Le più belle Oasi del WWF che si possono visitare in Italia
L'Italia è ricca di meraviglie, ma alcun sono più speciali di altre: parliamo delle Oasi protette dal WWF, scrigni di meravigliosi tesori naturali: ecco una selezione delle più belle da visitare.

Per immergersi nella natura della nostra penisola e scoprirne le meraviglie, la ricchissima biodiversità e la fondamentale importanza che riveste per la vita, non c’è niente di meglio che visitare le Oasi WWF: un turismo sostenibile, responsabile e formativo che permette di vivere in prima persona i tesori naturalistici del territorio e imparare divertendosi.
Ve ne presentiamo tre, tutte suggestive e sorprendenti, per toccare con mano la bellezza delle Oasi WWF in Italia e il loro ruolo chiave nella tutela dell’ecosistema: il Bosco di Vanzago, alle porte di Milano, l’Oasi toscana della Laguna di Orbetello e la Riserva Naturale “Le Cesine” in Puglia.
Il Bosco di Vanzago, la natura a pochi chilometri da Milano

A soli 23 chilometri in linea d’aria dal Duomo di Milano, il Bosco WWF di Vanzago è una spettacolare area protetta e riserva faunistica, nell’elenco dei Siti di Importanza Comunitaria presenti in Lombardia, dove fare il pieno di natura in ogni stagione e lasciarsi alle spalle il caos della metropoli.
Include due laghi dove osservare le anatre, le folaghe e gli aironi, verdi campi e prati sorvolati da variopinte farfalle e un’area “wilderness” formata dal bosco residuale che ospita una cinquantina di caprioli, simbolo dell’Oasi.
Non mancano una tradizionale cascina lombarda, la Gabrina, risalente ai primi del Novecento, che propone svariate iniziative per le famiglie e la possibilità di organizzare eventi, e il Centro Recupero Animali Selvatici che, ogni anno, accoglie circa 2.500 esemplari in difficoltà.
La Riserva naturale offre inoltre riso e miele a chilometro zero.
La Laguna di Orbetello, tra le prime Oasi WWF nate in Italia

850 ettari di zona umida costiera di importanza internazionale dal fascino unico: ecco l’Oasi Laguna di Orbetello, tra le prime WWF nate in Italia.
Le zone umide hanno da sempre affascinato pittori e poeti e a ragione: l’aria intensa, la luce radente, l’incontro dell’acqua con la terra, creano un ambiente di rara suggestione che permette di entrare in profondo contatto con la Natura.
La Laguna di Orbetello è l’habitat ideale di migliaia di uccelli: fenicotteri rosa, rapaci, pavoncelle, aironi, gru, oche e anatre, solo per citarne alcuni, osservabili dalle apposite postazioni distribuite nell’Oasi. Ma non è tutto: qui vivono anche tassi, volpi, istrici.
La splendida costa è ricoperta da profumata macchia mediterranea e la laguna salmastra è punteggiata da piccole isolette di limo dove cresce la tipica vegetazione palustre.
Infine, la riva interna è perfetta per rigeneranti passeggiate tra boschi di pioppi, frassini, olmi e sugherete.
La Riserva Naturale “Le Cesine”, ultimo tratto di paludi costiere in Puglia

