La Classica: la Gravel di primavera di Marca Bianca
La pioggia non ferma i partenti. Poco prima della partenza de la Classica di Marca Bianca, dalle Filande di Santa Lucia del Piave, il cielo sembrava un catino di zinco, grigio com’era, pronto a rovesciare il suo contenuto di pioggia sui partenti “francesi”. E così è stato: rispettando quasi al minuto le previsioni meteo, i […] L'articolo La Classica: la Gravel di primavera di Marca Bianca proviene da Viagginbici.

La pioggia non ferma i partenti.
Poco prima della partenza de la Classica di Marca Bianca, dalle Filande di Santa Lucia del Piave, il cielo sembrava un catino di zinco, grigio com’era, pronto a rovesciare il suo contenuto di pioggia sui partenti “francesi”. E così è stato: rispettando quasi al minuto le previsioni meteo, i ciclisti hanno cominciato a partire alla spicciolata sotto una pioggerellina fine ma decisa e costante che non ha fermato che pochi dei 540 iscritti, sui due percorsi previsti oggi:
- OneSize, di 100 chilometri e quasi 1400 metri di dislivello
- Aperigravel di 60 chilometri e quasi mille metri
Due varianti “vere” – nessuna “passeggiata” – fatte non di grandi salite, ma di un continuo saliscendi, di “muri” in piedi anche se corti, di sterrati e lastricati, che alternati a tratti più tranquilli e pedalabili mantengono comunque impegnati gambe e polmoni, mentre con tutti gli altri sensi ci si gode l’esperienza, il paesaggio, i profumi di questa primavera ben mimetizzata ma già presente, e gli imperdibili ristori. Anche i ristori rappresentano una sorta di percorso: dal primo al quarto infatti si passa dal caffè con prima colazione dolce, alla merenda, sempre dolce, fatta di torte e crostate, per passare al pranzo, delizie salate tipiche e per finire con l’ultimo che rappresenta il dessert, a base di tiramisù e Prosecco, il tutto ovviamente rigorosamente artigianale e del territorio, più che a chilometro zero, a “metro zero”.
La Marca Trevigiana, una meta ideale per il cicloturismo
«L’obiettivo è far conoscere e apprezzare questi territori patrimonio UNESCO con esperienze uniche tra paesaggi incredibili, ristori ricchi di sapori a “metro zero”, fatica e soddisfazione nelle gambe, a un pubblico diverso da quello turismo di massa, cioè a amatori e cicloturisti » ci racconta Massimo Panighel, Presidente di Pedali di Marca e organizzatore degli eventi firmati Marca Bianca.
«Dopo il successo del Campionati del Mondo vogliamo continuare a far conoscere queste terre meravigliose con esperienze che coniughino la scoperta turistica del territorio con lo sport attraverso un’organizzazione di livello.
Manifestazioni che non sono gare, ma comunque una sfida con se stessi.
Vogliamo offrire un’esperienza che crei affezione e che porti i ciclisti a tornare alle manifestazioni successive, e magari a organizzare vacanze cicloturistiche in zona anche fuori da esse».
Per questo le manifestazioni di Marca Bianca sono strutturate in modo completamente diverso da una tradizionale Gran Fondo: no mordi e fuggi, tanta fatica per poche ore e ristori funzionali solo alla corretta alimentazione, à la sali-e-barrette.
Tutte, a partire da La Cassica, sono esperienze immersive, sensoriali ma anche culturali che durano due giorni.
Già sabato infatti, si poteva vivere il grande ciclismo in manifestazioni e eventi come il convegno alle Cantine di Collalto di Susegana
dal titolo “E Bottecchia Pedalava”: Quando il Gravel era solo Polvere e Leggenda!
Che più che un evento è stato un viaggio nel tempo, celebrando nel grande Ottavio Bottecchia, un precursore della gravel.
Tanti gli interventi d’eccezione come ad esempio quello di Claudio Gregori, l’affilata penna della Gazzetta dello Sport.
Quattro gli appuntamenti gravel firmati Marca Bianca.
Gli appuntamenti, sono quattro, diversi nei tracciati, nell’intensità e nella stagione, ma accomunati dalla bellezza dei percorsi e dal gusto dei ristori, in modo da dare a chi li farà tutti una global picture dei territori della Marca Trevigiana.
- 13 aprile: La Classica di primavera.
- 18-22 giugno: La Prosecco Unbound : la più estrema con i suoi 350 chilometri e i 5000 metri di dislivello, che ingloba i percorsi de La Classica e de L’Epica, estendendoli anche al territorio bassanese, si svolge durante il solstizio d’estate per avere più ore di luce.
- 12 luglio: La Notturna, la più suggestiva, fatta in una notte di luna piena
- 19 ottobre: L’ Epica, per chiudere in bellezza la stagione.
La “Combo del Prosecco”
La Classica di primavera e l’Epica di Ottobre si possono fare anche “in combinata”, ovvero partecipando a entrambe ci si potrà guadagnare una “medaglia doppia” che le riassume, componendosi di due parti assemblabili alla fine di ognuna di esse, bellissima testimonianza di aver percorso a pedali (e bicchieri) tutto il Prosecco.
Alla fine, nemmeno il grigio del cielo è riuscito ad offuscare la bellezza di questa giornata, e siamo ripartiti appagati e (stanchi ma) felici.
Che è un attimo già pensare alla prossima.
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