I 10 edifici più antichi del mondo ancora in piedi: meraviglie in pietra che sfidano i millenni
Dieci edifici, viaggi nel tempo che raccontano l’evoluzione dell’umanità attraverso l’architettura. Dal rigore greco al misticismo giapponese, queste costruzioni non sono solo testimoni del passato, sono ancora vive

Ci sono luoghi nel mondo che hanno davvero dell’incredibile, posti in cui il tempo sembra essersi fermato, dove le pietre raccontano storie antiche quanto la civiltà stessa. In un’epoca dominata dalla velocità, questi edifici sono monumenti alla lentezza, alla permanenza, all’arte di costruire qualcosa destinato a durare.
Alcuni di essi hanno resistito a guerre, terremoti, invasioni e persino all’indifferenza del tempo. Ma non sono solo rovine: sono capolavori ancora in piedi, testimoni viventi di epoche lontane, simboli di ingegno, spiritualità e potere.
Ecco una selezione di cinque tra gli edifici più antichi del pianeta, ancora fieramente in piedi, pronti a incantare occhi e immaginazione.
Il Tempio di Ggantija (circa 3600 a.C.)
Molto prima di Atene, Roma e persino delle piramidi, sull’isola di Gozo, a Malta, c’era già chi costruiva templi colossali. Il sito di Ggantija, il cui nome richiama i “giganti” della leggenda, risale a circa il 3600 a.C. ed è uno dei più antichi complessi megalitici esistenti.

Realizzato con blocchi di pietra calcarea che pesano fino a 50 tonnellate, questo tempio è ancora oggi avvolto nel mistero. Tante sono le domande che gli studiosi si pongono di fronte ad esso: come furono trasportati quei massi? Quali rituali vi si svolgevano? La sua planimetria sofisticata e l’orientamento astronomico suggeriscono un profondo legame con la natura e la spiritualità dei popoli preistorici.
Piramide di Djoser in Egitto (ca. 2667–2648 a.C.)
Che le piramide egizie siano antichissime – e ancora in piedi! – lo sappiamo tutti, ma forse non tutti sanno che la Piramide di Djoser, situata nella necropoli di Saqqara, è considerata la prima piramide egizia ed è una pietra miliare nell’architettura monumentale mondiale.

Progettata dall’architetto Imhotep per il faraone Djoser, questa struttura a gradoni è forse il più antico edificio in pietra conosciuto al mondo. Il suo ingegnoso design ha aperto la strada alle piramidi successive di Giza, segnando l’inizio dell’età d’oro dell’Egitto faraonico. Ancora oggi, la sua silhouette inconfondibile domina il deserto, sfidando il tempo sotto ogni punto di vista.
Il Tempio di Karnak (circa 2000 a.C.)
Immenso, monumentale, quasi surreale: il complesso di Karnak, sulle sponde del Nilo a Luxor, è uno dei più vasti e antichi luoghi religiosi della storia. Iniziato circa nel 2000 a.C., sotto la XII dinastia, fu ampliato nei secoli da decine di faraoni.

