Katy Perry e l’avventura spaziale con Blue Origin: undici minuti oltre il cielo

La popolarissima cantante Katy Perry ha scritto un nuovo capitolo nella storia del volo nello spazio, è la prima popstar che partecipa a una missione suborbitale, un volo tutto al femminile destinato a entrare nella storia

Apr 15, 2025 - 07:04
 0
Katy Perry e l’avventura spaziale con Blue Origin: undici minuti oltre il cielo

Undici minuti di volo nello spazio per Katy Perry. E una volta a terra una dedica alla figlia Daisy e un bacio sul terreno dove la navicella reduce dal volo nello spazio si è appoggiata sostenuta da grandi paracadute.

Il volo nello spazio ha il volto di sei donne e in particolare il radioso sorriso di Katy Perry, 40 anni, superstar nella Top 5 delle donne di maggior successo dell’industria discografica mondiale, moglie di Orlando Bloom e da ieri anche pioniera del volo spaziale commerciale.

Blue Origin, Katy Perry
Katy Perry, la prima popstar a toccare lo spazio esterno – Credits Blue Origin (Soundsblog.it)

Katy Perry nello spazio

La cantante è uscita nello spazio esterno a bordo della navetta New Shepard di Blue Origin, la compagnia aerospaziale fondata dal multimiliardario Jeff Bezos, patron di Amazon. Il volo, durato appena undici minuti, ha raggiunto la linea di Kármán, il confine convenzionale con lo spazio, rendendo Perry la prima grande popstar a compiere un simile viaggio.

Accanto a lei, un team completamente al femminile: Lauren Sánchez (la compagna di Bezos), la giornalista Gayle King, 70 anni, l’ingegnere aerospaziale Aisha Bowe, l’attivista per i diritti civili Amanda Nguyen e la produttrice cinematografica Kerianne Flynn. Un volo simbolico che celebra la presenza e il ruolo crescente delle donne nell’esplorazione spaziale privata.

Missione Blue Origin

La missione, denominata NS-31, ha seguito lo stesso schema dei precedenti lanci Blue Origin: partenza dal Texas occidentale, spinta in quota oltre i 100 km, pochi minuti di microgravità e rientro dolce assistito dai paracadute che hanno appoggiato a terra la navicella che verrà riutilizzata.

La scena del ritorno è stata particolarmente emotiva, con Katy Perry che si è chinata a raccogliere una margherita, un pensiero per la figlia Daisy dicendo… “Mi sento totalmente connessa alla vita e all’amore”.

Emozione e simbolismo

Le parole della popstar si sono unite a quelle delle altre partecipanti. Lauren Sánchez, la prima a scendere dalla navicella, subito abbracciata da Bezos, ha raccontato via radio la sua emozione di vedere la Terra e la Luna dallo spazio, mentre Katy Perry e Gayle King si sono inginocchiate baciando il suolo texano: “Era un modo per ringraziare la Terra, è il mio modo di dire grazie alla vita” ha sottolineato la cantante. Che durante la fase di discesa ha anche intonato una strofa di What a Wonderful World, un classico di Louis Armstrong, destinato a diventare virale.

Blue Origin, Katy Perry
L’equipaggio tutto al femminile di NS-31 prima della partenza – Credits Blue Origin (Soundsblog.it)

Il dibattito tra ispirazione e marketing

Il volo ha aperto un acceso dibattito tra sostenitori e critici del turismo spaziale. Se da un lato molti hanno celebrato l’impresa come un simbolo di emancipazione e progresso, altri hanno accusato la missione di essere poco più che un costosissimo spettacolo mediatico che non ha portato nulla né alla ricerca né all’esplorazione. In realtà quello del turismo spaziale è un tema molto attuale, l’ultima frontiera che distingue i VIP dai NIP.

Katy Perry e Blue Origin: tra turismo e visione

Il razzo New Shepard, completamente riutilizzabile, è al centro della strategia Blue Origin per rendere accessibile l’esperienza spaziale. Il biglietto è riservato a pochi (l’acconto richiesto solo per partecipare alle prove e ai test di abilitazione è di circa 150mila dollari a testa). Ma secondo Jeff Bezos questi voli rappresentano i primi passi verso una colonizzazione sostenibile dello spazio: “È evidente che molto presto non ci sarà più spazio a sufficienza per noi qui sulla terra. E anche se la nostra generazione non potrà partire è dovere di chi in questo momento ne ha le possibilità economiche dare un contributo alle generazioni future…”

L'Equipazzio NS-31 di Blue Origin
L’equipaggio di NS-31 dopo avere toccato terra – Credits Blue Origin (Soundsblog.it)

Come si vola nello spazio

Ogni partecipante affronta due giorni di addestramento intensivo con simulazioni di emergenza, esercizi di sicurezza e gestione della microgravità.

La compagnia insiste sull’impatto ambientale limitato di ogni missione precisando cge il carburante usato produce solo vapore acqueo. Ma secondo alcuni studiosi il vapore ad alta quota potrebbe comunque contribuire all’effetto serra e danneggiare l’ozono.

Lo Star Trek di Katy Perry

Con l’avventura di Katy Perry, lo spazio si conferma sempre più un territorio anche per il mondo dello spettacolo. Non si tratta solo di pubblicità, ma anche di narrazioni personali, ispirazioni e costruzione di simboli. Perry non ha voluto commentare le critiche, ma ha condiviso solo una frase: “Lo rifarei domani”.

Il futuro dei voli privati nello spazio resta oggetto di discussione, ma un dato è certo: la corsa non si ferma. E anche le popstar, da ora in poi, potranno puntare alle stelle.