Cammino dei Cappuccini: tappe, storia, luoghi e consigli utili

Il Cammino dei Cappuccini è un percorso di 400 km tra le colline e i monti delle Marche. Tappe dettagliate, credenziale, monumenti e indicazioni utili per camminare in modo consapevole.

May 15, 2025 - 20:10
 0
Cammino dei Cappuccini: tappe, storia, luoghi e consigli utili

Il Cammino dei Cappuccini è un itinerario spirituale e culturale che attraversa l’entroterra marchigiano da nord a sud, collegando alcuni tra i luoghi più significativi per la nascita e la diffusione dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Si estende per circa 400 km suddivisi in 17 tappe, da Fossombrone ad Ascoli Piceno, e si snoda attraverso paesaggi collinari, boschi, borghi medievali e conventi silenziosi. È un cammino che alterna la dimensione interiore a quella ambientale, capace di offrire un’esperienza a passo lento nel cuore di una regione ricca di memoria, spiritualità e bellezza sobria.

Lontano dai grandi itinerari turistici, questo percorso permette di riscoprire la vita semplice e fraterna predicata dai primi cappuccini, in luoghi ancora oggi segnati dalla loro presenza.

La storia del Cammino

Il Cammino dei Cappuccini nasce dal desiderio di restituire forma e continuità ai luoghi che hanno visto sorgere, consolidarsi e diffondersi l’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, una delle ramificazioni dell’esperienza francescana. Questo ordine affonda le proprie radici nelle Marche del Cinquecento, in un contesto in cui diversi frati avvertivano l’esigenza di un ritorno più autentico alla regola di San Francesco, fatta di povertà, solitudine e vita ritirata.

L’impulso iniziale venne da un frate marchigiano che abbandonò il convento per condurre una vita di penitenza e preghiera secondo l’esempio originario del Poverello d’Assisi. Inizialmente considerata una scelta marginale, quella forma di vita attirò l’interesse e il sostegno di alcune figure religiose e civili del tempo, portando alla nascita di una comunità autonoma. Il primo convento, ancora oggi visitabile, sorse nei pressi di Camerino, in una località boschiva scelta per il suo isolamento e la sua semplicità.

Il cammino attuale ripercorre i luoghi più significativi legati a quella stagione: antichi eremi, santuari rurali, conventi di altura e piccoli centri che conservarono per secoli la presenza e l’opera dei frati. Ogni tappa racconta un frammento di questa storia, in un dialogo costante tra spiritualità francescana e paesaggio marchigiano.

Le tappe del cammino

Il Cammino dei Cappuccini si articola in 17 tappe che attraversano tutto l’entroterra marchigiano, da nord a sud. Si cammina per circa 400 km, lungo sentieri di montagna, strade bianche, boschi secolari e borghi silenziosi:

