Love, Death + Robots: tutti gli episodi migliori della serie cult sci-fi horror su Netflix [LISTA]

Ecco una nostra rassegna di quelli che per noi spiccano tra gli episodi più belli, coinvolgenti, intriganti e memorabili nel grande caleidoscopio di idee che è Love, Death + Robots Tute Meccanizzate (Suits) – S01E04, 2019 In una specie di complesso di fattorie futuristiche un gruppo di famiglie deve resistere ai continui attacchi di pestiferi […] L'articolo Love, Death + Robots: tutti gli episodi migliori della serie cult sci-fi horror su Netflix [LISTA] proviene da LaScimmiaPensa.com.

May 16, 2025 - 17:42
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Love, Death + Robots: tutti gli episodi migliori della serie cult sci-fi horror su Netflix [LISTA]

Ecco una nostra rassegna di quelli che per noi spiccano tra gli episodi più belli, coinvolgenti, intriganti e memorabili nel grande caleidoscopio di idee che è Love, Death + Robots

Tute Meccanizzate (Suits) – S01E04, 2019

In una specie di complesso di fattorie futuristiche un gruppo di famiglie deve resistere ai continui attacchi di pestiferi insetti giganti, che minacciano gli animali penetrando attraverso uno scudo difensivo. Per respingerli i fattori ricorrono a dei mecha armati fino ai denti e a diversi altri sistemi di difesa iper-tecnologici.

Bellissimo il contrasto tra la realtà rurale nella quale vivono i protagonisti, forti di uno spirito contadino che fa molto Stati Uniti del sud, e il loro ricorso alla tecnologia per fini puramente pratici ma in chiave comunque avveniristica; fino all’ultimo in ogni caso non sappiamo dove ci troviamo, chi sono questi insetti e perché attaccano le fattorie così insistentemente.

Ma il mistero viene svelato tra belle sequenze d’azione e horror con una notevole componente sci-fi, caratterizzando poi un’ambientazione di genere inedita (cyber-farm?) e completando il tutto con personaggi riusciti e dialoghi intriganti. Un quarto d’ora davvero appassionante, che vi terrà col fiato sospeso.

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Oltre Aquila (Beyond the Aquila Rift) – S01E07, 2019

Un equipaggio in volo interstellare naufraga in una regione dello spazio e viene accolto in una misteriosa stazione spaziale. Uno degli astronauti, Thom, è l’unico in grado di risvegliarsi dall’iper-sonno e incontra Greta, una sua ex-amante in forza alla stazione. Tra i due scatta di nuovo la scintilla ed esplode la passione, ma è tutto troppo perfetto.

Greta, che tiene veramente a Thom, si decide a svelargli che la realtà attorno a lui è costruita da lei stessa, e persino lei non è quella che sembra. Quando la verità gli viene mostrata, Thom non può far altro che reagire con un grido di terrore, prima che “Greta” decida di immergerlo nuovamente nella sicurezza delle visioni da lei create per proteggerlo; o imprigionarlo?

L’episodio pone una domanda: siamo davvero sicuri di voler conoscere la verità? È sempre il miglior obiettivo da perseguire? Oppure, in alcuni casi, preferiamo in fondo restare chiusi nella nostra zona di sicurezza, pur di non dover affrontare gli orrori “là fuori”? Una domanda senza risposta, che qui viene articolata in una storia breve ma agghiacciante sullo sfondo di un traumatico scenario sci-fi horror.

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Dare una Mano (Helping Hand) – S01E11, 2019

Una storia breve ma intensa. Fino a che punto potrebbe arrivare un essere umano pur di sopravvivere? Una astronauta è vittima di un impatto non previsto nello spazio sopra la Terra, e si ritrova a fluttuare nel vuoto a pochi metri dalla sua navetta con l’ossigeno che finirà entro qualche minuto. Come potrà salvarsi?

La donna deve compiere un “sacrificio per il grande vuoto”, mutilandosi per potersi dare una spinta e arrivare alla salvezza. L’impatto psicologico (nonché il dolore fisico) derivanti da questa scelta sono devastanti ma ancora una volta l’istinto di sopravvivenza della nostra specie, persino in un ambiente nel quale non saremmo mai dovuti giungere, ha la meglio.

L’episodio è costituito da pura azione e non si allunga ad esplorare le conseguenze del trauma che l’astronauta subisce. Pur ricordando in minima parte la trama di Gravity (il film con Sandra Bullock), qui le vicende si concentrano sul puro atto del sacrificio nel perseguimento dell’auto-conservazione, il tutto rappresentato ovviamente da un’animazione di qualità sopraffina.

