Colle della Maddalena, terra di confine: cosa vedere e cosa fare

Ultimo baluardo della Valle Stura di Demonte, il Colle della Maddalena è un importante collegamento stradale tra Italia e Francia. Percorso fin dall’antichità, il colle delle Alpi piemontesi è da sempre luogo di scambi commerciali, linguistici e culturali, oltre a essere stato punto di controllo per operazioni militari e logistiche. La sua altitudine è 1.996 L'articolo Colle della Maddalena, terra di confine: cosa vedere e cosa fare sembra essere il primo su Dove Viaggi.

Apr 18, 2025 - 06:54
 0
Colle della Maddalena, terra di confine: cosa vedere e cosa fare

Ultimo baluardo della Valle Stura di Demonte, il Colle della Maddalena è un importante collegamento stradale tra Italia e Francia. Percorso fin dall’antichità, il colle delle Alpi piemontesi è da sempre luogo di scambi commerciali, linguistici e culturali, oltre a essere stato punto di controllo per operazioni militari e logistiche.

La sua altitudine è 1.996 metri, è situato nelle Alpi Occidentali e separa le Alpi Marittime dalle Alpi Cozie. Segna il confine di stato e unisce la valle francese d’Ubaye e la Valle Stura di Demonte, della quale è il terminale.

Valle Stura di Demonte è punteggiata di borghi, sentieri e bei paesaggi,  ed è ricca di tradizioni legate alla cultura occitana.

Forti, chiese, santuari, antichi percorsi escursionistici, valloni, pascoli e montagne caratterizzano questa zona del cuneese tutta da scoprire, che propone anche un’interessante offerta gastronomica.

Colle della Maddalena
Colle della Maddalena (foto di Archivio Unione Montana Valle Susa)

Dove si trova il Colle della Maddalena

Il Colle della Maddalena segna il confine tra l’Italia e la Francia. Situato nell’estremo sud del Piemonte, a circa due ore e mezza di macchina da Torino, e a 67 chilometri da Cuneo, è l’estremità occidentale della Valle Stura di Demonte.

Sambuco
Sambuco (foto di Roberto Croci)

GUARDA ANCHE: Cuneo: cosa vedere, cosa fare e dove mangiare

Cosa vedere sul Colle della Maddalena e dintorni

Lago della Maddalena

Circondato dai prati, il Lago della Maddalena è situato a pochi chilometri dal colle, ed è un angolo praticamente incontaminato della valle, ideale per una scampagnata domenicale che, nella stagione estiva, è allietata dal fresco.

Lago della Maddalena
Lago della Maddalena (foto di Unione Montana Valle Susa)

Sambuco

Situato alle pendici del muraglione dal quale svettano le guglie del Monte Bersaio a nord e del Monte Nebius a nord-est, Sambuco è una delle mete più interessanti della Valle Stura di Demonte. Sambuco in occitano indica un passaggio vallivo pericoloso frequentato da stambecchi e camosci, ed effettivamente l’abitato è caratterizzato da numerose borgate che si arrampicano in svariate zone della valle.

Tra le cose più belle da vedere a Sambuco vi sono la cappella medievale di San Giuliano, la poderosa torre Civica di San Bartolomeo e la chiesa parrocchiale di Santa Maria, costruita nel XV secolo.

Sambuco
Sambuco (foto di Roberto Croci)

Aisone

Tra i centri più antichi della valle, Aisone fu già menzionato nel XII secolo. Il centro dell’abitato è dominato dalla settecentesca chiesa parrocchiale della SS. Natività di Maria con il campanile romanico duecentesco a cinque piani con monofore e bifore.

Da vedere anche un antico ponte – acquedotto medievale con ampie arcate in pietra, che un tempo portava l’acqua alla Morra di Aisone.

Da vedere le abitazioni del vallone di Rio Borbone, che presentano i tipici tetti in paglia di segale, costruzioni tipiche della valle, e le cavità naturali di epoca neolitica a monte dell’abitato, che avrebbero ospitato i primi insediamenti umani della zona e tuttora visitabili.

