Bandiere Blu 2025, le spiagge più premiate d’Italia

L’Italia cresce con 246 località premiate: Liguria e Puglia in testa. Novità 2025: un piano d’azione triennale per la sostenibilità ambientale dei Comuni

May 13, 2025 - 12:10
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Bandiere Blu 2025, le spiagge più premiate d’Italia

La 39ª edizione delle Bandiere Blu conferma l’Italia come una delle nazioni leader per qualità ambientale e servizi turistici balneari. Ma non si tratta solo di bellezza paesaggistica. Ottenere e mantenere il riconoscimento richiede infatti un impegno strutturato, costante e a tutti i livelli, che coinvolge amministrazioni, cittadini e operatori turistici.

L’assegnazione delle Bandiere Blu da parte della ong Fee – Foundation for Environmental Education – non è infatti un semplice premio annuale, ma un percorso di miglioramento continuo che coinvolge oltre 30 parametri aggiornati regolarmente come la qualità delle acque, la gestione dei rifiuti, la depurazione, la mobilità sostenibile, l’inclusività e molto altro. Le bandiere vanno ai comuni ma riguardano solo specifiche spiagge e non i loro arenili nel complesso.

L’edizione 2025 ha visto un aumento sia delle località premiate sia dell’ambizione progettuale, grazie anche all’introduzione del nuovo piano d’azione per la Sostenibilità che accompagnerà i Comuni nei prossimi tre anni. Ecco i dati principali e le spiagge più virtuose d’Italia.

Liguria e Puglia sul podio: la classifica per regioni

Quest’anno sono 246 le località della riviera a poter sventolare questo prestigioso riconoscimento – contro le 236 dello scorso anno. Anche nel 2025 la Liguria si conferma la regina delle Bandiere Blu. Qui troviamo infatti 33 località premiate, nonostante la perdita di un comune, Ceriale.

Seguono la Puglia, che cresce a 27 riconoscimenti grazie a tre nuovi ingressi, e la Calabria che con 23 località premiate sorpassa la Campania, mostrando una dinamica positiva nel Mezzogiorno. La Campania scende a 20 bandiere, perdendone una ma ottenendo anche una nuova assegnazione. Le Marche si confermano a quota 20, mentre la Toscana sale a 19 grazie a un nuovo ingresso.

Buoni risultati anche per Sardegna e Abruzzo, entrambe a 16 località premiate. La Sicilia, nonostante due uscite, mantiene 14 bandiere grazie a due nuovi riconoscimenti. Il Trentino-Alto Adige conferma 12 comuni mentre il Lazio sale a 11 con una nuova località.

L’Emilia-Romagna vede premiate 10 località grazie a un nuovo ingresso, mentre sono riconfermate le 9 bandiere del Veneto. La Basilicata conferma 5 località, il Piemonte scende a 4 con un’uscita. La Lombardia conferma tre comuni e il Friuli-Venezia Giulia mantiene le 2 bandiere dell’anno scorso, come il Molise. In totale, quest’anno le Bandiere Blu sui laghi scendono a 22 con un comune che non riconferma il riconoscimento.

Le novità del 2025: 15 nuovi ingressi, 5 uscite

L’edizione 2025 ha visto 15 nuovi ingressi tra le località premiate:

  • San Teodoro in Sardegna,
  • Messina in Sicilia,
  • Nizza di Sicilia in Sicilia,
  • Margherita di Savoia in Puglia,
  • Castrignano del Capo in Puglia,
  • Pulsano in Puglia,
  • Corigliano Rossano in Calabria,
  • Cropani in Calabria,
  • Sapri in Campania,
  • Marciana Marina in Toscana,
nuova bandiera blu 2025 in italia
Fonte: iStock
Marciana Marina, la passeggiata
  • Torino di Sangro in Abruzzo,
  • Cariati in Calabria,
  • Cattolica in Emilia Romagna,
  • Formia in Lazio,
  • Campofilone nelle Marche.

Sono invece usciti dalla lista 5 comuni, tra cui:

  • Capaccio Paestum in Campania,
  • Ceriale in Liguria,
  • San Maurizio d’Opaglio in Piemonte,
  • Ispica in Sicilia,
  • Lipari in Sicilia.

