Passo Pordoi, escursioni e corse in bici: cosa vedere e cosa fare
Il Pordoi è un passo con un’altitudine di 2.239 metri situato tra i gruppi dolomitici trentini del Sella e della Marmolada. Il valico oltre a congiungere la Val di Fassa trentina alla Valle Fodom veneta, è un punto di passaggio di importanti eventi e gare di sci e ciclismo. Cosa fare a Passo Pordoi Passo L'articolo Passo Pordoi, escursioni e corse in bici: cosa vedere e cosa fare sembra essere il primo su Dove Viaggi.

Il Pordoi è un passo con un’altitudine di 2.239 metri situato tra i gruppi dolomitici trentini del Sella e della Marmolada. Il valico oltre a congiungere la Val di Fassa trentina alla Valle Fodom veneta, è un punto di passaggio di importanti eventi e gare di sci e ciclismo.
Cosa fare a Passo Pordoi
Passo Pordoi, tappa storica del Giro d’Italia, è il punto di passaggio di escursionisti e alpinisti che si spostano tra le montagne al confine tra Veneto e Trentino-Alto Adige. La sua vicinanza alle piste del comprensorio sciistico delle aree di Canazei, Sass Pordoi e Col Rodella lo ha reso una tappa imperdibile per amanti dello sport. Nel tempo, il valico è diventato il luogo dove si disputano, in ogni stagione dell’anno, numerose e importanti competizioni sportive.
Cosa fare a Passo Pordoi in estate:
L’estate è la stagione che offre la maggior varietà di cose da fare a Passo Pordoi. La sua pendenza media del 7 per cento e la buona segnaletica dei sentieri ne fanno il luogo adatto per escursioni e passeggiate in bicicletta. Il valico offre panorami incantevoli e è una magnifica cerniera verde tra le Dolomiti, che sono patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 2009.
Passo Pordoi non è solo una destinazione ideale per gli amanti di questi sport, ma tra giugno e agosto è anche un’oasi di frescura. Il clima è alpino e molto variabile, eppure in questi mesi ad accrescere l’affluenza di visitatori a Passo Pordoi è la temperatura. I 20 gradi nelle giornate di sole rendono il Passo il luogo perfetto per chi fugge dalle città roventi alla ricerca di un po’ di sollievo.
Sentieri ed escursioni al Passo Pordoi
Dal Pordoi passano numerosi sentieri. I punti di partenza sono raggiungibili con la funivia o a piedi e a differenziarli non è solo il paesaggio, che cambia in base all’altitudine, passando dai prati alpini del valico alle rocce calcaree del Sass Pordoi, ma anche la loro lunghezza e ripidità. Facili e medi, ce n’è per tutti, sia per i passeggiatori dilettanti, amanti della natura, sia per i più allenati.
Escursione sul Viel dal Pan
Tra i sentieri più amati c’è la Via del Pane, in ladino, ” Viel dal Pan“. Un nome attribuitogli in passato da commercianti, pastori e contadini, che percorrevano questo sentiero carichi dei loro beni, incluso appunto il pane, da vendere nelle valli ladine di Fassa e di Livinallongo. Un percorso che era estremamente importante.
Nel tempo a contribuire al successo di questo sentiero, che conduce dal Rifugio Fredarola di Canazei a quello di Fedaia, sono state le sue caratteristiche morfologiche. Con una lunghezza di poco meno di 9 chilometri, percorribili in quattro ore e mezzo, e con salite non troppo ripide, il “Viel dal Pan” è praticabile anche da chi è poco allenato.
Ma il vero motivo che spinge le persone a intraprenderlo è un altro. Ad attrarre i visitatori non sono tanto i rifugi, che lungo il percorso promettono esperienze culinarie tipiche della cucina trentino-ladina, ma il paesaggio: l’incantevole vista sulla Marmolada, sui ghiacciai e, verso la fine, sul Lago di Fedaia. Il nome deriva da “fedai” che in ladino significa “pecora”. Infatti anticamente il lago era circondato da pascoli.