Gotte di Aisone
Gotte di Aisone (di Roberto Croci)

Vinadio

Vinadio affonda le sue origini in epoca pre-romana. Il borgo è caratterizzato dal forte Albertino, imponente opera architettonica voluta da Carlo Alberto di Savoia nel 1830 per proteggere le terre cuneesi dai popoli transalpini.

Altri tesori architettonici del borgo sono il campanile romanico, impreziosito da due ordini di bifore, e la chiesa parrocchiale di San Fiorenzo, risalente al XVII secolo.

Tappa imperdibile per chi visiti Vinadio è il santuario di Sant’Anna, luogo di pellegrinaggio dallo spettacolare impatto scenografico.

Forte di Vinadio
Forte di Vinadio (foto di Roberto Croci)

Gaiola

Il piccolo centro di Gaiola si divide in due zone: la zona alta e più antica, sviluppatasi in epoca medievale attorno a un fortilizio, e quella più recente nei pressi della strada statale. Da vedere la settecentesca chiesa parrocchiale intitolata alla Vergine Assunta e la cappella di San Bernardo, che sorge lungo la strada che porta a Rittana. Di particolare interesse nell’abitato anche villa Peano e la palazzina dei conti Falconis. Tra i simboli della zona c’è il ponte dell’Olla, già citato nel XIII secolo, ricostruito tra il 1937 e il 1938.

GUARDA ANCHE: Tutto il bello di Torino in 15 tappe: un itinerario elegante e raffinato

Valloriate

Comprende una quarantina di borgate che si sviluppano a quella dove ha sede il Municipio, Airale. La parrocchiale barocca di San Michele Arcangelo, in frazione Serre, risale al 1680, mentre il ponte della Plancha e la torre del Douzu risalgono al XVI secolo. Per gli appassionati di storia e natura c’è il Museo diffuso della memoria e degli ambienti montanari e partigiani che collega Valloriate a Paraloup, borgata di Rittana.

Vignolo

A 630 metri di altitudine, Vignolo deve il suo nome al termine “vinoleum”, che indicava una zona ricca di olio di noce e uva. Da vedere il centro storico, che ha conservato l’originaria struttura medievale, popolato da alcuni edifici che presentano decorazioni quattrocentesche, e la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente al XVIII secolo.

Moiola

Situata a 689 metri, il piccolo centro di Moiola merita una sosta per il suo concentrico cittadino dove vedere la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, edificata alla metà del XVIII secolo e il santuario medievale di San Membrotto, non lontano dal quale c’è lo Sbarramento di Moiola, opera militare incompiuta.

Rittana

Sorge a 753 metri di altitudine il borgo di Rittana. È San Mauro la principale delle sue tante borgate, dove vedere la chiesa parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Mauro, risalente al XVIII secolo e caratterizzata da un ampio porticato in parte affrescato. Affreschi che compaiono numerosi sulle pareti delle case di svariate borgate, legati alla tradizione religiosa popolare.

Argentera

Situato al fondo della Valle Stura, Argentera è un comune sparso all’altitudine che supera il 1.600 metri. Il suo vasto territorio si stende nell’alta Valle Stura di Demonte e ha in Bersezio, la sua frazione più popolata e sede del Municipio, e Ferrere, altra frazione situata a una quota media di 1.890 metri di altitudine, i suoi centri più caratteristici. Da vedere, in frazione Bersezio, la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, fondata nell’XI secolo, che custodisce una lastra marmorea romana con bassorilievo raffigurante due guerrieri. In località Argentera è da vedere la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo del XVII secolo.

Argentera
Argentera (foto di Roberto Croci)

Pietraporzio

Situato a una quindicina di chilometri dal Colle della Maddalena, il borgo montano di Pietraporzio sorge a 1.246 metri di altitudine e conta poche decine di abitanti. Principale attrazione è la chiesa parrocchiale di Santo Stefano Protomartire, con il vicino campanile, i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1787. La sua benedizione avvenne nel 1793. Nei pressi del cimitero da vedere il campanile quattrocentesco dei “Catre Loupes”, tutto quanto rimane dell’antica chiesa parrocchiale, caratterizzato da figure animalesche agli angoli della cuspide.