  • Tappa 1 – da Fossombrone alla Gola del Furlo (22 km, 880 m D+, 808 m D-, 6h e 30’): il cammino prende avvio con una tappa suggestiva che conduce attraverso l’alta valle del Metauro fino alla Gola del Furlo, uno dei luoghi naturali più iconici delle Marche, incastonato tra pareti calcaree e boschi fitti.
  • Tappa 2 – dalla Gola del Furlo a Cagli (21,5 km, 750 m D+, 700 m D-, 6h): dopo aver lasciato il canyon, si attraversano vallate secondarie e sentieri ombreggiati, con arrivo nel centro storico di Cagli, cittadina d’origine medievale che conserva mura, chiese e testimonianze romane.
  • Tappa 3 – da Cagli al Monastero di Fonte Avellana (18 km, 850 m D+, 450 m D-, 5h e 30’): tappa breve ma in costante salita, che attraversa boschi isolati fino a raggiungere il millenario Monastero di Fonte Avellana, immerso nel silenzio ai piedi del Monte Catria.
  • Tappa 4 – dal Monastero di Fonte Avellana a Pascelupo (13 km, 650 m D+, 700 m D-, 4h): percorso più corto e panoramico che collega il monastero al piccolo borgo di Pascelupo, attraversando sentieri di cresta con affacci spettacolari sulle valli circostanti.
  • Tappa 5 – da Pascelupo a Fabriano (26,5 km, 650 m D+, 920 m D-, 7h): un lungo attraversamento che accompagna il camminatore dal silenzio delle valli montane fino alla vivace Fabriano, città nota per la sua tradizione cartaria, tra campi coltivati, strade rurali e piccoli nuclei abitati.
  • Tappa 6 – da Fabriano a Poggio San Romualdo (23 km, 900 m D+, 350 m D-, 6h): si risale gradualmente verso l’Appennino, lungo sentieri che conducono a quote più alte e paesaggi sempre più aperti.
  • Tappa 7 – da Poggio San Romualdo a Cupramontana (26 km, 750 m D+, 1.100 m D-, 7h e 30’): tappa lunga e scenografica, con una discesa decisa verso il cuore della regione del Verdicchio. L’arrivo a Cupramontana premia con il suo centro storico e i profumi delle colline vinicole.
  • Tappa 8 – da Cupramontana a Cingoli (17 km, 600 m D+, 450 m D-, 5h): percorso più breve che si snoda tra dolci rilievi e strade secondarie, con arrivo nella “balconata delle Marche”, così viene chiamata Cingoli per i suoi affacci panoramici sulla vallata del Musone.
  • Tappa 9 – da Cingoli a San Severino Marche (28 km, 900 m D+, 1.130 m D-, 8h): tra le tappe più lunghe e impegnative del cammino, attraversa ambienti rurali, boschi e crinali, fino a raggiungere San Severino, città ricca di arte, chiese romaniche e testimonianze longobarde.
  • Tappa 10 – da San Severino Marche a Camerino (17 km, 650 m D+, 300 m D-, 5h): si cammina tra colline dolci e boschi secondari, in un tratto più tranquillo che culmina a Camerino, importante centro universitario e religioso, noto per il suo duomo e il palazzo ducale.
  • Tappa 11 – da Camerino a San Lorenzo al Lago (24 km, 850 m D+, 700 m D-, 7h): tappa di media lunghezza che attraversa ambienti naturali via via più selvaggi, con scorci panoramici sulla dorsale appenninica e arrivo nei pressi del lago di Polverina, immerso nella quiete.
  • Tappa 12 – da San Lorenzo al Lago a Sarnano (18,5 km, 800 m D+, 950 m D-, 6h): si entra nel territorio dei Monti Sibillini, con sentieri che si inoltrano tra boschi d’altura e borghi in pietra.
  • Tappa 13 – da Sarnano a Montefortino (20,5 km, 850 m D+, 750 m D-, 6h): un itinerario immerso nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, tra salite regolari, boschi d’altura e valli isolate.
  • Tappa 14 – da Montefortino a Montefalcone Appennino (25 km, 850 m D+, 750 m D-, 7h): una lunga tappa di crinale che alterna passaggi tra piccoli borghi, campi coltivati e paesaggi aperti. Montefalcone si distingue per il suo sperone roccioso e le antiche mura a strapiombo sulla valle.
  • Tappa 15 – da Montefalcone Appennino a Rotella (22 km, 500 m D+, 900 m D-, 6h): il percorso inizia a scendere gradualmente verso le colline dell’Ascolano, tra uliveti, vigneti e strade bianche.
  • Tappa 16 – da Rotella a Offida (21 km, 750 m D+, 950 m D-, 6h e 30’): si cammina tra i paesaggi ordinati della viticoltura marchigiana, tra filari e colline armoniose.
  • Tappa 17 – da Offida ad Ascoli Piceno (24,5 km, 750 m D+, 920 m D-, 7h): l’ultima tappa porta verso una delle città più eleganti e ricche di storia delle Marche.

Punti di interesse e monumenti lungo il cammino

Il Cammino dei Cappuccini attraversa un territorio ricco di storia, arte e spiritualità. Oltre ai borghi e ai conventi già toccati nelle singole tappe, il percorso offre numerose occasioni per visitare monumenti religiosi, eremi nascosti e luoghi d’arte che raccontano la profonda radicazione francescana nelle Marche.

