5 grandi villain in film che, purtroppo, non sono stati all’altezza

Diciamo la verità: tre quarti delle volte un film è veramente memorabile unicamente grazie al suo cattivo. I villain nel cinema sono la quint’essenza dei film. Sarà pur bello vedere i nostri eroi vincere e sconfiggere il male. Ma ciò che ci tiene attaccati al sedile, al divano o alla poltrona sono i cattivi. I… Leggi di più »5 grandi villain in film che, purtroppo, non sono stati all’altezza The post 5 grandi villain in film che, purtroppo, non sono stati all’altezza appeared first on Hall of Series.

May 13, 2025 - 12:40
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5 grandi villain in film che, purtroppo, non sono stati all’altezza

Diciamo la verità: tre quarti delle volte un film è veramente memorabile unicamente grazie al suo cattivo. I villain nel cinema sono la quint’essenza dei film. Sarà pur bello vedere i nostri eroi vincere e sconfiggere il male. Ma ciò che ci tiene attaccati al sedile, al divano o alla poltrona sono i cattivi. I loro piani malvagi, i loro doppi giochi, il loro fascino e la loro apparente (oppure no) invincibilità. Darth Vader, Thanos, Joker, Voldemort, Hannibal Lecter e tutti gli storici e terribili cattivi del cinema hanno avuto una risonanza tale nel successo dei loro film da contendersi il ruolo di protagonista con gli eroi e le eroine della storia.

Un buon cattivo può sostenere sulle sue spalle l’intero successo di un film. Un buon cattivo può addirittura salvare un film mediocre. Ma ci sono casi in cui, nonostante la grandezza di un villain, la sua intera essenza viene disintegrata da un film che non è riuscito a rendere giustizia alla sua presenza. Le aspettative non riescono sempre a essere rispettate dal film, ma quando si tratta anche del villain la delusione si fa molto più grande.

Questo avviene soprattutto per quei personaggi che hanno già una storicità all’interno di franchise, di fumetti o, se vogliamo andare anche più indietro, di letteratura secolare. Ecco perché, quando si decide di riportarli sul grande schermo, il rischio di deludere il pubblico aumenta a dismisura. E, a pari passo, l’esito del film può essere ancora più disastroso.

I villain nel cinema possono ribaltare le sorti di un film. Nel bene e nel male. Non è stato così per questi ottimi villain i cui film, purtroppo, non sono stati poi così ottimi.

1. Apocalisse – X-men: Apocalypse (Brian Singer, 2016)

X-men: Apocalypse

Uno dei più grandi nemici degli X-men, Apocalisse ha una storia millenaria all’interno dell’universo Marvel e pluridecennale a livello editoriale. Appare per la prima volta nel 1986 all’interno delle pagine a fumetti e sbarca ufficialmente sul grande schermo in X-men: Apocalypse, dopo un breve cameo post credit in X-men: Giorni di un futuro passato (Brian Singer, 2014). Al nono capitolo della saga cinematografica degli X-men e con tanto di nome del super-villain nel titolo, i fan del franchise si aspettavano un film degno di Apocalisse (con un Oscar Isaac a prestargli il volto. Capiamo la gravità dello spreco attoriale?). Il solo nome lo associamo alla fine di tutto. Una fine che, questa volta, va oltre le capacità umane e, pertanto, non può essere fermato da tali. Eppure è andato tutto storto.

Come primo mutante in assoluto, capace di trasferire la propria coscienza da un corpo all’altro assorbendo anche i poteri dai corpi di altri mutanti, En Sabah Nur (“l’occhio dell’alba” in egiziano) regna incontrastato come faraone nell’antico Egitto. Tradito dai suoi sottoposti, viene seppellito vivo e condannato a un sonno eterno, mentre i suoi quattro cavalieri, anch’essi mutanti, vengono uccisi nel vano tentativo di proteggerlo. Risvegliatosi dopo millenni a causa del viaggio nel tempo di Wolverine nel precedente film, Apocalisse decide di distruggere l’umanità per ricrearne una a propria immagine e somiglianza. Recluta nuovi cavalieri: Magneto, Tempesta, Angelo e Psylocke. Come lui, anche loro sono stati traditi, sono soli e non devono rendere nulla all’umanità. I nostri X-men si lanciano nella prodiga missione di fermarlo.

E fin qui, tutto bene. Sembrerebbe anche un bel film descritto così. Il problema (o i problemi) dove sta?

Beh, specialmente nello sviluppo (oltre al design discutibile) del personaggio di Apocalisse e nel sottoutilizzo dei quattro cavalieri, che, oltre a Erik Lehnsherr, non hanno questa grande importanza ai fini della trama. Magneto da solo, sbloccato il suo massimo potenziale grazie ai poteri di En Sabah Nur, è una minaccia bella e buona, praticamente impossibile da fermare. Ma, per qualche inspiegabile colpo di bacchetta che chiameremo plot-armor, viene fermato da un discorso epifanico di Quick Silver. E vabbè, il cambio di parte dell’ultimo secondo di Magneto ce lo possiamo anche spiegare. Sta nella natura stessa del personaggio.

Apocalisse, però, dovrebbe essere inarrestabile, in grado di mettere in ginocchio intere civiltà e persino gli X-Men più potenti. Nel film, invece, non sembra mai davvero imbattibile. Oltre al cliché narrativo “voglio distruggere il mondo perché si”, le sue motivazioni non vengono mai presentate o esplorate. Nel momento della resa dei conti, infine, è perfino troppo facile da fermare. La combo (sì, potentissima) di Jean Grey/la Fenice, Xavier e Magneto lo annienta in 5 minuti facili. Il vero ostacolo che gli X-men hanno dovuto affrontare è stato il muro di Magneto (+ altri tre scampati di casa. E si, Tempesta dovrebbe essere praticamente una dea!)

Insomma, tra i villain del cinema, Apocalisse aveva tutto il potenziale per essere il Thanos degli X-men. Ma, purtroppo, è finito nel dimenticatoio insieme al film di cui è un generico antagonista.

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