Roccasparvera

Centro della bassa valle, il nome Roccasparvera deriva da Rocha Sparvaria, luogo fortificato che ricordava un nido di sparvieri. L’antico borgo prevedeva quattro fortezze, torri d’avvistamento e alte mura, con un ponte che consentiva l’accesso all’abitato.

Del vecchio insediamento fortificato rimane porta Bolleris del XV secolo, mentre sulla piazzetta principale si affacciano la settecentesca chiesa parrocchiale di Sant’Antonio, il Municipio, la settecentesca confraternita di San Sebastiano e la medievale fontana-lavatoio del preive (del prete, nel dialetto locale) che si unisce alle altre caratteristiche fontane e lavatoi del comune. A due passi da porta Bolleris, da vedere la settecentesca cappella della Madonna delle Grazie.

GUARDA ANCHE: Il fascino di Torre Pellice tra templi valdesi, arrampicate e bontà gastronomiche

Cosa vedere sul Colle della Maddalena e dintorni

Cuneo

Situata a poco più di un’ora e un quarto dal Colle della Maddalena, Cuneo è una meta imperdibile per chi si trovi in Valle Stura di Demonte. Che sia per una visita ai suoi tesori storici o ai suoi musei o anche solo per concedersi qualche ora tra botteghe e negozi, la città merita sempre una visita.

Via Nizza e via Roma sono le vie più ricche di attrazioni, mentre la monumentale piazza Galimberti è il centro della città. Tra i tesori architettonici da vedere vi sono la cattedrale cittadina di Santa Maria del Bosco e il complesso monumentale di San Francesco, mentre un quartiere pittoresco da non perdere è la Contrada Mondovì. Per gli amanti della cucina numerosi sono i ristoranti tipici dove assaggiare le migliori specialità della cucina piemontese.

Cuneo
Cuneo (foto di Archivio Azienda Turistica Locale)

Borgo San Dalmazzo

Tra i centri del cuneese più importanti, Borgo San Dalmazzo è una delle mete turistiche più comode per chi visiti la Valle Stura di Demonte o transiti al Colle della Maddalena. Interessante il suo centro storico impreziosito dall’antica torre Civica. Imperdibile la salita al santuario di Monserrato, dal quale si gode di una vista straordinaria sulla città e sulla pianura cuneese. Ideale visitare Borgo San Dalmazzo all’inizio di dicembre quando si tiene la tradizionale fiera Fredda, occasione per assaggiare la lumaca cucinata in mille modi secondo la tradizione.

Demonte

Terra della poetessa e pittrice Lalla Romano, autrice del romanzo “Le parole tra noi leggere”, vincitore del Premio Strega nel 1969, è tra i centri più interessanti della Valle Stura. Scelto dai Savoia come piazzaforte militare, grazie alla sua posizione strategica, propone un interessante centro storico con il Municipio, ex palazzo nobiliare, la seicentesca chiesa della Misericordia, sede dei disciplinati Neri, la parrocchiale di San Donato, la medievale torre Civica, e palazzo Borelli dove soggiornò anche re Carlo Alberto. Demonte non è solo storia e architettura ma è anche terra di “izòp”, la lavanda in lingua occitana: tra giugno e luglio la zona si trasforma magicamente in un angolo di Provenza.

Cosa fare sul Colle della Maddalena e dintorni

Andare al santuario di Sant’Anna di Vinadio

Tra le gite più suggestive di questa parte montana delle terre di Cuneo, quella al santuario di Sant’Anna di Vinadio è veramente imperdibile. Particolarmente spettacolare la salita alla chiesa, dove i tornanti regalano splendide viste  sulla valle.

Tra i santuari più alti d’Europa, a un’altitudine di 2.035 metri, è situato lungo la strada che dal borgo di Vinadio sale al Colle della Lombarda.

Completata nel 1681, la chiesa è in stile Barocco e ha il pavimento in salita. Con un porticato antistante la facciata, accoglieva i tanti pellegrini italiani e francesi.

