Le agenzie chiedono confronto e remunerazione
Presenza, contatto e forte relazione. Sono questi i punti su cui il rapporto Costa Crociere-agenzie farà leva nei mesi a venire, a fronte di una situazione generale di mercato soggetta a grande volubilità per una pluralità di fattori. “Le agenzie desiderano farsi sentire con maggiore frequenza, è un segno del tempo”, constata Riccardo Fantoni, direttore commerciale ... L'articolo Le agenzie chiedono confronto e remunerazione proviene da GuidaViaggi.

Presenza, contatto e forte relazione. Sono questi i punti su cui il rapporto Costa Crociere-agenzie farà leva nei mesi a venire, a fronte di una situazione generale di mercato soggetta a grande volubilità per una pluralità di fattori. “Le agenzie desiderano farsi sentire con maggiore frequenza, è un segno del tempo”, constata Riccardo Fantoni, direttore commerciale di Costa Crociere.
Le agenzie sono “curiose di comprendere gli andamenti nazionali e di metterli a fattor comune sul loro territorio, di condividere le esigenze del cliente. Quindi è importante essere presenti e ascoltare, perché hanno tanta voglia di raccontarsi”.
Cosa chiedono le agenzie
Una vicinanza al canale che si esprime in più modi. Dal punto di vista dell’apporto umano e dell’assistenza, si divide tra contact center, 25 business partner, tre area manager, “per condividere le esigenze reciprocamente”. Si inserisce in quest’ottica anche il percorso di tavole rotonde (Agorà) in 12 piazze che ha portato a incontrare una rappresentanza di adv durante le quali sono stati trattati temi a 360°. E questo perchè si avverte “un maggior bisogno di contatto stretto”, ribadisce Fantoni.
Le adv desiderano, ovviamente, anche “vedere remunerato il loro lavoro“. Il manager si sofferma a considerare che essendo “il cliente diventato più esigente, serve più tempo da dedicargli e di conseguenza le adv desiderano essere più remunerate per il lavoro fatto”.
Cosa è cambiato nelle loro richieste rispetto a prima? Fantoni non ha dubbi: “Chiedono di rendere più efficiente il tempo a disposizione, di avere strumenti che permettano ciò”. Alla luce di queste esigenze, “per il contratto 2026, sul fronte dei servizi, troveranno soddisfazione”, annuncia il manager, accennando a quello che sarà l’ambito in cui si potranno trovare delle novità. Impossibile avere dettagli ora di ciò che sarà, salvo il fatto che Costa sfrutterà “la tecnologia presente sul mercato per rendere più efficiente il tempo”, appunto.
Più momenti di contatto
La velocità nel cambiamento del comportamento d’acquisto del consumatore porta ad avere la necessità “di momenti di contatto frequenti per un confronto e per disegnare relazioni comuni. La partnership vuol dire formare la distribuzione in relazione a un prodotto che cambia, ma anche riconoscere una remunerazione soddisfacente, riconoscere il lavoro con piani di incentivazione, offrire servizi che siano all’avanguardia. Le agenzie – osserva il manager – hanno una aspettativa altissima nei confronti della tecnologia”. E nel 2025 la compagnia ritiene di aver dato “risposte concrete” a tutto ciò. Sono diversi gli esempi fatti dal manager in tal senso. Uno è l’essersi dotati del social media WhatsApp business per la comunicazione dalla sede alle agenzie. Una mossa “al passo con i tempi e in linea con le aspettative del canale agenziale”, afferma.
Dai visori alle vetrine immersive
Un altro punto è quello che riguarda i visori che sono stati scelti da numerose agenzie. “Sono un’esperienza per il cliente che si reca in agenzia e che può vivere la crociera comodamente seduto in poltrona”. Uno strumento che le agenzie hanno apprezzato, “la richiesta è stata importante. Io seguo tante pagine social delle agenzie e ho modo di vedere le attività che fanno con i visori assieme ai clienti – racconta Fantoni -. E’ uno strumento che aiuta ad abbattere le barriere, i preconcetti e sta producendo risultati pratici sui nuovi clienti“. Anzi il manager lo definisce proprio un booster sul cliente nuovo.
Un altro passo fatto nell’ottica di un approccio sempre più digitale è quello di guardare le vetrine d’agenzia “come uno strumento di marketing su strada” che ha portato la compagnia al lancio del progetto delle vetrine immersive, Grazie alla tecnologia MicroMesh Led, le vetrine delle agenzie diventano display dinamici in grado di offrire contenuti immersivi. Un progetto che, spiega il manager, “è finalizzato all’installazione della giusta tecnologia, è scalabile, ma ci sono dei requisiti da rispettare, come per esempio l’altezza minima dell’agenzia. Inoltre, vanno customizzate, in quanto le vetrine hanno dimensioni diverse”.
Sul fronte dei contenuti, “sono video emozionali che devono ispirare la sfera emotiva”. Sono gestiti dalla sede e saranno incentrati sulle Sea Destinations, ma anche su soggetti legati al periodo in essere. “Per esempio, ora siamo in campagna con la Summer Days, pertanto ci saranno dei richiami in merito, ma ci saranno anche le Land Experiences”. I riscontri? “Il progetto è nella fase di raccolta di interesse da parte delle agenzie e diverse decine si sono mosse in tal senso”.
Un rapporto di partnership
Sono 5.300 le agenzie con cui lavora la compagnia. “Quattro anni fa abbiamo fatto una scelta importante per identificare i partner per un lungo percorso e riteniamo di aver operato correttamente. Lato nostro parliamo con un tono di voce diverso nella nostra comunicazione, abbiamo rinnovato l’ambito delle esperienze a bordo e il lavoro sul fronte delle esperienze a terra”, sono gli strumenti che Costa ha messo in campo e che portano il manager ad affermare che, il profilo tracciato, è “quello della partnership“.
Stefania Vicini
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