Mahmood ospite a Radio Kiss Kiss: “Il mio tour è un viaggio spaziale nei letti degli altri”
Mahmood è stato ospite negli studi di Radio Kiss Kiss durante una puntata speciale, in cui ha parlato del tour in partenza L'articolo Mahmood ospite a Radio Kiss Kiss: “Il mio tour è un viaggio spaziale nei letti degli altri” proviene da imusicfun.

Mahmood è stato ospite negli studi di Radio Kiss Kiss durante una puntata speciale condotta da Marco e Raf. Un ritorno simbolico per l’artista, che fu anche il primo intervistato del programma esattamente tre anni fa. Tra battute, ricordi e anticipazioni esclusive, Mahmood ha parlato del nuovo tour in partenza e ha regalato momenti di grande spontaneità. Qui il calendario e Qui il link per l’acquisto dei biglietti.
“Non una Pasqua! No, dai. Sto bene” – ha scherzato rispondendo alla tradizionale domanda “Come stai?”, proprio come accadde nel loro primo incontro – “Sono felice che tra poco iniziamo di nuovo con le prove del tour e tra l’altro voi non siete mai venuti a vedermi, complimenti! Mi raccomando. Il 21 maggio al Palapartenope. L’ultima volta che ho suonato lì era Halloween e dopo ci siamo truccati per andare a ballare in una discoteca”.
A proposito di Halloween, Mahmood ha anche raccontato: “Non lo so neanche! Avevo tutta la faccia bianca e gli occhi neri. Era un personaggio inventato, dark e horror”.
Il tour, in partenza il 17 maggio da Bologna, toccherà poi Roma, Napoli, Torino e Milano, e rappresenta una tappa importante nel suo percorso artistico: “Questo tour per me è molto importante perché è la chiusura del progetto Nei letti degli altri. Si va a chiudere un percorso che è durato due anni e mezzo”.
Un viaggio musicale e visivo, che Mahmood descrive così: “La versione astronauta è soprattutto perché il concerto è stato idealizzato come se fosse un viaggio. C’è una partenza con la navicella, che rappresenta la prima parte. Poi c’è il volo e infine si atterra. Si parte verso il mondo di Nei letti degli altri, che è il racconto del disco e di ciò che ho vissuto negli ultimi due anni e mezzo. Quindi ci saranno tanti effetti scenici”.
Non è mancato uno sguardo tenero al passato. Riguardando la copertina del suo ultimo singolo, che lo ritrae da bambino, Mahmood ha ironizzato: “Gli direi ‘complimenti per la parrucca’”. E alla domanda su che tipo di bambino fosse, ha risposto con la consueta sincerità: “Così come mi vedi. Esaurito!”, aggiungendo con una risata: “La costante della mia vita è l’esaurimento. Esatto. Coerente con me stesso. Ero originale. Me ne fregavo abbastanza di ciò che stava intorno a me. Facevo sempre quello che mi passava per il cervello”.
E a chi non ha mai creduto in lui? “Forse non gli direi niente. Credo che a volte quando qualcuno non credeva in te la cosa migliore è rispondere con i fatti”.
Si è parlato anche di Eurovision e del successo del brano Tuta Gold: “Tuta Gold è stata una cosa abbastanza inaspettata. Anche prima di andare a Sanremo non gli davamo grosse possibilità. Però alla fine sono queste le cose belle. Quelle che succedono a caso”.
Un capitolo a parte merita Carlos Diaz Gandia, coreografo diventato noto anche grazie al balletto di Gaia, e già da tempo collaboratore di Mahmood: “Il primo lavoro che abbiamo fatto con Carlos è stato Kobra, poi Klan. Io lo avevo visto su Instagram con una coreografia pazzesca e sono andato a Madrid a fare le prove. Ci siamo incontrati così e poi da lì abbiamo iniziato a lavorare su tutto”.
Tra onomatopee e ritmi istintivi, Mahmood racconta: “Li cambiava tutti i giorni. Non li ricordo però gli viene dalla pancia quella roba. È proprio il suo modo per stare sul ritmo”.
Infine, un aneddoto curioso su una delle sue conoscenze celebri: Sarah Jessica Parker, incontrata per uno spot internazionale. “Ne ho incontrata di gente. Ma non mi ricordo i nomi. Non ho memoria. Ho preso da mia madre. Quando vai a Parigi alle sfilate vedi tutti”.
L’intervista si è chiusa con una challenge divertente, in cui ad ogni traccia dell’album è stata associata una domanda secca. Come sarà andata? Per scoprirlo, non resta che guardare il video integrale dell’incontro!
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