Tra i luoghi simbolo spicca il Monastero di Fonte Avellana, fondato nel X secolo e tuttora abitato da monaci camaldolesi. Situato ai piedi del Monte Catria, è un centro spirituale di grande fascino, con una biblioteca storica e un chiostro romanico che merita una sosta prolungata.

Proseguendo verso sud, nei pressi di Fabriano, si può visitare l’Eremo di San Silvestro, nascosto tra boschi e rocce, un luogo ideale per momenti di silenzio e riflessione. Non lontano, il Museo della Carta e della Filigrana racconta un’altra vocazione del territorio: quella artigianale e produttiva, ancora oggi viva.

A Camerino, oltre alla sua università storica, si trova il Santuario di Santa Maria in Via, meta di pellegrinaggio e importante centro mariano regionale. Nei pressi del lago di Polverina, il Santuario di Macereto è un gioiello rinascimentale immerso nei Sibillini, raggiungibile con una breve deviazione.

Nella zona montana del percorso, tra Sarnano e Montefortino, si incontrano numerosi eremi rupestri e piccoli santuari incastonati nella roccia, come l’Eremo di Soffiano o l’Eremo di San Leonardo, spesso segnalati da antichi affreschi o da semplici croci scolpite nella pietra.

Infine, giunti nella parte finale del cammino, vale la pena soffermarsi a Offida, non solo per il suo borgo ben conservato, ma anche per la straordinaria chiesa di Santa Maria della Rocca, costruita su uno sperone roccioso e arricchita da cicli di affreschi gotici. La conclusione ad Ascoli Piceno offre un vero e proprio scrigno di tesori: dal Duomo di Sant’Emidio alla Loggia dei Mercanti, dalle chiese romaniche alle eleganti architetture civili che fanno della città un compendio di storia e arte marchigiana.

Come prepararsi al cammino

Affrontare il Cammino dei Cappuccini richiede una preparazione adeguata, non tanto per la difficoltà tecnica dei sentieri, quanto per la loro lunghezza complessiva, la varietà del terreno e la presenza di tratti isolati. Il percorso si sviluppa tra colline, rilievi montani e ambienti rurali poco urbanizzati: per questo è fondamentale pianificare ogni tappa con attenzione e partire con un’attrezzatura adatta.

Molti tratti, soprattutto quelli appenninici, presentano dislivelli importanti e attraversano boschi o crinali dove la presenza di punti d’acqua o rifugi è limitata.

Le scarpe da trekking devono essere ben rodate, con suola adatta a tratti misti (asfalto, pietra, terra), mentre i bastoncini da cammino possono essere molto utili nei tratti più ripidi, sia in salita che in discesa. L’abbigliamento deve prevedere più strati, poiché il cammino attraversa zone a clima variabile: si passa da tratti esposti al sole a boschi freschi, con possibili piogge improvvise.

La segnaletica è generalmente presente, ma in alcune zone montane può risultare scarsa o confusa. È quindi opportuno scaricare una traccia GPS aggiornata, o avere con sé una guida cartacea affidabile.

La credenziale del cammino

Il Cammino dei Cappuccini mette a disposizione dei camminatori una credenziale ufficiale, che può essere ritirata in due punti principali: il convento di Fossombrone, per chi parte dalla prima tappa, o il convento di Camerino, per chi inizia il percorso dalla seconda parte. In entrambi i casi è necessario contattare preventivamente i conventi o scrivere all’indirizzo email ufficiale del cammino (camminodeicappuccini@gmail.com). Chi parte da altri luoghi può richiedere la credenziale direttamente a casa, compilando l’apposito form disponibile sul sito web del cammino.

Insieme alla credenziale, viene consegnato anche un ciondolo in legno, con l’icona del Cammino dei Cappuccini, che accompagna simbolicamente il pellegrino lungo tutto il percorso. Al termine del cammino, a Camerino o Ascoli Piceno, si può ricevere il Testimonium, attestato che certifica l’intero tragitto compiuto.

Non è previsto un prezzo fisso né per la credenziale, né per il ciondolo o il Testimonium: si accetta, su base volontaria, un’offerta libera, utile a sostenere le spese di manutenzione del cammino e a permettere il proseguimento del progetto.