Mauro Corona pronto a dire addio a Bianca Berlinguer? Le parole dell’alpinista
Lo scrittore apre il suo cuore in una lunga intervista esprimendo il desiderio di allontanarsi dalle luci televisive

Quaranta libri pubblicati, molti di questi best seller, incentrati sulla vita di montagna, l’infanzia a Erto e le esperienze personali legate all’alpinismo e alla scultura. Mauro Corona è un artista amato per il suo talento artistico e per i suoi traguardi nel mondo dell’arrampicata, ma è anche un celebre volto televisivo, da quando è ospite fisso del programma di approfondimento politico, della giornalista Bianca Berlinguer, emigrato a Mediaset con il titolo “E’ sempre Cartabianca”.
Esperienza pluriennale che il protagonista, durante una recente intervista rilasciata a La Repubblica, ha confessato di voler abbandonare. Corona ha parlato anche su diversi aspetti della sua vita: la vecchiaia e la lunga battaglia contro l’alcolismo.
Nato il 9 agosto 1950 a Baselga di Piné, dopo un’infanzia difficile segnata da rapporti familiari conflittuali, negli anni Settanta, Mauro Corona inizia a scolpire legno, venendo notato dall’ imprenditore Renato Gaiotti, che acquista alcune sue opere e lo aiuta economicamente commissionandogli una Via Crucis. Da qui la svolta della sua vita.
Il successo e il presunto addio alla TV
Mauro Corona è famoso per i suoi libri, le sue sculture e l’intensa attività alpinistica: ha aperto oltre 300 vie di arrampicata, soprattutto nelle Dolomiti Friulane. Ha partecipato a importanti spedizioni, tra cui una in Groenlandia nel 1984 e una a El Capitan, in California.
Negli anni Novanta inizia a scrivere su quotidiani locali, esordendo nel 1994 in libreria con “Il soffio del gallo forcello” . Nei suoi scritti rievoca le tradizioni delle comunità montane del Vajont e riflette sul rapporto tra uomo, natura e progresso: le sue opere sono state tradotte in diverse lingue. “Io la fame vera l’ho conosciuta, mica come quelli che oggi scrivono di montagna solo dopo averci fatto due passi. Io lo so che cosa significa spaccare la legna, pascolare le capre”. Ha detto al Corriere della Sera.
Il Duemila è l’anno in cui la televisione gli apre le porte, attraverso la partecipazione al documentario “Vajont – La diga del disonore”, ma è dal 2018 che diventa un volto fisso del piccolo schermo, come ospite-opinionista del talk-show Cartabianca su Rai 3. Memorabile il litigio di due anni più tardi che lo allontana (momentaneamente) dallo show per un’espressione offensiva rivolta alla conduttrice: “Stai zitta gallina” è la frase incriminata che sollevò le polemiche.
Nonostante ciò Bianca Berlinguer lo perdona e lo scrittore ritorna ai suoi collegamenti in studio dalla sua casa di Erto: “Avevo bevuto un po’, quella sera. Questa è la verità. Dovevo delle scuse pubbliche a un albergatore e lei non mi faceva parlare. Ho sbagliato, ho chiesto scusa. Non ci sto, però, a passare come uno che disprezza le donne” Ha commentato più tardi.
Oggi tra l’artista e Bianca Berlinguer c’è un bellissimo rapporto di stima e amicizia: Corona continua ad essere presente nello show e i suoi interventi sono il fiore all’occhiello del format che dopo sette anni di onorato servizio su Rai Tre come Cartabianca dal 2023 è approdato come E’ sempre Cartabianca su Rete Quattro.
Un sodalizio artistico che però potrebbe giungere definitivamente al termine. Almeno, secondo le parole dell’alpinista rilasciate a La Repubblica, espressione di un suo desiderio di abbandonare il piccolo schermo: “Vado in tv per vanità ma ora stop, anche con il vino” le sue parole. Questa eventuale uscita dalle scene rappresenterebbe un cambiamento importante anche per Bianca Berlinguer: in caso confermasse il ritiro, per lei sarebbe una perdita significativa dal punto di vista professionale e televisivo.