Intervista a Carmen Pascucci: “Spesso combatto con i miei fantasmi e con la paura del tempo che passa”
"Bravi a scappare" è il nuovo singolo di Carmen Pascucci, colonna sonora del film "Come il sale nell'acqua" con la regia di Fabio Manfrè L'articolo Intervista a Carmen Pascucci: “Spesso combatto con i miei fantasmi e con la paura del tempo che passa” proviene da imusicfun.

Bravi a scappare è il nuovo singolo di Carmen Pascucci, scelto come colonna sonora del film Come il sale nell’acqua con la regia di Fabio Manfrè, prossimamente sulle piattaforme streaming.
“Bravi a scappare – spiega Carmen – rappresenta un altro punto di inizio verso un orizzonte dove appaiono ancora la voglia di sognare e di volare. Questo brano racconta delle vicissitudini quotidiane di una donna, madre e moglie con le sue fragilità che, nonostante le sue corse, resta ferma in un punto dove non riesce ad emergere e dove il tempo è suo nemico e le giornate sfuggono di mano come sabbia tra le dita. E’ un inno a riprendersi, a voler riconquistare un pezzetto di se.”
Intervista a Carmen Pascucci
1. Bravi a scappare segna un nuovo capitolo nel tuo percorso artistico. Qual è stata la scintilla che ha dato vita a questo brano?
Questo brano è nato pian piano da varie idee, da pensieri contrastanti che andavano e venivano ma ricordo che la scintilla vera e propria e’ arrivata in una giornata totalmente no, dove piangevo rannicchiata su me stessa sul pavimento della mia camera pensando esattamente a quanto mi facesse arrabbiare il fatto di non riuscire ad emergere nel mondo della musica e di aver messo da parte quella parte creativa di me che mi dava ossigeno.
2. Il testo racconta la quotidianità di una donna che fatica a emergere e a trovare il suo spazio. Quanto di te c’è in questa storia?
Praticamente tutto! E’ la descrizione del mio stato d’animo di quel momento, spesso combatto con i miei fantasmi e con la paura del tempo che passa e continuo a rincorrere. Mi fa arrabbiare moltissimo il fatto di non avere il tempo necessario da dedicare a cio’ che voglio e a cio’ che mi fa sentire viva.
3. Il brano è stato scelto come colonna sonora del film “Come il sale nell’acqua”. Come è nata questa collaborazione? Hai avuto modo di vedere il film in anteprima?
Si certo ho avuto modo di vedere il film in anteprima, il compositore Raffaele Viscuso era in contatto con Fabio Manfrè il regista / produttore della tok film il quale stava lavorando appunto a questo nuovo progetto, riflettendo un po’ su entrambi i significati e le storie si e’ cosi’ pensato di unirle..e da li’ e’ nata la collaborazione
4. La canzone parla di fragilità ma anche di riscatto. Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere a chi l’ascolta?
Sicuramente voglio dire che anche nei momenti piu’ grigi e turbolenti bisogna trovare la forza per riprendersi, per ritrovarsi e regalarsi quello spazio di cui tutti abbiamo bisogno per essere persone migliori.
5. Da anni vivi negli Stati Uniti. In che modo questa esperienza ha influenzato il tuo stile musicale e la tua visione artistica?
Lavorando con diversi producers americani ho avuto modo di capire da loro quali fossero le loro metodologie di lavoro ma allo stesso tempo essere sempre coinvolta nel processo, per certi versi facevo sempre un po’ di testa mia restando ancorata ai miei gusti ma poi imparando anche a capire dove mollare la presa e farmi guidare da loro, nello stile di cantare, di interpretare il pezzo, etc…
6. Hai avuto modo di esibirti in vari contesti live. C’è un momento particolare della tua carriera che ricordi con più emozione?
Ricordo di aver fatto un concerto pazzesco in un locale non molto lontano da casa mia in USA ed ero stremata ma ero incinta e quindi cantavo per due! E’ stata una serata emozionante ed ho ricevuto una standing ovation.
7. Il tuo timbro e la tua vocalità ti permettono di spaziare tra generi diversi, dal soul al pop moderno. C’è un artista che ha influenzato particolarmente il tuo modo di cantare?
Si come artista Italiane sicuramente Giorgia, lei e’ stata sempre la mia ispirazione, come anche Elisa,
8. Come riesci a bilanciare le radici italiane con le influenze musicali americane nella tua musica?
Semplicemente non ci penso molto, cerco di fare cio’ che mi piace e cerco di fidarmi di cio’ che mi viene proposto da chi respira musica piu’ di me… dalle persone con cui collaboro, nel mio caso credo sia un discorso piu’ complesso, di discorsi emotivi e intimi, piu’ che di stile musicale, non so se riesco ad essere molto chiara…
9. Stai lavorando al tuo nuovo EP insieme a Raffaele Viscuso. Puoi anticiparci qualcosa su questo progetto?
Al momento preferisco non anticipare nulla!
10. Dopo il successo di *Bravi a scappare*, hai già in programma nuovi singoli o collaborazioni?
La voglia di scrivere storie e raccontarle attraverso la mia voce certo c’è sempre, per ora penso a questo piccolo EP con Raffaele e poi si vedrà, dipende da cosa puo’ succedere, la vita è matta.
11. Qual è il tuo più grande sogno musicale? C’è un palco o un evento in cui speri di esibirti un giorno?
Ho sempre sognato di esibirmi al Festival di Sanremo, mai dire mai nella vita!
L'articolo Intervista a Carmen Pascucci: “Spesso combatto con i miei fantasmi e con la paura del tempo che passa” proviene da imusicfun.