Noemi dopo le molestie al Concertone: «Maria simbolo di coraggio. La inviterò sul palco»
La denuncia di Maria, la 25enne di Caserta aggredita sessualmente durante il Concertone del Primo Maggio è un atto di coraggio: Noemi la vuole con sé

Piazza San Giovanni a Roma, ogni primo maggio da 35 anni, diventa, attraverso la musica, il luogo di un messaggio importante: quello dei diritti per i lavoratori. Accende i fari sui problemi della sicurezza, e su altre tematiche sensibili e di grande attualità. Trentacinque anni di musica, di artisti vari che si sono esibiti, che hanno lasciato il segno.
Puntuale anche quest’anno la musica è tornata a commemorare quella che è ormai una tradizione importante e che si replica allo stesso tempo in altre piazze italiane, come quella alternativa di Taranto, o in versione più ridotta da Nord a Sud dello Stivale.
Certo che, quello che però è accaduto quest’anno, ha ben poco di simbolico se non di quella realtà contro cui si sta lottando incessantemente negli ultimi anni e che vede nuovamente la donna come soggetto a rischio, relegata a mero corpo di cui poterne abusare anche in luogo pubblico, anche in un Festival della portata del Primo Maggio a Roma, trasmesso in diretta sui canali pubblici nazionali.
L’appello di Noemi contro la violenza di genere
Maria, una ragazza di 25 anni originaria di Caserta è stata aggredita e molestata da tre giovani al Concertone del Primo Maggio a Roma, mentre si trovava in mezzo alla folla con un’amica. E’ successo quest’anno, nel 2025.
Una notizia che ha scosso profondamente l’opinione pubblica e i cantanti stessi che si sono esibiti sul palco. Tra questi Noemi, in queste ultime ore ha lanciato un appello. Nonostante il clima di festa e le numerose parole spese dal palco in favore dei diritti e contro la violenza, Maria ha vissuto un’esperienza traumatica proprio in quel contesto: un macabro paradosso che rivela una situazione estremamente drammatica e raccapricciante di ciò che sta succedendo intorno a noi.
Per fortuna ci troviamo davanti ad un epilogo positivo. Grazie all’intervento tempestivo della sua amica, che ha urlato attirando l’attenzione, gli aggressori sono fuggiti ma sono stati successivamente rintracciati, arrestati e accusati di violenza sessuale di gruppo. L’arresto è stato convalidato dai giudici.
Noemi, ha elogiato il coraggio di Maria per aver denunciato subito l’accaduto, sottolineando quanto sia raro che chi subisce violenza trovi la forza di parlare. Proprio per questo ha lanciato un invito pubblico: vorrebbe Maria accanto a sé sul palco del prossimo evento contro la violenza di genere, “Una. Nessuna. Centomila.”, previsto il 25 settembre a Napoli, in Piazza del Plebiscito.
“È stata molto coraggiosa a denunciare” – le parole di Noemi, tra l’altro conduttrice quest’anno del Concertone insieme a BigMama ed Ermal Meta, che aggiunge: “in un contesto in cui tante volte chi subisce resta in silenzio. È giovanissima, ma ha fatto qualcosa di enorme: ha parlato”
Il caso ha riaperto il dibattito sulla sicurezza delle donne anche nei luoghi pubblici e di festa: la risposta di Maria ha trasformato una vicenda dolorosa in un messaggio di forza e dignità: “Ha sacrificato una parte di sé per aiutare gli altri” – ha sottolineato la cantante – “ed è per questo che dobbiamo ringraziarla. Ha mostrato che non siamo sole e che parlare è il primo passo per cambiare. Maria, ti voglio sul palco con me”.