Nel cuore di una Zona Speciale di Conservazione nel comune di Vernole, Lecce, spicca la Riserva Naturale e Oasi WWF de Le Cesine, 348 ettari che rappresentano l’ultima zona di paludi costiere del Salento.
Scrigno di biodiversità di elevato valore naturalistico, è caratterizzata da differenti ambienti: boschi di pini d’Aleppo, plaudi costieri, boschi di leccio, gariga (piante arbustive basse) e stagni temporanei.
Si trova lungo una delle principali rotte di migrazione degli uccelli (sono 180 le specie che qui vivono nel corso delle stagioni), ospita ben 32 specie censite di orchidee spontanee, colorate farfalle, rospi, rane, tritoni, la testuggine palustre, il tasso e la faina.
Oasi di Scivu, nella Sardegna più selvaggia
Nella Sardegna più incontaminata spicca l’Oasi Affiliata WWF di Scivu: un paradiso terrestre e un luogo fuori dal tempo, dove il vento accarezza dune dorate, i profumi del rosmarino selvatico e del mirto si mescolano alla salsedine, e i cervi sardi corrono liberi tra le colline.
È tra i pochi deserti costieri d’Europa, dove la natura regna sovrana.
Qui, camminando lentamente, ci si immerge in un paesaggio variopinto: maestosi ginepri, boschi di sughere, la spiaggia “parlante” lunga 3 km dove nidificano le tartarughe Caretta Caretta, e cieli solcati da falchi e poiane. Ogni passo nell’Oasi WWF di Scivu è un’esperienza sensoriale.
Oasi Lago di Burano, la prima riserva WWF in Italia
Nella Maremma più autentica, a metà strada tra Capalbio e il mare, si nasconde un angolo di pace assoluta: l’Oasi WWF Lago di Burano, la prima riserva WWF d’Italia, istituita nel 1967. Qui, nei suoi 410 ettari (e altri 600 sottratti all’attività venatoria), la natura racconta storie antiche tra dune di sabbia, macchia mediterranea profumata e uno specchio d’acqua salmastra che riflette le sfumature del cielo, che ha un’estensione di 140 ettari e ha una profondità media di circa 1 metro.
Tra i canneti si muovono eleganti folaghe, aironi e falchi di palude. Nei boschi si aggirano volpi, istrici e, talvolta, persino il lupo. Un sentiero tra dune e lago — accessibile a tutti — conduce a capanni e torri d’osservazione, per vivere la magia del birdwatching in silenzio, ascoltando solo il vento e il richiamo degli uccelli. Le visite all’Oasi WWF Lago di Burano sono possibili previa prenotazione. Per conoscere orari e giorni disponibili vi invitiamo a consultare il sito ufficiale del WWF.
Oasi WWF Molino Grande, il respiro verde dell’Idice
Nel cuore del Parco dei Gessi Bolognesi, tra silenziosi specchi d’acqua e boschi dimenticati, l’Oasi fluviale Molino Grande custodisce un piccolo angolo di natura libera. Qui, lungo il torrente Idice, la vegetazione cresce selvaggia, tra pioppi maestosi, salici, fioriture spontanee e antichi alberi monumentali.
Un sentiero semplice e suggestivo segue il corso del fiume per due chilometri, immergendo i visitatori in un paesaggio che cambia passo dopo passo: laghetti nascosti, prati aridi, piccole paludi e zone umide ricche di biodiversità.
Tra i rami volano gruccioni e martin pescatori, mentre tra l’erba si muovono anfibi, rettili e piccoli mammiferi. Un ecosistema prezioso, che continua ad evolversi secondo i propri ritmi da oltre 25 anni.
Si trova nel comune ci San Lazzaro di Savena, a soli 12 km dal centro di Bologna: un’ottima meta per una gita fuori porta in famiglia immersa nella natura più incontaminata e a due passi dalla città.
Il periodo migliore per raggiungere l’Oasi WWF Molino Grande? La primavera e l’autunno, perché permettono di apprezzare le profumate fioriture e le sfumature variopinte del foliage. Tra maggio e giugno, inoltre, vengono organizzate interessanti visite guidate notturne chiamate “Lucciole per lanterne”. Le visite sono possibili su prenotazione.
Il Giardino Botanico di Oropa, a due passi dal sito Unesco
A 1.200 metri d’altitudine, ai piedi del Santuario di Oropa (sito seriale Unesco dei Sacri Monti di Piemonte e Lombardia), si apre un piccolo paradiso verde dove la biodiversità delle montagne prende vita: il Giardino Botanico di Oropa, un luogo silenzioso e incantato, dove oltre 500 specie di piante raccontano la straordinaria varietà della flora alpina e mondiale.
L’oasi, che occupa una superficie di 10.700 metri quadrati ed è stata dichiarata Area di interesse botanico dalla Regione Piemonte, offre infatti la possibilità di osservare bellissime varietà di fiori e piante delle montagne biellesi, alpine e di tutto il pianeta: è un po’ come l’Arca di Noè del mondo vegetale.
Così, tra sentieri e aiuole tematiche, ogni passo è una scoperta e un’esperienza da vivere con lentezza: fiori rari, profumi d’alta quota, panorami che invitano alla contemplazione. Un angolo speciale che unisce scienza, bellezza e spiritualità, nel cuore di una conca naturale protetta da secoli. Quando raggiungere il Giardino Botanico di Oropa? Da maggio a settembre, periodo di apertura al pubblico dell’Oasi.
Oasi WWF di Miramare, la prima area marina protetta in Italia
Ai piedi del Castello di Miramare di Trieste si estende in tutta la sua bellezza la prima area marina protetta d’Italia: l’Oasi WWF di Miramare, la prima area marina protetta italiana e la prima oasi marina del WWF. Un luogo unico, dove la biodiversità esplode in tutte le sue forme, tra scogliere, fondali sabbiosi e acque limpide, dove vivono creature straordinarie: bavose pavone, nudibranchi variopinti, stelle marine, saraghi, orate, tartarughe marine e, talvolta, i tursiopi.
D’estate puoi esplorarlo con maschera e pinne, accompagnato da biologi esperti, oppure puoi visitare tutto l’anno il BioMa, il Museo Immersivo dell’Area Marina Protetta di Miramare, che si trova nelle antiche Scuderie del Castello e che presenta anche un ampio laboratorio didattico pensato per i visitatori più piccoli.
Le Foppe di Trezzo, per una gita fuori porta nella natura
Dista solo 40 minuti da Milano ed è un piccolo scrigno verde tra i campi coltivati di Trezzo sull’Adda, nel cuore della Pianura Padana: è l’Oasi WWF Le Foppe, un luogo dove la natura si è ripresa i suoi spazi e ha trasformato vecchie cave in stagni ricchi di vita.
Un sentiero ad anello guida gli avventurieri tra boschi, radure e pozze d’acqua, abitate da anfibi, uccelli rari, fiori protetti e piccoli mammiferi. Nel verde delle Foppe di Trezzo si muovono volpi e donnole, mentre nei cieli nidificano specie in declino in tutta Europa. Un’oasi discreta, ma preziosissima, da esplorare con lentezza e rispetto durante tutto l’anno (anche in notturna, sotto il chiaro di Luna).