Queste uscite mostrano come il riconoscimento sia dinamico e basato su valutazioni rigorose che includono i dati raccolti dalle ARPA negli ultimi quattro anni, in particolare per quanto riguarda la qualità delle acque di balneazione.

Un riconoscimento che premia l’impegno a 360 gradi

Ottenere la Bandiera Blu significa rispettare 32 criteri di valutazione, che spaziano:

  • dagli impianti di depurazione delle acque alla percentuale di allacci fognari fino alla gestione dei rifiuti,
  • dalla mobilità sostenibile alla cura dell’arredo urbano e delle aree verdi fino alla valorizzazione delle aree naturalistiche,
  • dalla presenza di servizi sanitari e accessibilità al mare per tutti senza limitazioni,
  • ovviamente notevole rilievo hanno anche le iniziative lanciate dalle amministrazioni per una migliore vivibilità durante il periodo estivo.

Non a caso, talvolta vengono escluse località molto famose ma meno attente alla sostenibilità e ai servizi. Questo perché vengono considerati tanti aspetti come la presenza di aree pedonali e piste ciclabili.
Questa valutazione approfondita spinge i Comuni a un’autovalutazione costante e a un miglioramento strutturale delle politiche ambientali e turistiche.

Il piano d’azione per la sostenibilità: la grande novità

Per la prima volta, l’edizione 2025 ha introdotto l’obbligo per tutti i Comuni partecipanti di redigere un piano d’azione per la sostenibilità – action plan -, con obiettivi da realizzare e monitorare nel triennio 2025-2027.

Attraverso questo piano le amministrazioni hanno argomentato e documentato sia le azioni in corso che quelle in programma, presentando le misure che verranno adottate – o che sono già state adottate nel 2024 – necessarie a impedire il surriscaldamento globale e il cambiamento climatico in atto – così come indicato dall’Unione europea e dall’Agenda 2030.

Cinque sono le macro-aree di intervento:

  • mobilità sostenibile,
  • città e comunità sostenibili,
  • vita sulla terra,
  • vita sott’acqua,
  • e la lotta ovviamente contro il cambiamento climatico.

Questo strumento accompagna il percorso Bandiera Blu e permette un monitoraggio costante delle politiche messe in campo per un continuo miglioramento. Anche da questi risultati, che si vanno ad aggiungere ai 32 parametri tradizionali, potrà ovviamente dipendere la possibilità di mantenere o no il riconoscimento di Bandiera Blu.

È un passo decisivo verso una visione più integrata della sostenibilità locale che vede come soggetto cardine di questo piano – così come per tutto il percorso della Bandiera Blu – la comunità nel suo insieme con lo scopo di reagire alle sfide ambientali globali.

Cresce il sud: una sfida vinta – o appena iniziata

Secondo Claudio Mazza, presidente di Fee Italia, la crescita del sud è una delle sfide più significative di questi anni.
Non si tratta solo di ottenere il riconoscimento, ma di avere il coraggio di affrontare criticità storiche e strutturali, mettendo in moto processi di cambiamento.

Regioni come Calabria, Sicilia e Puglia stanno progressivamente aumentando la loro presenza nel circuito Bandiera Blu, segno di una crescente attenzione alle politiche ambientali, alla qualità della vita e allo sviluppo turistico sostenibile.

new entry bandiere blu 2025 in puglia
Fonte: iStock
Una delle spiagge sabbiose più belle della Puglia: Marina di Pulsano

Anche i porti si tingono di blu: 84 approdi premiati

Non solo spiagge: il programma Bandiera Blu premia anche gli approdi turistici più sostenibili, nell’ambito del progetto “pesca e ambiente” condotto con il Ministero dell’Agricoltura.

Nel 2025 sono 84 gli approdi premiati – contro gli 81 dello scorso anno – , a testimonianza dell’evoluzione in chiave ecologica anche del settore portuale, fondamentale per molte economie costiere italiane.

Un modello italiano da valorizzare

Con 487 spiagge premiate – 485 nel 2024 – tra le località della riviera e gli approdi turistici su un totale mondiale, l’Italia detiene l’11,5% delle Bandiere Blu nel mondo, confermando una leadership costruita su una strategia lungimirante e condivisa tra istituzioni, enti locali e cittadini. La percentuale resta identica a quella del 2024.

La Bandiera Blu non è un punto d’arrivo, ma una rotta da seguire, ogni anno più ambiziosa e consapevole.