Blanco e Tananai, la nuova canzone (scritta insieme) è già un successo
Blanco è tornato con "Piangere a 90", una ballad dal flusso emotivo che ha già scalato le classifiche con oltre un milione di straming

Blanco e Tananai insieme per un successo che ha già superato un milione di streaming.
I due artisti hanno collaborato per il singolo “Piangere a 90”, cantato da Blanco e uscito venerdì 9 maggio, accompagnato dalla versione visiva con il videoclip pubblicato lunedì scorso.
Prodotta da Michelangelo, storico collaboratore di Blanco, la canzone è stata scritta a quattro mani e distribuita da Emi Records Italy (Universal Music Italy). Il progetto segna il ritorno del cantautore bresciano con un brano intenso, che rappresenta l’inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera musicale.
Dopo la performance sul palco dell’Ariston nel 2023, dove Riccardo Fabbriconi (questo il suo nome all’anagrafe) ha distrutto la scenografia, per un attacco d’ira per il malfunzionamento delle cuffie – ricevendo numerose critiche, anche molto pesanti – il cantautore non ha mai interrotto la sua proficua produzione. Ha infatti anche collaborato con diversi artisti presenti nell’ultima edizione del Festival, come Giorgia per La cura per me, Irama con Lentamente e Nomei per Se t’innamori muori.
Una canzone di forte impatto emotivo
Piangere a 90 è la nuova canzone di Blanco, scritta in collaborazione con Tanfanai. Il pezzo ha ottenuto un successo fulmineo: oltre 1 milione di stream (su Spotify, Apple Music e Amazon Music) nelle prime 24 ore, raggiungendo la cima delle classifiche su Spotify e Apple. “Un risultato sorprendente, a riconferma della grandissima attesa attorno al suo comeback, che rappresenta l’inizio di un importante, nuovo percorso.” Si legge nella nota del lancio ufficiale. Dopo un tentativo non concretizzato di pubblicare un album in spagnolo, Blanco è tornato con un brano più intimo, profondo e riflessivo.
Una canzone che punta sull’emotività, che racconta di cadute e di rinascite personali:
“Dopo un anno di silenzio, torna a farsi sentire qualcosa di estremamente personale come le proprie cadute e le proprie rinascite. Completamente privo di sovrastrutture, crudo e viscerale come solo lui sa essere, Blanco alterna la fragilità delle strofe all’esplosione travolgente e lacerante del ritornello, rendendo questa ballad un flusso emotivo, un climax in crescendo. Blanco attraversa e trasforma in voce le difficoltà della vita, per quello che rappresenta l’inizio di un importante ritorno che non cerca consensi ma verità” specifica ancora il comunicato stampa.
Il cantante dunque guarda verso se stesso, mettendo in risalto la sua doppia identità: quella dell’artista famoso e quella dell’uomo (parla di lui come Riccardo). Attraverso la canzone dice di aver toccato il cielo con un dito, riferendosi al successo, ma spiega poi che quel dito si è raffreddato, facendo intendere la sua disillusione e la perdita della passione, anche nei momenti più alti. Dice inoltre di non aver mai “firmato per una vita in diretta” – e questo sembra un chiaro riferimento al mondo dello spettacolo e alla pressione mediatica, che rifiuta.
Ci sono anche versi che potrebbero riferirsi all’incidente con le rose a Sanremo 2023, come: “Io sono quello che il bello lo calpesta / Non arrabbiarti, quel fiore era un pallone”. Un modo per rielaborare quell’episodio criticato, ma anche per difendersi da un’etichetta mediatica che lo ha travolto, e che sicuramente l’ha segnato nel profondo. Nel ritornello inoltre afferma che le cose vano affrontate e che non serve a nulla nascondere il dolore dietro una facciata, solo per una questione superficiale. Il videoclip ufficiale da poco su YouTube, è diretto dal collettivo Broga’s e si ispira liberamente al film cult “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders (1987), in particolare al personaggio dell’angelo Damiel, figura tormentata e poetica.
Testo della canzone
Sono stanco, son Riccardo, son di fretta
C’è mia mamma a casa che mi aspetta
Sono Blanco, sono stato pure in vetta
Ho toccato il cielo e il dito si raffredda
Non ho firmato per una vita in diretta
Ogni donna che ho abbracciato non l’ho stretta
Non sento più il brivido
Ora c’ho [?]
E io dovevo dirtelo ma dirtelo di pancia
Non puoi rifarti il cuore come ti rifai le labbra
E mi hai chiamato un taxi, è arrivata un’ambulanza
Mi hai detto che hai scoperto che si piange anche a 90
Quindi non c’è limite
Possan cullartelo
Ti amo, sei strana
Torni a sorridere
Era quello che mi interessava
Anche una scusa non regge più
Io sono questo, mi hai scelto tu
Io sono quello che il bello lo calpesta
Io sono questo, una bambola di pezza
Uno tra tanti nell’occhio del ciclone
Non arrabbiarti, quel fiore era un pallone
Uno di quelli che bucherà un signore
E fingere, vincere, vincere
Non è destinazione
E io dovevo dirtelo ma dirtelo di pancia
Non puoi rifarti il cuore come ti rifai le labbra
E mi hai chiamato un taxi, è arrivata un’ambulanza
Mi hai detto che hai scoperto che si piange anche a 90
E quindi non c’è limite
Possan cullartelo
Ti amo, sei strana
Torni a sorridere
Era quello che mi interessava