Inchiesta Tirrenia: 40 indagati e tre traghetti sequestrati
Acque agitatissime per Tirrenia-Cin, al centro di un’indagine che vede coinvolte oltre 40 persone – tra magistrati, funzionari pubblici e militari – accusati di corruzione, nell’ambito di un nuovo filone d’inchiesta della Procura di Genova, nato da quello relativo ai controlli in materia di norme ambientali sulla compagnia italiana di navigazione. Sotto sequestro tre traghetti. I funzionari avrebbero viaggiato gratis a bordo delle navi, muniti di carte “Gold” fornite direttamente dalla società. Continue reading Inchiesta Tirrenia: 40 indagati e tre traghetti sequestrati at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


Acque agitatissime per Tirrenia-Cin, al centro di un’indagine che vede coinvolte oltre 40 persone – tra magistrati, funzionari pubblici e militari – accusati di corruzione, nell’ambito di un nuovo filone d’inchiesta della Procura di Genova, nato da quello relativo ai controlli in materia di norme ambientali sulla compagnia italiana di navigazione. Sotto sequestro tre traghetti. I funzionari avrebbero viaggiato gratis a bordo delle navi, muniti di carte “Gold” fornite direttamente dalla società.
Gli investigatori delle Fiamme Gialle, coordinati dal pm, Walter Cotugno, hanno già stilato una lista di nomi che hanno viaggiato senza pagare in varie tratte per la Sardegna e la Sicilia. Al momento non risultano altri accertamenti a carico degli indagati circa eventuali favori che la compagnia Cin avrebbe ricevuto da loro. Da Genova gli atti sono stati trasmessi, per competenza, a Torino per almeno due magistrati liguri.
Intanto, in relazione al filone principale dell’inchiesta, che riguarda l’indagine sulle frodi in pubbliche forniture e che ha portato al sequestro di 64 milioni di euro, mercoledì 16 al via i primi interrogatori davanti al gip, Silvia Carpanini, che deciderà se accogliere le richieste di misure cautelari dopo aver ascoltato gli indagati, come previsto dalla legge Nordio: 13 le persone coinvolte, fra ammiragli e funzionari di varie Capitanerie di porto e dirigenti della Tirrenia-Cin. Il pm Cotugno ha chiesto due arresti domiciliari e 11 misure interdittive. Ai militari delle Capitanerie vengono contestati 87 biglietti gratuiti o scontati, per un valore di circa 20mila euro. Le accuse, a vario titolo, sono di frode, falso e corruzione.
L’indagine era nata nel 2023 da un’ipotesi di frode nelle pubbliche forniture in relazione a parte dei fondi che Cin ha ottenuto dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per garantire la continuità territoriale con i propri traghetti sulla linea Genova-Porto Torres. Secondo l’impianto accusatorio, le navi della società erano prive dei requisiti fissati dalla normativa internazionale in materia ambientale: alcuni componenti dei motori principali e dei diesel generatori di corrente sarebbero stati manomessi o sostituiti con pezzi di ricambio non originali e, quindi, non conformi alle norme, che sarebbero state aggirate con attestazioni fasulle riportate sui registri o attraverso la contraffazione dei segni di autenticazione di competenza delle autorità pubbliche.
Le richieste di misure, aveva commentato il legale della compagnia Pasquale Pantano, «arrivano a valle di un’indagine avviata da più di un anno, nel corso del quale la compagnia si è rapportata agli organi inquirenti in termini di indiscutibile trasparenza e massima collaborazione. La compagnia ha affrontato spese rilevantissime per assecondare tutti i dubbi e le contestazioni formulate dalla Procura, pur non condividendoli».