Il riscaldamento terrestre potrebbe superare i 7°C entro il 2200

  Secondo una serie di studi condotti da scienziati internazionali, esiste una probabilità reale che la temperatura media del Pianeta aumenti fino a 7 gradi Celsius entro la fine del XXII secolo, causando ondate di calore estreme, carestie e inondazioni senza precedenti. Questo scenario, sebbene considerato a bassa probabilità, ha comunque una possibilità di circa […] Il riscaldamento terrestre potrebbe superare i 7°C entro il 2200

Apr 14, 2025 - 11:42
 0
Il riscaldamento terrestre potrebbe superare i 7°C entro il 2200

 

Secondo una serie di studi condotti da scienziati internazionali, esiste una probabilità reale che la temperatura media del Pianeta aumenti fino a 7 gradi Celsius entro la fine del XXII secolo, causando ondate di calore estreme, carestie e inondazioni senza precedenti. Questo scenario, sebbene considerato a bassa probabilità, ha comunque una possibilità di circa una su dieci, come indicato dai modelli sviluppati dal Potsdam Institute for Climate Impact Research in Germania (Ganopolski & Brovkin, 2017, Nature Climate Change).

 

I ricercatori hanno utilizzato modelli climatici estesi fino all’anno 3000, includendo feedback climatici lenti spesso esclusi dalle simulazioni tradizionali. Tra questi, il rilascio di metano e anidride carbonica da zone umide, torbiere e permafrost, tutti elementi capaci di amplificare il riscaldamento globale. Secondo Ganopolski, anche con uno scenario di emissioni moderate, la temperatura potrebbe aumentare di oltre 3°C dopo il 2200; con una maggiore sensibilità climatica, si potrebbe arrivare fino a +7°C.

 

Uno degli elementi chiave nelle proiezioni è l’equilibrium climate sensitivity (ECS), ovvero il grado di riscaldamento raggiunto quando i livelli atmosferici di CO₂ raddoppiano rispetto all’era preindustriale. Secondo il Sesto Rapporto IPCC (AR6), questa sensibilità si colloca con alta probabilità tra 2,5 e 4°C, ma scenari estremi sopra i 5°C non sono esclusi (IPCC, 2021).

Inoltre, Sherwood et al. (2020) in una meta-analisi pubblicata su Reviews of Geophysics hanno evidenziato come le code di distribuzione della sensibilità climatica comprendano anche valori superiori a 6°C, specialmente in presenza di forti retroazioni positive e gas serra persistenti.

 

Un altro fattore cruciale emerso recentemente è il ruolo delle emissioni di aerosol prodotte dalle attività navali e industriali. Queste particelle, pur inquinanti, hanno avuto un effetto raffreddante sul clima, riflettendo la radiazione solare. Con la diminuzione delle emissioni navali, è stato osservato un incremento diretto della temperatura globale, come descritto nei lavori dell’IPCC (2021) e di Clark et al. (2016) (Nature Climate Change), che hanno sottolineato la complessità degli effetti aerosolici sulla bilancia climatica.

 

I dati indicano che, anche interrompendo oggi tutte le emissioni di CO₂, esiste una possibilità del 10% che la temperatura superi comunque i +3°C entro i prossimi due secoli, a causa dei processi di retroazione già innescati. Gli studiosi ritengono che l’obiettivo di limitare l’aumento sotto i 2°C sia sempre più difficile da raggiungere, anche se non ancora del tutto irrealizzabile.

 

Fonti scientifiche citate

  • Ganopolski, A. & Brovkin, V. (2017). Climate system response to anthropogenic forcing beyond 2100. Nature Climate Change, 7(7), 437–441.
  • IPCC (2021). Climate Change 2021: The Physical Science Basis. Contribution of Working Group I to the Sixth Assessment Report.
  • Sherwood, S. C. et al. (2020). An assessment of Earth’s climate sensitivity using multiple lines of evidence. Reviews of Geophysics, 58(4), e2019RG000678.
  • Clark, P. U. et al. (2016). Consequences of twenty-first-century policy for multi-millennial climate and sea-level change. Nature Climate Change, 6(4), 360–369.

 

Il riscaldamento terrestre potrebbe superare i 7°C entro il 2200