L’inizio del “Viel dal Pan” coincide con il Rifugio Fredarola. Ci si arriva in due modi. Da Canazei si può prendere la cabinovia per Pecol, e poi la funivia per Col de Rossi fino al Rifugio oppure si può salire sul bus 472, proseguire fino all’Hotel Savoia di Passo Pordoi e da lì scarpinare fino al punto ristoro.
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Escursione a Sass Pordoi e al Piz Boè
A nord ovest di Passo Pordoi si staglia Sass Pordoi, uno dei rilievi del gruppo dolomitico del Sella conosciuto per la peculiare forma della sua cima, piatta e simile al pavimento di una terrazza. Conosciuto anche come “Terrazza delle Dolomiti”, Sass Pordoi è un belvedere naturale.
In estate e in inverno si può godere di una vista a 360 gradi sul Gruppo del Sella, sulla Marmolada, sul Catinaccio e sulle Tofane. Si può raggiungere con la funivia. In alternativa esiste un sentiero che da Passo Pordoi porta a Sass Pordoi a 2.950 metri. Dopo due ore di cammino alternando salite e sentieri rocciosi si arriva a un incrocio a T. Davanti c’è il Rifugio Forcella Pordoi e prendendo il sentiero di sinistra, dopo pochi minuti di cammino, si arriva a destinazione.
Funivia da Passo Pordoi al Sass Pordoi
La funivia collega Passo Pordoi a Sass Pordoi dal 1963. A volerla è l’imprenditrice pioniera Maria Piaz, che dedica la sua vita al Pordoi. Prima fonda un capanno per assistere i turisti, poi avvia la costruzione dell’impianto. Il suo obiettivo è favorire lo sviluppo del turismo nella zona. Obiettivo raggiunto. Infatti, oggi sono tanti i turisti che salgono a Sass Pordoi per praticare sport o per partecipare agli eventi della “Terrazza”.
Le attività spaziano dalle escursioni verso il Piz Boè, fino agli appuntamenti sportivi stagionali come le due giornate di luglio dedicate alla Dolomyths Run Skyrace o al Simposio Top Wine in autunno. Per stare dietro a questo fitto calendario di appuntamenti, la funivia oggi è aperta quasi tutto l’anno.
Per ulteriori informazioni su orari e prezzi, consultare il sito.
Percorso a piedi da Sass Pordoi a Piz Boè
Da Sass Pordoi tornando indietro qualche metro verso l’incrocio con il Rifugio Forcella e superandolo, si può proseguire a piedi verso il Piz Boè. L’unica vetta del gruppo Sella a raggiungere i tremila metri di altitudine. Ci si arriva seguendo due vie che si congiungono ad anello.
La prima, è il sentiero 638 che arriva direttamente in cima ed è il più impegnativo.
L’altra via, più pianeggiante, passa per il Rifugio Boè a 2.873 metri fino a raggiungere il Piz Boè a 3.152 metri. Si tratta di un percorso ad alta quota sorprendente. Il motivo? Il paesaggio lunare, roccioso, dai colori scuri, che accompagna gli escursionisti in vetta regalando loro un’esperienza unica.
Percorsi in bici a Passo Pordoi
In estate Passo Pordoi è la meta perfetta per gli appassionati di ciclismo su strada e mountain bike. Tra i mesi di maggio e luglio, infatti, il valico ospita eventi imperdibili sia per i professionisti sia per gli amatori. Il Giro d’Italia che negli anni ha scritto pagine epiche della sua storia, ma anche le competizioni locali come il Sellaronda Bike Day e la Gran Fondo Maratona delle Dolomiti che, tra giugno e luglio, riuniscono a Passo Pordoi gli amanti delle due ruote.
Percorso in bici a Canazei
Il tratto che collega Canazei a Passo Pordoi è uno dei percorsi ciclistici su strada più noti delle Dolomiti. È impegnativo. I ciclisti corrono dodici chilometri di tornanti con una pendenza media del 6 per cento e oltre 600 metri di dislivello. Ma il paesaggio vale la fatica. I prati e le montagne circostanti invogliano a tornare. Forse è anche per questo che il tratto Canazei-Passo Pordoi è spesso incluso in gare e in ampi tour, come il Giro d’Italia o il celebre Sellaronda tour.
