Cassie contro Diddy in tribunale: la testimonianza da brividi

Per anni sono circolati rumor inquietanti sui famosi party di Diddy e sulla pericolosità dell’uomo, ma è solo grazie alla denuncia fatta dalla sua ex compagna, Cassie se poi decine di altre persone si sono decise a parlare. Nel 2023 la cantante di Long Way 2 Go ha denunciato Sean Combs per abusi, lui all’inizio ha negato categoricamente di essere mai stato violento, ma alla fine si è accordato per una cifra che si aggira intorno ai 20 milioni di dollari. Un anno fa è anche stato diffuso on line un video raccapricciante, in cui si vede Diddy che prende a calci la donna e poi la trascina per i capelli, da quel momento la posizione del 55enne si è aggravata e a nulla è servito il patetico filmato di scuse in cui ha ammesso di “aver sbagliato”.

A otto mesi dall’arresto di Diddy, questa settimana è partito il processo e già diversi testimoni sono stati ascoltati in tribunale. Dopo il racconto scioccante di un escort e ballerino, ieri anche Cassie ha parlato e ha raccontato quello che ha subito nei dieci anni in cui è rimasta (anche per paura) accanto a Sean. L’artista ha rivelato di essere stata maltrattata fisicamente e psicologicamente, obbligata a fare di tutto, a incontrare estranei, esibirsi per uomini potenti in contesti sconvenienti e addirittura a sottoporsi ad interventi chirurgici. Diddy decideva anche cosa la donna poteva indossare o come doveva acconciare i capelli, più che un fidanzato era un padrone sadico e spietato .

cassie crying meanwhile diddy making hand hearts …. pic.twitter.com/I0WhWmg3ZA

— BERENABAS (@2HNDSUM) May 13, 2025

Diddy “Freak Off” pictures are currently being shown to the jury…

Cassie claims her longest “Freak Off” with Diddy lasted 4 days…. pic.twitter.com/cHFb6BtTNu

— Isaac’s Army (@ReturnOfKappy) May 14, 2025

La testimonianza di Cassie: “Mi colpiva in faccia anche senza motivo”.

“Mi colpiva in testa, mi buttava a terra, mi trascinava, mi prendeva a calci, mi calpestava la testa se ero a terra. Se facevo una faccia sbagliata, prima che me ne rendessi conto, venivo colpita in faccia. Le sue botte mi lasciavano segni e ferite, mi si formavano dei bozzi sulla fronte. Una volta è squillato il telefono, mi ha ordinato di rispondere, poi si è lamentato perché c’avevo messo troppo e mi ha colpita alla faccia ripetutamente e in maniera violenta.

Mi faceva sentire come se il lato intimo fosse l’unica cosa buona in me. Mi umiliava se non volevo eseguire i suoi ordini. Non sapevo mai chi sarebbe stato una volta che si fosse svegliato. Ogni giorno era un’incognita. Il suo sguardo cambiava, diventava un’altra persona. Gli occhi gli diventavano neri. La versione di cui ero innamorata non c’era più. Non avevo nemmeno autonomia sul mio look, sceglieva tutto lui. Non gli piacevano certe acconciature, diceva che mi facevano sembrare troppo messicana. Ci sono anche state pressioni per fare degli interventi chirurgici.

In moltissime occasioni mi ha anche costretta ad incontrare sconosciuti e a intrattenermi con loro, mentre lui stava nella stanza. Sono stata anche ai Freak Off, circolavano sostanze e capitava che ci fossero ecort uomini e donne, voleva che si esibissero e che lo facessi anche io e poi lui guidava tutto e ci ordinava cosa fare. Spesso eravamo tutti sotto effetto di droghe anche pesanti. Spesso aveva richieste oltre i limiti. Altre volte aveva pretese molto strane, una volta ha voluto che io lo chiamassi come mio nonno. Pensai che fosse strano all’epoca. Ora lo trovo semplicemente disgustoso e irrispettoso.

Una volta mi diede una pistola carica. Eravamo in un locale di Los Angeles e mi costrinse a tenere l’arma nella borsa, tutto mentre io ero sotto l’effetto di sostanze. Ricordo solo che avevamo preso dei funghi ed ero davvero fatta. Mi ha dato la pistola, ma per tutto il tempo ho avuto paura che esplodesse. Non ho idea del motivo per cui avessi un’arma carica“. [meride embed="25458"]



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