Santuario di Sant'Anna
Santuario di Sant’Anna (foto di Roberto Croci)

Giro ad anello dei laghi e colli di Sant’Anna di Vinadio

Tra le numerose escursioni di questa zona delle Alpi c’è il giro ad anello dei laghi e colli di Sant’Anna di Vinadio. La partenza è dal santuario situato nel cuore delle Alpi Marittime: l’itinerario si snoda tra Italia e Francia toccando quattro colli e una dozzina di piccoli laghi, tra ripide pareti rocciose che si alternano a conche erbose punteggiate di laghi.

Cosa mangiare sul nei dintorni del Colle della Maddalena

Sono sapori di montagna quelli che contraddistinguono la gastronomia della zona del Colle della Maddalena e della Valle Stura di Demonte. Ai formaggi d’alpeggio, alle castagne Cuneo Igp, al miele, alle trote salmonate fresche e affumicate e ai liquori alle erbe si uniscono piatti tipici, molti dei quali serviti nei migliori ristoranti della valle.

Tra le tipicità della zona c’è l’agnello sambucano, preparato con la carne di razza autoctona, magra, dal colore rosso vivo e da particolari caratteristiche organolettiche: gustato in diversi periodi dell’anno, non solo durante il periodo della Pasqua, viene servito al forno.

Tra le altre specialità locali vi sono le lumache al verde e i cruset, piatto semplice che oggi riveste un ruolo di primo piano nella tradizione gastronomica della Valle Stura di Demonte. Pasta fresca che assomiglia alle orecchiette pugliesi, i cruset si servono con due salse, una a base di porri e patate, preparata con porri di Cervere, patate, brodo di carne, olio extravergine e timo, e l’altra denominata “bagna grisa”, un sugo preparato con formaggio stagionato a pezzi e panna, che vengono sciolti in un soffritto di cipolla, aglio e latte.

Agnello sambucano
Agnello sambucano (foto di Archivio Azienda Turistica Locale)

Dove mangiare sul Colle della Maddalena e dintorni

Osteria La Quercia – Borgo San Dalmazzo

È un locale che profuma di storia l’Osteria La Quercia. Situato a Beguda, frazione di Borgo San Dalmazzo, propone ambienti rinnovati dove si fondono pietra e legno in un’atmosfera alpina. La cucina è principalmente quella del territorio: tra i piatti serviti c’è la tagliata di fassona.

Prezzo medio per un pasto 25 Euro

Ristorante La Randoulina – Demonte

È in una sala da pranzo della fine del Settecento, dove gli arredi sono quelli della tradizione, che Roberta e Mauro accolgono i loro ospiti servendo i piatti tipici della cucina locale.

Prezzo medio per un pasto da 20 a 40 Euro

Ristorante la Randoulina
Ristorante la Randoulina (foto di la Randoulina)

Dove dormire nei dintorni del Colle della Maddalena

Albergo Ristorante della Pace – Sambuco

È l’insegna all’ingresso “Alloggio dal 1882” che rende l’idea della storia che ha questo luogo della valle. Sono 14 camere in questo angolo di storia gestito da Bartolo e Alda con la figlia Manuela e il marito Raffaele. Già negli anni Cinquanta si faceva sosta qui durante il viaggio verso la Francia anche solo per un piatto di cruset, la pasta tipica della Valle Stura, o di trippa.

Camera doppia con colazione 95 Euro

Camera dell'Albergo Ristorante della Pace
Camera dell’Albergo Ristorante della Pace (foto dell’Albergo Ristornate della Pace)

Hotel Corborant – Vinadio

L’acqua della piscina proviene da un complesso acquifero alimentato dalle acque infiltrate nelle alte vette, è calda naturale e di origine geotermica. Situato a 1.300 metri di altitudine è davanti alle terme, propone camere singole e matrimoniali, e un ristorante dove apprezzare pasta fatta in casa, l’agnello sambucano e la selvaggina. Camera doppia con colazione 130 Euro

 

Hotel Corborant
Hotel Corborant (foto di Hotel Corbornt)

 

DoveViaggi è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

 

Dove Viaggi ©RIPRODUZIONE RISERVATA

L'articolo Colle della Maddalena, terra di confine: cosa vedere e cosa fare sembra essere il primo su Dove Viaggi.