena internazionale – tra cui Laraaji, Laurel Halo, Lea Bertucci, Kevin Beasley, Veronica Vasicka, Lizzi Bougatsos, Physical Therapy, Chuquimamani-Condori – ciascuno con un set di vinili pescati dal proprio archivio personale, in un live e un ascolto condivisio di dieci ore. Dopo l’opening, L’Atelier Sonore resterà aperto fino a fine agosto, tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00. Le playlist, curate da Terraforma con la complicità di amici della maison, cambieranno ciclicamente: basterà accomodarsi su un’isola di velluto, chiudere gli occhi e lasciarsi guidare.

Perché un brand di moda investe nell’ascolto?

Con questa mossa Valentino ribadisce la traiettoria tracciata da Michele sin dal suo arrivo, la moda a prodotto da consumare a rituale di attenzione. Dopo anni di iperstimolazione visiva, il brand sceglie di parlare a bassa voce, di mettersi letteralmente in ascolto. Il risultato è un’architettura sensoriale che fonde tatto, olfatto e soprattutto udito, esplorato qui come linguaggio di narrazione. I posti per l’opening sono contingentati, ma l’ingresso libero all’Atelier nei mesi successivi permette a chiunque di vivere l’esperienza. Non servono dress code né inviti, basta la curiosità di scoprire come un marchio couture possa trasformare una boutique in un luogo in cui il suono prende il posto dello sguardo.

Per qualcuno potrebbe sembrare l’ennesima scenografia instagrammabile. Per altri, magari gli amanti del listening-bar, un’occasione rara nel contesto patinato del fashion retail.. La risposta si misurerà probabilmente nel tempo che i visitatori decideranno di concedere all’ascolto. Nei minuti, o forse nelle ore, trascorse a stare, condividere e co-creare lo spazio e l’esperienza.

Valentino

In un’epoca che corre su feed da scrollare, Valentino sceglie di mettere il design al servizio dell’ascolto e ricordare – parafrasando John Cage – che la musica accade ovunque ci sia qualcuno pronto a sentirla.

L'articolo Valentino apre L’Atelier Sonore a New York sembra essere il primo su Parkett.