Mendoza, sogno argentino tra vigne dorate e cime innevate
Articolo inviato da un lettore e rivisto dalla redazione MENDOZA – un nome che evoca immediatamente il profumo intenso del Malbec, la carezza calda del sole sulle vigne e la sagoma delle Ande che si staglia contro un cielo eternamente blu. Situata nell’ovest dell’ARGENTINA, ai piedi della Cordigliera delle Ande, Mendoza è una meta che […] Mendoza, sogno argentino tra vigne dorate e cime innevate

Articolo inviato da un lettore e rivisto dalla redazione
MENDOZA – un nome che evoca immediatamente il profumo intenso del Malbec, la carezza calda del sole sulle vigne e la sagoma delle Ande che si staglia contro un cielo eternamente blu. Situata nell’ovest dell’ARGENTINA, ai piedi della Cordigliera delle Ande, Mendoza è una meta che accende i sensi e appaga lo spirito, soprattutto per chi, come me, cerca un’esperienza che unisca il fascino della natura con il piacere dell’enogastronomia.
Un territorio generoso e variopinto
Arrivare a Mendoza significa entrare in una tavolozza di colori e profumi. Il paesaggio è un susseguirsi di vigneti ordinati, interrotti qua e là da piccoli borghi coloniali e da canali d’irrigazione che raccontano la lunga convivenza tra uomo e deserto. Sì, perché il segreto di questa terra rigogliosa è proprio l’acqua: qui, l’uomo ha saputo trasformare un ambiente arido in un’oasi verde grazie a un ingegnoso sistema di canalizzazione ereditato dagli antichi INCA.
La geografia di Mendoza è affascinante: da un lato si distendono le fertili valli dove si coltivano le uve più pregiate dell’ARGENTINA, dall’altro le vette maestose della cordigliera – tra cui svetta l’Aconcagua, la montagna più alta dell’America Latina – creano un anfiteatro naturale che regala scenari mozzafiato in ogni stagione.
Il clima: un complice perfetto
Uno degli aspetti che più mi ha colpito è il clima di Mendoza. Le giornate sono quasi sempre baciate dal sole, con una luce intensa che esalta ogni dettaglio del paesaggio. L’estate (da dicembre a febbraio) è calda e secca, con temperature che superano facilmente i 30 gradi, ma sempre mitigate da una brezza leggera che scende dalle montagne. L’inverno, invece, è mite: le temperature scendono raramente sotto i 5 gradi e il cielo resta spesso sereno. Questo clima è l’ideale per esplorare la natura circostante, ma soprattutto è perfetto per la coltivazione della vite.
Il cuore del vino argentino
Non si può parlare di Mendoza senza evocare la sua anima vinicola. La regione è la capitale indiscussa del vino argentino e ospita oltre 1.200 cantine, molte delle quali aperte al pubblico per degustazioni e visite guidate. Ho avuto la fortuna di perdermi tra i filari della Valle de Uco e di Luján de Cuyo, due delle zone più celebri, dove il vino si trasforma in un’esperienza sensoriale a tutto tondo.
Seduto all’ombra di un pergolato, con un calice di Malbec che rifletteva la luce dorata del tramonto, ho compreso la passione e la dedizione che ogni produttore mette in ogni bottiglia. Ogni sorso racconta una storia fatta di suolo, di sole, di fatica e di festa. Ma Mendoza non è solo Malbec: ho assaggiato anche ottimi Cabernet Sauvignon, Torrontés e sorprendenti spumanti locali.
Esperienze tra gusto e avventura
Mendoza è una destinazione che riesce a mescolare con armonia il relax dei sensi con il brivido dell’avventura. Oltre alle cantine, si possono vivere esperienze gastronomiche straordinarie nei tanti ristoranti che propongono piatti tipici come l’asado (grigliata argentina), le empanadas ripiene e le milanesas croccanti. Ogni pasto diventa un rito, spesso accompagnato da musica dal vivo e da un’accoglienza calda e autentica.
Per i più dinamici, la regione offre escursioni a cavallo, trekking sulle pendici delle Ande, rafting nei fiumi glaciali e perfino voli in parapendio. Io ho scelto di salire in quota con una guida locale fino a un mirador che domina la valle: lo spettacolo era semplicemente indimenticabile. Il silenzio, rotto solo dal vento e dal battito del cuore, mi ha fatto sentire minuscolo e, allo stesso tempo, profondamente connesso alla grandezza della natura.
Una città viva, tra cultura e tradizione
Il centro di Mendoza è elegante e ordinato, con grandi viali alberati, piazze vivaci e un’architettura che mescola stili europei e tratti locali. Ho passeggiato lungo Avenida Arístides, cuore pulsante della vita notturna, dove si susseguono bar, enoteche e locali con musica fino a notte fonda. Il Parque General San Martín, polmone verde della città, è perfetto per una passeggiata o un picnic con vista sul lago.
Interessante anche il lato culturale: il Museo del Vino e il Museo del Pasado Cuyano offrono uno sguardo sulla storia e sull’identità della regione, mentre le numerose feste popolari, come la celebre Festa della Vendemmia, celebrano la connessione profonda tra il popolo e la terra.
La mia permanenza a Mendoza è stata un’immersione totale in un mondo dove ogni dettaglio – dalla luce del cielo al profumo dell’uva, dal sorriso delle persone alla forza delle montagne – sembra pensato per nutrire l’anima. È un luogo che non si dimentica, che si porta dentro come un sorso di vino intenso e sincero. E mentre scrivo, un po’ di quel sole e di quel vento caldo mi è rimasto addosso, come una carezza che non vuole andare via.