Cosa fare a Passo Pordoi in inverno
La zona del Passo Pordoi è un punto nodale dello sci del Trentino-Alto Adige. È posto tra i monti della Sella e della Marmolada e rientra in uno dei comprensori sciistici di Dolomiti Superski . Un’area sciistica sulle Dolomiti che include 450 impianti di risalita e 1.200 chilometri di piste distribuite in 12 comprensori.
Sciare a Passo Pordoi
Da Passo Pordoi si snodano piste di media difficoltà, ideali sia per sciatori più e meno esperti. Il loro accesso è semplice grazie alla funivia che arriva sotto “le vie della neve”. Come quella del Belvedere di Canazei che in quattro minuti raggiunge Sass Pordoi. Da qui gli sciatori possono optare tra tre piste: la Pordoi, di media difficoltà che conduce a Canazei, o quelle più semplici di Maria e di Arabba che portano a Rèba (il nome ladino di Arabba).
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Sciare sulle piste del Sellaronda Skitour
Tra le esperienze più amate dagli sciatori delle Dolomiti c’è il Sellaronda Skitour: un itinerario a pentagono rovesciato percorribile in senso orario e viceversa, che gira attorno al gruppo del Sella. Il percorso è lungo 40 chilometri e tocca i quattro passi dolomitici del Pordoi, del Sella, del Gardena e del Campolongo. Le piste sono ben collegate dagli impianti e il tour si può completare in giornata. Per ulteriori informazioni consultare il sito.
Passo Pordoi webcam
Le webcam del Passo Pordoi sono uno strumento utile per gli sciatori e per i turisti che vogliono controllare in tempo reale le condizioni meteorologiche delle piste. Le riprese permettono di osservare la zona della funivia e il panorama circostante, così gli amanti degli sci possono pianificare le proprie giornate sulla neve a distanza e comodamente dal sito di Dolomiti Superski.
Meteo Passo Pordoi
Il clima è severo, ma spettacolare. Il Passo è alle pendici delle Dolomiti e presenta un clima alpino. Le temperature sono rigide in inverno, quella media giornaliera varia tra i meno 6 e i meno 8 gradi. In alcune notti invernali di dicembre scendono sotto i meno 15 gradi. La neve inizia a imbiancare i tetti delle case a partire dal mese di novembre, a volte prima. E il freddo si assesta sotto gli zero gradi da dicembre fino a febbraio.
Il verde dei prati e l’azzurro del cielo tornano a colorare il paesaggio alpino a marzo, con la primavera, ma il sole torna a scaldare la terra a giugno. Il caldo non è rovente e le piogge sono frequenti. I gradi salgono in modo progressivo. La differenza tra giorno e notte resta forte passando da una media di 25 gradi diurni a 10 gradi della sera.
Eventi sportivi a Passo Pordoi
Gare ciclistiche, maratone, prove di resistenza alla fatica nello scenario naturale più spettacolare che si possa immaginare: lo sport è in questi luoghi il motore di eventi che attirano turisti e appassionati pronti ad affrontare percorsi di media e grande difficoltà.
Sellaronda Bike Day
Il Sellaronda Bike Day è una gara ciclistica non competitiva imperdibile per gli appassionati di questo sport. Si svolge ogni anno a giugno, e consente a tutti, professionisti e non, di percorrere l’anello del Sellaronda. Per l’occasione viene bloccato il transito veicolare così da tutelare la sicurezza dei corridori. Il percorso tocca i passi dell’omonimo tour sciistico. Per ulteriori informazioni consultare il sito .
Gran Fondo Maratona delle Dolomiti
Un’altra data importante per i cicloamatori è quella del Gran Fondo Maratona delle Dolomiti. Una gara competitiva in cui i partecipanti corrono per 138 chilometri sulle strade passando per Passo Pordoi, Passo Sella e Passo Gardena fino al punto d’arrivo, Corvara in Alta Badia. Quel giorno il percorso sarà chiuso al traffico.