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Zima Blue – S01E14, 2019

Che cos’è l’arte? Una domanda che in tanti nei secoli si sono posti e che in futuro si porrà anche questo artista robotico, alla ricerca mediante l’arte di una verità ultima; ricerca che dalla realizzazione di straordinari murali lo ha condotto alla semplice creazione di forme geometriche di un azzurro intenso, sempre più precise.

Questo fino alla sua ultima opera, che svelerà l’essenza dell’artista e della sua indagine. Un perfetto rettangolo azzurro che non è altro che una piscina, la stessa nella quale secoli addietro Zima Blue ha preso vita come semplice robot pulitore. Immergendosi in quella stessa piscina abbandona tutte le modifiche che ha subito nel corso degli anni, tornando alla sua essenza più pura.

In una sua versione (rettangolare e azzurra) del quadrato nero di Kazimir Malevich, l’artista robot ricerca un punto zero della sua arte che sia anche una realizzazione di sé stesso e della sua missione nell’esistenza. Quella realizzazione si trova al punto di partenza, come compiendo un gigantesco percorso circolare per tornare alle proprie origini. Forse non la risposta definitiva alla domanda che abbiamo posto all’inizio, ma di certo una valida.

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Punto Cieco (Blindspot) – S01E15, 2019

Un corto sci-fi action dagli ampi tratti cyberpunk illustra le gesta di una banda di ladri intenzionati a derubare un convoglio in corsa, riprendendo in questo anche uno dei classici schemi del genere western. C’è tempo per una piccola costruzione dei personaggi, intenzionalmente ritratti come gimmick e perciò istintivamente familiari nelle azioni e nelle battute.

Quello a cui assistiamo potrebbe essere solo una scena o uno spezzone di un film più ampio, ma è sufficiente per farci brevemente appassionare alle vicende della sgangherata banda e a farci domandare come andrà a finire, come nei migliori film di serie b. Non ci sono una morale né un insegnamento: solo buona vecchia azione in stile classico.

Interessante notare che alla fine, quando sembra che tutti siano morti tranne Rookie (che vuol dire novellino, a proposito), ci viene svelato che molto convenientemente tutti avevano salvato una copia backup delle loro personalità, che possono quindi essere ripristinate. In altre parole non c’era nessun pericolo reale e quello a cui abbiamo assistito era per certi versi solo un “gioco”.

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La Guerra Segreta (The Secret War) – S01E18, 2019

URSS, 1942. Nelle profondità congelate della Siberia un plotone dell’armata rossa dà la caccia a una legione di inquietanti mostri assassini. Si scopre che sono demoni evocati da un rituale compiuto nel 1919 da un ufficiale sovietico, nel frattempo aumentati di numero e diventati una vera e propria piaga da dover estirpare quanto prima.

I soldati affrontano i mostri con coraggio nel mezzo di scontri violenti e cercando un modo per rintracciarne l’origine ed eliminare il problema alla radice. Purtroppo la specie è molto più prolifica di quel che sembra e non rimane che ricorrere a soluzioni drastiche, in uno scontro all’ultimo sangue tra uomini e demoni.

I “segreti”, come quello dietro a questa stessa guerra, sono da sempre alla base di tutto ciò che non funziona in Russia e in questo caso come possiamo vedere le conseguenze sono più che estreme. Il racconto fornisce una prospettiva horror in un setting inedito e originale, tratteggiando uno scenario che potrebbe tranquillamente sostenere un intero franchise a tema.

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Servizio Clienti Automatico (Automated Customer Service) – S02E01, 2021

In un futuristica cittadina per anziani dove tutto è automatizzato, una signora e il suo cagnolino se la devono vedere con un robot aspirapolvere improvvisamente fuori controllo e dalle intenzioni letali. Ancora una volta è scontro tra umano e macchina, ma l’anziana signora ha pochi mezzi per difendersi al di là delle scarse e frettolose idee che riesce a trovare per contrattaccare.

Lo stile di disegno grottesco fa il paio con una caratterizzazione ironica che prende in giro i famosi servizi clienti inaffidabili delle aziende, nonché i prodotti “difettosi”, specie quelli altamente tecnologici, che si comportano in maniera imprevedibile. Ma la voce del customer service assicura che è tutto previsto, compresa la morte della proprietaria.

Non resta che ribellarsi con i buoni bei vecchi mezzi, come un fucile, e fuggire mentre tutti i robot del circondario iniziano a dare la caccia alla signora e al suo affascinante (ma un po’ incapace) vicino. La messa in scena è chiaramente parodistica e non identifica né gli umani come “buoni” né i robot come “cattivi”, ma lancia un semplice messaggio: mai affidarsi troppo alla tecnologia.

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L’Erba Alta (The Tall Grass) – S02E05, 2021

Che cosa si nasconde nell’erba alta? A chiunque di noi sarà capitato almeno una volta nella vita di vedere un grande prato incolto e domandarcelo. Ebbene, anche in questo caso si tratta di una domanda che forse sarebbe meglio non avesse mai risposta. Ma, come sappiamo, pochi istinti umani sono prepotenti quanto la nostra curiosità.

