INTERVISTA | Numbers: i numeri di The Ghibertins
Un nuovo capitolo per i The Ghibertins che dopo quattro anni di assenza tornano con un nuovo singolo, la canzone Numbers, disponibile su tutti gli store digitali. Un brano intenso che esplora temi profondi e complessi, attraverso un testo evocativo e potente, ed esprime la difficoltà di relazionarsi giornalmente con gli standard di irrealtà patinata […] L'articolo INTERVISTA | Numbers: i numeri di The Ghibertins proviene da Blog della Musica.

Un nuovo capitolo per i The Ghibertins che dopo quattro anni di assenza tornano con un nuovo singolo, la canzone Numbers, disponibile su tutti gli store digitali. Un brano intenso che esplora temi profondi e complessi, attraverso un testo evocativo e potente, ed esprime la difficoltà di relazionarsi giornalmente con gli standard di irrealtà patinata che ci viene imposta dal mondo del social e dello streaming.
Li abbiamo intervistati, contenti di averli conosciuti oggi perchè, ne siamo certi, i ragazzi faranno strada, in Italia e all’estero.
Abbiamo parlato con i The Ghibertins di numeri, di social, di apparenza, ma soprattutto di musica. “Numbers” dei The Ghibertins è una canzone che affronta temi di autenticità, superficialità e la lotta per trovare un senso di sé in un mondo dominato dai numeri e dalle apparenze. Un piccolo manifesto di resistenza musicale, per una band che emerge come una tra le più interessanti della scena indipendente, che si è distinta anche all’estero, attraverso portali internazionali come BBC Radio, Clash Magazine e Konbini. Ecco le loro parole…
Nel vostro percorso musicale ritroviamo anche alcuni periodi di assenza. Come li avete riempiti? Che cosa siete quando non siete impegnati nel progetto dei The Ghibertins? Avete in piedi altri progetti musicali?
Le pause sono state momenti di ricerca e crescita personale. Anche quando non siamo impegnati con i The Ghibertins, restiamo connessi alla musica. Alcuni di noi collaborano con altri progetti musicali o sperimentano nuovi generi (Lorenzo Di Blasi, ad esempio è anche il tastierista di Diodato). Tuttavia, ogni volta che ci ritroviamo, portiamo con noi nuove esperienze che arricchiscono il nostro sound. Non ci siamo mai sentiti veramente “lontani” dal progetto, perché The Ghibertins è una parte essenziale di ciò che siamo.
Cosa intendete quando dite che oggi viviamo in una “irrealtà patinata”? E in che modo il vostro ultimo singolo parla anche di questo?
Viviamo in un’epoca in cui l’apparenza conta più della sostanza. Social network, metriche e numeri definiscono chi siamo, creando un’illusione di successo. “Numbers” nasce proprio da questa consapevolezza: siamo sempre alla ricerca di conferme e validazioni esterne. La frase “I’m just a number and I think I like it” è una critica ma anche un’accettazione ironica di questa realtà, dove noi stessi ne facciamo parte.
Ascolta The Ghibertins
Avete mai (o mai avuto) la sensazione che forse in inglese non avete la possibilità di arrivare proprio a tutti? Puntate ad un pubblico estero, o ad un pubblico italiano?
La scelta dell’inglese è stata naturale fin dagli inizi, influenzata dalle nostre radici musicali e dalle sonorità che amiamo. Sappiamo che può limitare la comprensione di alcuni testi, ma ci permette anche di comunicare con un pubblico più ampio e di esplorare mercati esteri. Anche se l’Italia rimane importante, ci sentiamo parte di un panorama musicale più ampio.
In che periodo avete scritto e composto “Numbers”? Sentiamo alcuni echi di quel periodo? Vi confrontate mai sul significato che hanno i testi o in generale il messaggio che volete comunicare con un pezzo?
“Numbers” è nato in un periodo in cui sentivamo la pressione delle metriche e delle aspettative esterne. Il brano è una presa di coscienza della lotta tra autenticità e conformismo. Discutiamo spesso dei significati dei nostri pezzi e delle emozioni che vogliamo trasmettere, ma ci piace anche lasciare spazio a interpretazioni personali. Alla fine è anche un’autoironia: parliamo della tirannia dei numeri, ma siamo i primi a mandare il brano alle playlist sperando di raggiungere quante più persone possibile.
Quali possono essere secondo voi i momenti significativi del percorso dei The Ghibertins? Vi è mai capitato di rivalutare qualche momento che avete vissuto, che in quel momento non vi è sembrato importante?
Ogni momento ha avuto un peso nel nostro percorso, ma l’uscita di “The Life & Death of John Doe” è stata fondamentale per definire chi siamo. Ripensandoci, anche periodi più difficili o di stallo si sono rivelati importanti per la nostra crescita artistica e personale.
E dal 2015, anno in cui tutto è iniziato, ad oggi. Che cosa è cambiato?
Abbiamo imparato a conoscerci, ad apprezzare i nostri punti di forza e a gestire i conflitti. La musica si è evoluta con noi e oggi abbiamo una visione più chiara di chi siamo e cosa vogliamo comunicare. Il panorama musicale è cambiato ma cerchiamo di restare fedeli alla nostra identità, affrontando il cambiamento con curiosità e determinazione.
Social e Contatti
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