Tamburi e l’arte della pazienza

Trimestrale positiva per Tamburi Investment Partners Spa, merchant bank che controlla Alpitour World. Il resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025, approvato dal consiglio di amministrazione, si chiude con un utile netto consolidato pro forma di 6,6 milioni di euro e un patrimonio netto consolidato di oltre 1,4 miliardi. Tra le partecipate più performanti c’è Ovs, ma – sottolinea Tip – marcia bene anche Alpitour che “ha chiuso a gennaio il primo trimestre dell’esercizio migliorando ulteriormente i ricavi e l’Ebitda rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente e confermando, anche grazie all’ottimo andamento dei mesi successivi e alla crescita degli ordini e delle prenotazioni per i prossimi mesi, l’aspettativa di risultati in crescita anche nell’esercizio in corso”. Continue reading Tamburi e l’arte della pazienza at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

May 16, 2025 - 10:10
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Tamburi e l’arte della pazienza
Tamburi e l’arte della pazienza

Trimestrale positiva per Tamburi Investment Partners Spa, merchant bank che controlla Alpitour World. Il resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025, approvato dal consiglio di amministrazione, si chiude con un utile netto consolidato pro forma di 6,6 milioni di euro e un patrimonio netto consolidato di oltre 1,4 miliardi.

Tra le partecipate più performanti c’è Ovs, ma – sottolinea Tip – marcia bene anche Alpitour che “ha chiuso a gennaio il primo trimestre dell’esercizio migliorando ulteriormente i ricavi e l’Ebitda rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente e confermando, anche grazie all’ottimo andamento dei mesi successivi e alla crescita degli ordini e delle prenotazioni per i prossimi mesi, l’aspettativa di risultati in crescita anche nell’esercizio in corso”.

E riguarda proprio Alpiholding l’operazione di maggiore rilievo condotta da Tip, a gennaio scorso: attraverso Asset Italia è stato infatti esercitato il diritto di prelazione delle quote di Ruben Levi, andando verso il controllo di circa il 95% del primo polo turistico italiano. Una mosse che ha scompaginato le carte di una partita che sembrava portare Tamburi alla cessione delle quote Alpi, poi procrastinata.

Interessanti, come sempre, le riflessioni su politica e macroeconomia trasmessi da Tip a corredo dei dati puramente finanziari.

“Nei giorni scorsi – scrive il fondo di Giovanni Tamburi – il più bravo investitore di tutti i tempi, nel mandare il suo messaggio, anche di addio alla propria operatività diretta, ha parlato della pazienza come importantissimo ingrediente della sua ricetta professionale. Tale parola fa venire in mente che, solo poche settimane fa, agli annunci di Trump, tutti i media, quasi tutti gli analisti e i gestori in ogni angolo del pianeta che commentavano gli eventi, preconizzavano una sorta di fine del mondo economico-finanziaria. I mercati, ancora una volta, hanno ad oggi fatto dimenticare tali anatemi più velocemente di quanto si potesse immaginare”.

Lato merger and acquisition, Tip fotografa una situazione di stallo. E aggiunge: “La conseguenza è che le quotazioni in Borsa delle mid cap industriali sono incredibilmente basse in quasi tutto il mondo e che la fatica nel trovare compratori sul mercato privato aumenta. Per cui la miglior cosa da fare è, da una parte continuare ad avere pazienza, dall’altra fare in modo di utilizzare questo periodo in positivo – per le nostre partecipate – per stimolare la ricerca di add-on sinergici; ma senza fretta, tanto tutti gli indicatori collegati ai prezzi delle aziende industriali sono in tendenziale calo. Di fatto quello che stiamo facendo circa tre anni, con la sola eccezione dell’investimento in Dexelance. Sperando che i nostri investitori lo apprezzino, ancorché non siano i messaggi più sexy per scaldare i cuori di chi ci osserva”.

La parola-chiave del trimestre di Giovanni Tamburi è, dunque, “pazienza”: ovvero restare in posizione d’attesa, senza cedere a profezie di sventure, ma con il focus sulle opportunità che si presenteranno che “andranno selezionate con attenzioni ancor maggiori rispetto al passato, vista la progressiva rarefazione della platea degli acquirenti”.