Cammino di San Jacopo: tappe, consigli e quando percorrerlo

Un viaggio a piedi da Firenze a Livorno lungo il Cammino di San Jacopo: tappe dettagliate, consigli utili, storia e suggerimenti sul periodo migliore per vivere questa esperienza toscana.

May 14, 2025 - 16:10
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Cammino di San Jacopo: tappe, consigli e quando percorrerlo

Il Cammino di San Jacopo è un itinerario suggestivo che attraversa da est a ovest la regione Toscana, collegando Firenze a Livorno lungo un percorso di circa 170 km. È molto più di un cammino: rappresenta un’occasione per esplorare con lentezza alcune delle città e dei borghi più affascinanti della Toscana, immersi in un paesaggio che alterna colline, pianure, borghi medievali e città d’arte. Questo cammino si ispira all’antica tradizione del pellegrinaggio medievale verso Santiago di Compostela, offrendo una versione italiana e profondamente radicata nella cultura locale di quel lungo viaggio di fede, scoperta e trasformazione interiore.

Lungo il tracciato, i pellegrini moderni possono riscoprire il valore della connessione tra spiritualità e territorio, attraversando luoghi che uniscono il patrimonio artistico alla bellezza della natura. È un cammino accessibile a molti, che si sviluppa su tappe ben organizzate e segnalate, e che riesce a coniugare l’esperienza spirituale con il piacere della scoperta culturale, gastronomica e paesaggistica.

La storia del Cammino di San Jacopo

Il Cammino di San Jacopo affonda le sue radici nel Medioevo, in un tempo in cui l’Europa era attraversata da migliaia di pellegrini diretti verso i grandi santuari della cristianità. Uno dei più importanti era quello dedicato a San Giacomo il Maggiore a Santiago di Compostela, in Galizia. Ma non tutti si spingevano fino in Spagna: alcuni si fermavano a Pistoia, città che nel XII secolo ricevette una reliquia del santo proprio da Santiago. Questo evento sancì l’importanza di Pistoia come centro di culto giacobeo, trasformandola in una “Compostela minore” e rendendola una tappa prestigiosa lungo i percorsi devozionali dell’epoca.

Il cammino moderno riprende questa antica funzione spirituale, ma la arricchisce di significati contemporanei. Oggi rappresenta una via che consente di riscoprire tracciati millenari, ma anche la storia e l’identità culturale dei territori attraversati. È un viaggio nel tempo e nello spazio, che unisce devozione, storia e bellezza, attraverso una Toscana meno conosciuta, e per questo ancora più autentica.

Le tappe del Cammino di San Jacopo

Il Cammino di San Jacopo è strutturato in sei tappe principali, che collegano Firenze a Livorno attraversando Prato, Pistoia, Pescia, Lucca e Pisa. Si tratta di un percorso accessibile ma vario, che alterna tratti urbani, collinari e pianeggianti, accompagnando il pellegrino in un viaggio immerso nella storia, nell’arte e nella spiritualità toscana.

Tappa 1: Firenze – Prato

(27,1 km, 190 D+, 6h)

Il cammino parte da Firenze, città d’arte per eccellenza, e si sviluppa inizialmente in zone collinari a bassa quota, tra ville storiche e paesaggi rurali. Superata l’area metropolitana, si entra in Calenzano e poi in Prato, dove si possono ammirare la Cattedrale di Santo Stefano, il Castello dell’Imperatore e il centro storico ben conservato. Il percorso è semplice, ben segnalato e adatto anche a chi è alle prime esperienze.

Ponte Vecchio, Firenze
Fonte: 123RF
Ponte Vecchio, Firenze

Tappa 2: Prato – Pistoia

(27,1 km, 350 D+, 7h)

Questa tappa presenta un dislivello più significativo e una difficoltà media. Si attraversano ambienti collinari e aree boschive fino a raggiungere la città di Pistoia, uno dei centri spirituali del cammino grazie alla reliquia di San Giacomo custodita nella Cattedrale di San Zeno. Il tracciato passa da borghi e pievi medievali, offrendo scorci panoramici e momenti di quiete nella natura.