DoloMyths Run
La DoloMyths Run è uno degli eventi di trail running più prestigiosi delle Dolomiti. Si tratta di una specialità di corsa che si svolge su terreni non urbani, in questo caso montani. Si svolge a Canazei, in Val di Fassa. L’evento prevede tre gare, ognuna con scenari da cartolina e diversi livelli di difficoltà.
Cosa vedere a Passo Pordoi
Monumenti dedicati a personaggi iconici del ciclismo. Musei che raccontano la durezza della Grande Guerra. Terrazze naturali affacciate sulle Dolomiti. Passo Pordoi è una meta molto ambita per lo sport e l’escursionismo, sì, ma custodisce anche luoghi ricchi di storia e cultura che insegnano molto sul passato di queste montagne.
Monumento a Fausto Coppi
Su un lato della salita al Passo Pordoi c’è il monumento dedicato a Fausto Coppi. Il ciclista italiano che per il maggior numero di volte è passato dalla cima per primo. In gergo la “cima” è il passo di maggior altitudine raggiunto dai ciclisti durante il Giro d’Italia.
Il monumento è opera di Giovanni Lazzarini e raffigura il “Campionissimo” mentre percorre la salita. La scultura è un omaggio alla vittoria di Coppi al Giro d’Italia del 1953 e un punto di riferimento per gli appassionati delle due ruote.
Museo della Prima Guerra Mondiale
Il Museo della Prima Guerra Mondiale di Passo Pordoi racconta la storia dei combattimenti che si svolsero sul territorio tra il 1914 e il 1918. Una mostra permanente che espone reperti, fotografie e documenti appartenuti ai soldati impegnato al fronte. L’esposizione illustra le condizioni di vita dei soldati in trincea e racconta un periodo della storia locale. Si entra da un edificio adiacente alla stazione di partenza della funivia per Sass Pordoi.
Terrazza panoramica di Sass Pordoi
Posta a 2.950 metri di altezza, la Terrazza panoramica del Sass Pordoi offre una vista ampia sui gruppi della Marmolada e del Sassolungo, sulle Tofane, sulle Pale di San Martino e sulle alpi austriache e svizzere.
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Da Passo Pordoi a Canazei
A dodici chilometri da Passo Pordoi c’è Canazei. Incorniciato da il Sass Pordoi, il Gran Vernel e la Marmolada, il paese è uno dei centri turistici più apprezzati dai visitatori. Alberghi, ristoranti e negozi costellano il suo centro storico. Ma accanto al suo lato più chic, c’è la sua storia di capitale dello sport.
Canazei è stata protagonista di diverse edizioni del Giro d’Italia, l’ultima volta nel 2024. Un evento che ha contribuito a rendere la bicicletta uno dei mezzi di trasporto più amati a Canazei che dal 2014 è parte della pista ciclabile di 48 chilometri che collega la Val di Fassa a Molina, in Val di Fiemme.
In inverno arriva la neve e aprono le piste da sci. Lo sport invernale che attira ogni anno un gran numero di turisti. Ed è l’efficienza degli impianti della zona che la rende una meta perfetta chi amatori. Canazei rientra nel comprensorio sciistico Ski Area Belvedere.
Belvedere di Canazei
Oltre 2.382 metri a sud-est della Marmolada c’è il Belvedere di Canazei: un punto panoramico situato a 2,5 chilometri dal Passo Pordoi. Raggiungibile sia a piedi, percorrendo a ritroso il un tratto del sentiero Vie dal Pan, sia con la funivia che parte da Col de Rossi di Canazei. Il Belvedere offre un’ ampia vista sulla Val di Fassa e sulle montagne circostanti. Da qui partono molti sentieri che la rendono un punto di riferimento per escursionisti, biker e sciatori.
