Argentera: l’avvincente storia della conquista del Re delle Alpi Marittime

Dalla conquista nel 1879 alla prima discesa con gli sci quasi un secolo dopo. L’ampio reportage pubblicato sul numero 134 di Meridiani Montagne racconta le “prime” che hanno segnato la storia dell’Argentera. Senza dimenticare lo sfortunato tentativo di Douglas William Freshfield L'articolo Argentera: l’avvincente storia della conquista del Re delle Alpi Marittime proviene da Montagna.TV.

May 14, 2025 - 09:18
 0
Argentera: l’avvincente storia della conquista del Re delle Alpi Marittime

Con la sua sfacciata bellezza, l’Argentera non passava inosservato, la fama di quella imponente bastionata di roccia aveva raggiunto terre lontane. Così, nonostante che la sottostante Valle Gesso fosse frequentata dai reali di Casa Savoia e dalla loro corte, furono gli inglesi i primi che tentarono seriamente di raggiungere la vetta della montagna più alta delle Alpi Marittime. Riuscendoci. Al tentativo del 1878, fallito, del londinese Douglas William Freshfield con la guida di Chamonix François Devouassoud seguì l’anno successivo quello vincente di William Augustus Brevoort Coolidge accompagnato dalle fortissime guide di Grindelwald Christian e Ullrich Almer. Curiosamente, ma fino a un certo punto, nessun italiano osò sfidare per primo quella parete infinita.
Rotto il ghiaccio venne l’ora delle ripetizioni, delle nuove vie (anche più semplici di quel canale Lourousa scelto dai primi salitori). Poi, quasi un secolo dopo, toccò agli sciatori estremi il compito di incidere la loro traccia su quei pendii.
Storie avvincenti seppure non sempre conosciute come meriterebbero. Alle quali è dedicato il reportage firmato da Enrico Camanni  pubblicato sul numero 134 di Meridiani Montagne da pochi giorni in edicola.

Ecco qualche breve passaggio dell’articolo di Enrico Camanni dal titolo Lourousa!

La copertina di Meridiani Montagne

Freshfield e Coolidge, sfida sull’Argentera

…La febbre dell’esplorazione è scoppiata negli anni Settanta dell’Ottocento e i pionieri d’oltremanica hanno preceduto gli alpinisti locali. Di poco, come al solito. Anche se non siamo sul Monte Bianco o sul Cervino, i nomi dei primi protagonisti della scalata sono prestigiosi: lo stesso Douglas William Freshfield nel 1878, con la guida François Devouassoud di Chamonix, e William Augustus Brevoort Coolidge nel 1879, con le grandi guide svizzere Almer, padre e figlio. Quanto a intraprendenza, esperienza e capacità, era il meglio che le Alpi offrissero all’epoca…
…Tutti sono a caccia della cima più alta delle Marittime, la Serra dell’Argentera di 3297 metri, ma Freshfield e Devouassoud sbagliano clamorosamente montagna e si dirigono verso la non meno imponente Cima di Nasta, accorgendosi solo in vetta che l’Argentera li sovrasta ancora di quasi duecento metri…

Sul Lourousa, senza ramponi e con molto stile

… Verso le opposte estremità della muraglia salgono due canali: a sud, un bonario colatoio di pietre in continuo movimento porta al Passo dei Detriti, lungo quella che è considerata la via normale di salita; a nord l’impressionante Canalone di Lourousa permette di toccare l’intaglio tra il Monte Stella e il Gelas di Lourousa. E proprio questo scivolo nevoso di 900 metri di dislivello con una pendenza media di 45 gradi che ancora oggi viene affrontato dall’alpinista medio con un certo affanno fu scelto nel lontano agosto del 1879 dal reverendo americano W.B. Coolidge, per raggiungere la cresta sommitale e compiere la prima salita”…
…Come al solito la decisione e lo stile degli Almer – straordinarie guide di Grindelwald, al centro dell’Oberland Bernese – lasciano senza parole. Non avevano i ramponi, impugnavano lunghe piccozze dal manico di legno e scavavano con precisione centinaia e centinaia di gradini su cui poggiare lo scarpone chiodato e permettere al cliente di posare il suo. Non paghi dell’ascensione e della lunga traversata della cresta sommitale, decisero di scendere per il canalone appena salito. Tanto ormai c’era la scala!…

L’impresa del piccolo grande Heini Holzer

…Nel luglio del 1973 è l’ora dello sci estremo sul canale di Lourousa, per merito del piccolo grande Heini Holzer, fuoriclasse altoatesino…
…La domenica precedente ha sceso la Brenva e adesso sta per festeggiare la cinquantesima discesa estrema; la moglie è sempre salita e scesa accanto a lui, a piedi. Alle 13 Holzer stringe gli scarponi, salta sugli sci ed “esegue le prime virate da fermo per sondare la consistenza della neve, poi gira saltando via via più sciolto. A tratti si ferma ad aspettare la moglie che scende agilmente, la faccia rivolta alla neve, senza appoggiare le mani sul pendio!”. Alle 14 è tutto finito.

L'articolo Argentera: l’avvincente storia della conquista del Re delle Alpi Marittime proviene da Montagna.TV.