Tappa 3: Pistoia – Pescia

(29,6 km, 300 D+, 7h 30’)

È la tappa più lunga del cammino, con difficoltà media. Si sale attraverso le dolci colline della Valdinievole, tra uliveti e piccoli centri come Collodi, celebre per il Parco di Pinocchio e Villa Garzoni. L’arrivo a Pescia regala una visione più autentica della Toscana, tra storia, floricoltura e antiche tradizioni artigiane. È consigliato partire presto per affrontare con calma la lunghezza dell’itinerario.

Tappa 4: Pescia – Lucca

(26,3 km, 190 D+, 6h)

Tappa prevalentemente pianeggiante, che consente di attraversare la campagna lucchese e borghi storici come San Gennaro e Segromigno in Monte. L’arrivo a Lucca è tra i più suggestivi del cammino: si entra nella città attraverso le sue celebri mura rinascimentali, visitando la Cattedrale di San Martino, la Chiesa di San Michele in Foro e la Chiesa di San Jacopo in Fossa, meta simbolica per i pellegrini.

Tappa 5: Lucca – Pisa

(28,6 km, pianeggiante, 6h 30’)

Un itinerario pianeggiante che attraversa campagne, sentieri lungo corsi d’acqua e piccoli centri rurali. Il cammino segue in parte il tracciato della Via Francigena, fino a giungere a Pisa, città simbolo del Medioevo europeo. L’arrivo alla Piazza dei Miracoli, con la Torre Pendente, il Battistero e il Duomo di Santa Maria Assunta, rappresenta un momento di grande emozione.

Torre di Pisa
Fonte: 123RF
Torre di Pisa

Tappa 6: Pisa – Livorno

(35,9 km, pianeggiante, 9h)

Tappa conclusiva lunga e variegata, da suddividere eventualmente in due giorni. Dopo aver lasciato Pisa, si attraversano zone costiere, aree protette e ambienti naturali tipici della Maremma settentrionale. L’arrivo a Livorno, presso la Chiesa di San Jacopo in Acquaviva, rappresenta il completamento simbolico del cammino: un incontro tra terra e mare, tra storia e spiritualità.

Indicazioni pratiche per affrontare il Cammino

Il Cammino di San Jacopo si distingue per la sua buona accessibilità e per la presenza di infrastrutture ricettive ben distribuite. La segnaletica, curata e continua, rende il percorso percorribile anche senza GPS, ma è sempre utile avere con sé una mappa dettagliata o un’app con il tracciato aggiornato. È un cammino che si può percorrere in autonomia, senza necessità di appoggi logistici particolari, anche grazie alla vicinanza con numerose stazioni ferroviarie lungo il tragitto.

Essendo un cammino prevalentemente su strade asfaltate o ben battute, sono consigliate scarpe da trekking leggere o scarponcini da cammino urbano. I bastoncini possono essere utili nei tratti collinari, in particolare tra Pistoia e Pescia. La credenziale per i timbri si può ottenere presso enti religiosi o turistici nelle città di partenza, ed è necessaria per accedere ad alcune ospitalità convenzionate per pellegrini.

Va tenuto conto che alcune tappe attraversano aree molto calde d’estate, per cui è consigliabile partire presto al mattino e portare con sé almeno 1,5 litri d’acqua, oltre a cibo energetico per le pause. Il cammino si presta anche a essere modulato: è possibile fare solo una parte, approfittando dei frequenti collegamenti ferroviari tra le tappe.

Quando partire e a chi è consigliato

Il periodo ideale per affrontare il Cammino di San Jacopo va da aprile a giugno e da settembre a ottobre. In questi mesi, il clima è mite e le giornate sono abbastanza lunghe da permettere una camminata senza stress. In estate, le alte temperature e l’esposizione al sole in alcuni tratti rendono il cammino più faticoso, mentre in inverno alcune zone collinari possono essere meno agevoli a causa della pioggia o del fango, sebbene il percorso sia percorribile tutto l’anno.

Il cammino è adatto a chi cerca un’esperienza meditativa ma accessibile, a chi desidera unire cultura, natura e spiritualità in un contesto ben organizzato. È perfetto per chi non vuole affrontare grandi dislivelli montani ma desidera comunque vivere l’avventura del cammino. Può essere affrontato anche in gruppo o da camminatori solitari, ed è un’ottima scelta per un primo pellegrinaggio, o per chi vuole riscoprire la Toscana in modo autentico.