Cosa fare nei dintorni di Passo Pordoi
Ossario dei caduti della Prima Guerra Mondiale
L’Ossario dei caduti della Prima Guerra Mondiale ad Arabba è un monumento che raccoglie le spoglie di numerosi soldati caduti in guerra. Sono 8.582 i soldati che giacciono in quello che ufficialmente è conosciuto come il Sacrario Militare Germanico. Un nome che descrive con precisione questo luogo di commemorazione. La struttura custodisce le spoglie dei caduti sia della Prima sia della Seconda Guerra Mondiale.
Rifugio Boè
Al centro del Gruppo di Sella, nel cuore delle Dolomiti, si trova il Rifugio Boè. Dal Passo fino a Sass Pordoi ci si può muovere con la funivia, poi si seguono prima il sentiero 627 poi il 638. Il Rifugio è conosciuto soprattutto per la sua cucina tradizionale ladina e trentina, che include i canederli, il gulasch e lo strudel. Ma non solo. La struttura è anche punto di partenza per le escursioni verso il Piz Boè, la vetta più alta del gruppo.
Hotel a Passo Pordoi
Hotel Lupo Bianco
L’Hotel Lupo Bianco sorge nella località Pian de Frataces, lungo la Strada del Pordoi, a 7,5 chilometri da Passo Pordoi. Questa struttura a quattro stelle è parte del circuito Dolomiti Walking Hotels. Un gruppo di hotel impegnati a far vivere ai clienti un’esperienza autentica, unendo ai percorsi in mezzo alla natura, attività sportive e culturali. L’hotel offre camere dallo stile alpino, con mobilio in legno, pietra e vista sulle piste. Il fine è quello di aiutare gli ospiti a immergersi nell’atmosfera del luogo.
Il prezzo medio a notte, in alta stagione, per una camera da due persone va dai 150 ai 200 euro, colazione inclusa.
Rifugi a Passo Pordoi
I rifugi di Passo Pordoi hanno il menù della tradizione trentina. E sono punti di riferimento per gli amanti dello sci e per gli escursionisti che si avventurano sulle Dolomiti alla ricerca di un’esperienza di montagna autentica.
Rifugio Maria
Situato a 2.950 metri sul livello del mare, il Rifugio Maria si trova sulla terrazza panoramica del Sass Pordoi ed è raggiungibile tramite la funivia dal Passo Pordoi. Il rifugio prende il nome da Maria Piaz, fondatrice della funivia, in onore della sua dedizione alla montagna. La struttura è moderna, come suggeriscono le ampie vetrate che danno sulle Dolomiti. Un luogo suggestivo che a ottobre fa da sfondo al Simposio Top Wine, organizzato per promuovere i vini della regione.
Però i piatti sul menù rivelano altro. Le chicche di patate viola con la fonduta del tipico formaggio della Val di Fassa, il Puzzone di Moena, il gulasch con polenta e i canederli di speck in brodo, hanno sapori che ricordano una tradizione gastronomica di altri tempi.
Il Rifugio Maria unisce così passato e presente.
Come arrivare a Passo Pordoi
Passo Pordoi è facilmente raggiungibile tramite la Strada Statale 48 (SS48) sia da Canazei sia da Arabba.
Passo Pordoi in macchina
La distanza tra Canazei e Passo Pordoi è di 12,5 chilometri. Percorrendo la SS 48, si raggiunge il Passo in circa 22 minuti di auto e in un’ora e diciotto minuti in bici.
Passo Pordoi dista da Arabba 9,2 chilometri, percorribili in circa sedici minuti di auto tramite la SS 48. Anche questo tratto, come quello da Canazei, è adatto per i ciclisti. Ma in questo caso il tempo sale a circa quaranta minuti.
Passo Pordoi in bus
Il bus che arriva a Passo Pordoi è il 472 e parte da Canazei. Il servizio è garantito dalla Sad (la società altoatesina per trasporto locale) ed è attivo tutto l’anno. Gli orari variano in base alla stagione.
La società Trentino trasporti serve Passo Pordoi con la linea B130 dal 28 giugno al 7 settembre 2025.
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