Negli alpeggi del Gran Paradiso arrivano gli abbeveratoi hi-tech

L’iniziativa avviata allo scopo di proteggere torbiere e sorgenti in quota messe in difficoltà dal cambiamento climatico L'articolo Negli alpeggi del Gran Paradiso arrivano gli abbeveratoi hi-tech proviene da Montagna.TV.

May 13, 2025 - 12:18
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Negli alpeggi del Gran Paradiso arrivano gli abbeveratoi hi-tech

Basta vasche da bagno di ceramica scrostata in mezzo ai prati! Le nuove vasche per l’abbeveraggio del bestiame arrivano con galleggiante, tubi e raccorderia inclusi. E sono pure gratis.
Lo fa sapere il Parco Nazionale Gran Paradiso, che ha pubblicato un avviso pubblico a uso di pastori e allevatori: sono disponibili nuove vasche da pascolo in comodato d’uso gratuito. L’iniziativa fa parte del progetto ACLIMO, finanziato dal programma europeo Interreg Alcotra, e mira a rendere l’alpeggio un po’ più resiliente alle siccità (e un po’ meno fangoso).

Si tratta di vasche professionali da 200 o 400 litri, complete di galleggiante, copertura e 20 metri di tubo con tutta la raccorderia necessaria. Una piccola rivoluzione per l’idratazione bovina, ma anche un gesto concreto per proteggere ambienti fragili come torbiere e sorgenti d’alta quota. L’idea è semplice: evitare che il bestiame vi si avvicini direttamente, calpestando e compromettendo ecosistemi delicati, e offrire in cambio un sistema più efficiente e sostenibile.

Le domande per ricevere le vasche vanno presentate entro il 25 maggio 2025. Possono partecipare allevatori, singoli o associati, che operano all’interno del territorio del Parco Nazionale. Le richieste saranno valutate sulla base di priorità precise: chi ha sorgenti da proteggere, abbeveratoi inadeguati o alpeggi già messi in difficoltà dal cambiamento climatico verrà considerato prima degli altri.

Naturalmente, non si tratta di una donazione senza condizioni. Chi riceve le vasche si impegna a utilizzarle correttamente, a smaltire quelle vecchie e a garantire la manutenzione. Il Parco potrà effettuare controlli e, in caso di uso scorretto o interruzione dell’attività, richiederne la restituzione. Non sono ammesse, purtroppo, piscine per capre né vasche idromassaggio per malgari stanchi.

Dietro questa iniziativa dall’aria buffa c’è però un nodo molto serio: l’impatto reale del cambiamento climatico sulle attività pastorali di montagna. Le sorgenti si prosciugano, i pascoli si seccano e il fabbisogno d’acqua per gli animali rischia di diventare un problema strutturale. L’abbeverata sostenibile è, a tutti gli effetti, un atto di adattamento climatico. Un gesto pratico che ha tutto il sapore – e il peso – del futuro.
E così, nel cuore del Gran Paradiso, mentre i ghiacciai indietreggiano e l’acqua scarseggia, si risponde… una vasca alla volta.

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