Al suo interno si trovano la celebre sala ipostila con 134 colonne alte fino a 21 metri, ma anche obelischi, statue e bassorilievi che celebrano gli dei, la regalità e il cosmo. Karnak non è solo un tempio: è una vera e propria città sacra scolpita nella pietra, un universo architettonico nato per onorare Amon-Ra, il dio supremo per gli egizi.
La tomba di Ciro il Grande in Iran (ca. 530 a.C.)
Incastonata tra le montagne dell’attuale Iran meridionale, la tomba di Ciro il Grande, fondatore dell’Impero achemenide, si erge ancora oggi come un solido testamento di pietra alla grandezza del sovrano persiano.
Edificata intorno al 530 a.C. nella capitale antica di Pasargade, la struttura semplice ma imponente di questo monumento funebre riflette influenze mesopotamiche, elamite e anatoliche. Nonostante secoli di guerre e calamità naturali, il mausoleo è rimasto pressoché intatto, a testimonianza della durabilità dell’eredità achemenide.
Il Partenone di Atene (447 a.C.)
Sospeso sul culmine dell’Acropoli, il Partenone non è solo un tempio: è l’incarnazione di un ideale estetico che ha segnato la cultura occidentale per millenni. Costruito in meno di dieci anni, tra il 447 e il 438 a.C., questo capolavoro dell’architettura dorica fu dedicato alla dea Atena, protettrice della città.
Le sue proporzioni, calcolate al millimetro, le leggere curvature ottiche per correggere le illusioni visive e i fregi scolpiti raccontano ancora oggi ai visitatori la potenza della democrazia ateniese e l’apice della civiltà greca.
Sanchi Stupa in India (ca. 250 a.C.)
Nel cuore dell’India, nella regione del Madhya Pradesh, il Sanchi Stupa si erge da oltre duemila anni come simbolo della devozione buddhista e dell’arte religiosa antica. Commissionato dall’imperatore Ashoka nel III secolo a.C., questo grande tumulo emisferico in pietra è tra i monumenti più antichi e meglio conservati dell’Asia.

Decorato con intricati bassorilievi che narrano episodi della vita del Buddha, il sito è oggi Patrimonio dell’Umanità Unesco e continua a richiamare pellegrini, storici e curiosi da ogni parte del mondo.
Mausoleo del primo imperatore Qin in Cina (ca. 210 a.C.)
Sepolto sotto un’enorme collinetta nei pressi di Xi’an, il mausoleo del primo imperatore cinese Qin Shi Huang è una delle meraviglie archeologiche più affascinanti del mondo.
Celebre per l’imponente Esercito di Terracotta, il sito fu realizzato per accompagnare l’imperatore nell’aldilà. Ancora in gran parte inesplorato, il mausoleo rappresenta la visione assoluta del potere imperiale e la straordinaria ingegneria della dinastia Qin.
Maison Carrée (ca. 16 a.C.)
A Nîmes, nel sud della Francia, la Maison Carrée è un esempio sorprendente della maestosità e della precisione dell’architettura romana. Costruito nel I secolo a.C., durante il regno di Augusto, questo tempio è dedicato ai suoi nipoti e figli adottivi, Lucio e Gaio Cesare.

La sua facciata perfettamente conservata ancora oggi, con colonne corinzie e proporzioni armoniche, è sopravvissuta a invasioni, rivoluzioni e secoli di trasformazioni urbane, diventando un raro testimone dell’eredità classica ancora visibile in Europa.
Il Colosseo di Roma (80 d.C.)
È il monumento simbolo della grandezza romana, una macchina scenografica pensata per stupire, intrattenere e, perché no, affermare il potere imperiale. Il Colosseo, inaugurato nell’anno 80 d.C. sotto l’imperatore Tito, poteva contenere fino a 50.000 spettatori ed era il teatro di scontri tra gladiatori, cacce esotiche e spettacoli pubblici.
La sua struttura a ellisse, con archi e volte perfettamente calibrati, è diventata il modello di ogni stadio moderno, non a caso. Nonostante i danni causati dai terremoti e dal tempo, rimane oggi uno dei monumenti più visitati al mondo, emblema della potenza e dell’ingegneria dell’antica Roma.
Il Tempio di Hōryū-ji (607 d.C.)
Nel cuore della prefettura di Nara, in Giappone, si trova un edificio che ha resistito a incendi, guerre e alla sfida del tempo: il Tempio di Hōryū-ji. Costruito nel 607 d.C. su iniziativa del principe Shōtoku, questo tempio buddista non è solo un luogo sacro, ma anche un capolavoro di architettura lignea.
La sua sala principale, il Kondo, è considerata l’edificio in legno più antico ancora esistente al mondo. L’atmosfera è densa di spiritualità e silenzio, un viaggio nel tempo che racconta la diffusione del buddismo in Giappone e la maestria artigianale che ha sfidato l’impermanenza della natura, un fenomeno davvero sorprendente.