Così, il protagonista di questo corto si trova di fronte a qualcosa che potrebbe essere bellissimo, e invece è semplicemente terribile. Un fenomeno senza spiegazioni che non siano affidate a congetture, davanti al quale non resta che fuggire e cercare di dimenticarsene accettando che, per quanto intelligenti noi umani possiamo essere, ci saranno sempre cose al di là della nostra comprensione.

L’animazione in questo episodio è particolarmente pregevole nel creare un effetto realistico e fittizio al tempo stesso, adatto alla vena di mistero che permea questa storia e contribuendo all’atmosfera raggelante e inquietante che ne costituisce lo sfondo. Il risultato: un altro racconto coinvolgente e memorabile dall’inizio alla fine.

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Era la Notte Prima di Natale (All Through the House) – S02E06, 2021

Forse il corto più horror in tutte le stagioni di LD+R, anche perché va a colpire un punto davvero sensibile legato ai nostri ricordi dell’infanzia: il Natale, appunto. Due bambini vengono svegliati da alcuni rumori nella notte del 24 dicembre. Senza dir niente ai genitori scendono al piano di sotto, aspettandosi di vedere il barbuto volto familiare del portatore di doni.

Invece si trovano di fronte… ben altro, diciamo solo questo, scoprendo con orrore che l’immagine di “Babbo Natale”, se pure tale può essere descritto ciò che si trovano davanti, è ben distante da come viene dipinta nella cultura popolare. E in questo caso i disegnatori del resto non si sprecano nel creare quanto di più grottesco possibile, tanto per traumatizzare a dovere.

In ogni caso i due bambini non corrono pericoli, e perché? Perché sono stati “buoni”, classica condizione per avere da parte di Babbo Natale doni anziché il classico carbone. Ma siamo proprio sicuri che in questo caso se i due bambini non fossero stati buoni avrebbero avuto solo carbone? Fratello e sorella se lo chiedono, tornando a letto sollevati ma spaventati al tempo stesso.

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La Cabina di Sopravvivenza (Life Hutch) – S02E07, 2021

Un’altra lotta per la sopravvivenza, che questa volta vede inscenarsi uno scontro silenzioso tra un astronauta naufrago e un robot assassino. Precipitato su un pianeta deserto il protagonista trova una “cabina di salvataggio” nella quale rifugiarsi, evidentemente lasciata lì da qualche altro umano in precedenza. Ma dentro c’è un automa e a causa di un guasto non ha buone intenzioni.

Anzi: il robot è forte e distruttivo, e agisce in maniera da neutralizzare qualunque cosa si muova nel suo campo visivo. L’uomo non può far altro che restare immobile e far girare gli ingranaggi del cervello per trovare una soluzione, possibilmente non letale, solo con gli strumenti a sua disposizione e naturalmente senza farsi vedere.

Lo scontro è tanto fisico quanto intellettuale e in questo caso dimostra che uomo batte macchina, nel senso che gli automi rispondenti a specifiche programmazioni possono essere vittime della loro stessa rigidità d’intelletto, mentre un umano è e sarà sempre in grado di improvvisare fuori dagli schemi. Una capacità che spesso può far la differenza tra la vita e la morte.  

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Un Brutto Viaggio (Bad Traveling) – S03E02, 2022

David Fincher alla regia di un episodio dedicato a un incubo in mare: una ciurma viene attaccata da un abominevole granchio gigante (e carnivoro), il quale si rivela poi anche intelligente e in grado di parlare usando i cadaveri delle sue vittime. Chiede di essere condotto alla più vicina isola abitata per poter trovare di che cibare sé e la sua numerosa prole.

L’equipaggio si trova di fronte a un dilemma morale: dare al mostro ciò che vuole e liberarsene quanto prima, o prolungare il viaggio fino a un’isola disabitata ma dovendo tenerlo a bada fin là? Perché nel frattempo la bestia ha sempre bisogno di cibo, e qualcuno si deve sacrificare per accontentarlo. Torrin, lo spietato protagonista, architetta dei piani per far sì che capiti a chiunque tranne lui.

La moralità umana viene messa a dura prova laddove ognuno lotta per la propria sopravvivenza anche a discapito di quella altrui, ma in questo caso a vincere sono calcolo e cinismo nonché prontezza d’intelletto. Torrin riesce ad ingannare il mostro ma non prima di aver ceduto ogni anima a bordo alla sua ingordigia. Mentre lui, a bordo di una scialuppa, arriva a salvarsi.

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Mason e i Ratti (Mason’s Rats) – S03E07, 2022

Il titolo in italiano dovrebbe essere I Ratti di Mason”, che sarebbe molto più adatto a spiegare cosa succede in questo episodio. In un futuro non lontano un fattore scozzese si trova alle prese con una infestazione di ratti straordinariamente evoluti (per via delle sue provviste ogm, di cui si nutrono), organizzati in una società e che usano strumenti e armi per attaccarlo.

Mason si rivolge a una ditta di disinfestazione che lo fornisce di un robot killer spietato, il quale subito inizia a fare strage di ratti. Ma le creaturine oppongono fiera resistenza in una vera e propria guerra con morti e feriti, e Mason finisce col riconoscere più umanità in loro che nel micidiale automa, assurdamente violento.

Infine l’uomo prende e difese dei topi e mette fuori combattimento il robot con una bella fucilata. Tra lui e le bestiole è pace fatta: una allegoria surreale che invita ancora una volta alla comprensione e alla collaborazione reciproca, sia pure inter-specie. E un messaggio da tener presente, visto che come sappiamo la presenza dei roditori sul pianeta (irl) si fa sempre più prolifica.

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Sepolti in Sale a Volta (In Vaulted Halls Entombed) – S03E08, 2022

Forti vibes lovecraftiane in questo corto horror nel quale un manipolo di militari in missione in medio oriente si trova a dover cercare degli ostaggi in una misteriosa caverna che conduce a quella che sembra un’antichissima tomba costruita da qualcuno non umano. Ma l’ospite della tomba è vivo e vegeto, e chiede di essere liberato.

Le armi dei militari nulla possono contro i segreti ancestrali dell’inquietante nascondiglio sottoterra, per non parlare poi di una miriade di insetti carnivori che finiscono col divorarli uno dopo l’altro. Rimangono solo in due e incapaci di resistere al richiamo della creatura ultraterrena, tenuta legata da imponenti catene.

Il finale rimane incerto: vediamo la soldatessa Harper, l’ultima sopravvissuta, camminare nel deserto fuori dalla caverna con un pugnale insanguinato in mano e priva sia di occhi che di orecchie, che evidentemente s’è tagliata da se, borbottando in una lingua aliena. Ha dovuto farlo per sfuggire al richiamo della “cosa”? O ha ceduto e l’ha liberata, costretta poi a mutilarsi di fronte alla conseguenza di ciò che ha fatto?

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Bestioni dell’Isolato 400 (400 Boys) – S04E04, 2025

In una non specificata desolazione cittadina post-apocalittica in stile Escape from New York, le bande della città continuano a contendersi il territorio nonostante la distruzione portata dalla “Ultima Guerra Mondiale” (World War Last) abbia lasciato ben poco da spartisti. Ma i “team”, forti anche di poteri mentali misteriosi e sconosciuti, proseguono la loro lotta, divisi e organizzati come in The Warriors.

A un certo punto, però, arriva un nuovo “team” in città: i 400 Boys, esseri giganteschi che somigliano grottescamente a neonati e sembrano usciti da un incubo di Satoshi Kon. I mostri sono spietati e letali e sembrano non avere pietà per le bande di umani, costringendoli a nascondersi tra le rovine della città e a scappare.

Ma arriva il momento della rivincita, e i team decidono di unire le forze e fronteggiare i 400 Boys con coraggio e orgoglio, come se fosse solo l’ennesima lotta per il “turf” e non una disperata battaglia contro mostri inumani. L’animazione e lo stile di disegno inusuale, più l’atmosfera “urban-epic”, sono tutti elementi che rendono questo episodio particolare e pregevole.

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Così Zeke Ha Scoperto la Religione (How Zeke Got Religion) – S04E08, 2025

Seconda Guerra Mondiale: un gruppo di soldati alleati viene inviato in una missione speciale e segreta a bordo di un aereo militare. Devono bombardare una chiesa dietro le linee nemiche, sotto la guida di una specie di sacerdote in possesso di uno strano strumento mistico. Tra loro c’è Zeke, non-credente, scettico e cinico, che crede di aver già visto tutto.

Ma si sbaglia. Nella chiesa i nazisti compiono un rituale arcano per evocare un grottesco mostro ancestrale dall’aria lovecraftiana. La chiesa viene bombardata ma il mostro attacca l’aereo, facendo a pezzi gli uomini. Risulta però vulnerabile se entra in contatto con un crocifisso: è chiaro che si tratta di un demone infernale, che la fede nel potere di Dio può scacciare.

Tra i pochi sopravvissuti all’orrore, Zeke è costretto a ricredersi su ciò che pensa di sapere del mondo e abbraccia la religione non per bigottismo o come norma sociale, ma perché intuisce davvero che la fede può essere uno scudo importante in un mondo che cela ancora terrori inimmaginabili. Un horror grafico e violento, disturbante ma profondo, che lascia il segno.

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