Un alieno in patria, a Gomez serve Fini per ravvivare un debutto che mette già fuorigioco Paolo Rossi

Nell'astronave di Peter Gomez a dare ritmo e fluidità alla prima puntata è stato Fini. La recensione del debutto di Un alieno in patria

Mar 30, 2025 - 16:25
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Un alieno in patria, a Gomez serve Fini per ravvivare un debutto che mette già fuorigioco Paolo Rossi

Dismessi i panni di intervistatore, Peter Gomez continua a presidiare l’access del sabato sera di Rai 3 con un nuovo talk politico. Si tratta di Un alieno in patria, che ha debuttato ieri sera, raccogliendo 677.000 telespettatori, pari al 3,7% di shareGli alieni siamo noi, lo scorporo che precede la partenza di Indovina chi viene a cena, ha totalizzato invece 421.000 telespettatori, pari al 2,3% di share.

Cosa prevede il nuovo programma di Rai 3? Gomez, insieme ai suoi ospiti, commenta i principali fatti della politica italiana e internazionale della settimana appena trascorsa. Con lui stabilmente nella trasmissione è prevista la presenza di Manuela Moreno e Paolo Rossi, due figure che saranno analizzate più avanti.

Tornando, infatti, al piatto forte della trasmissione, il talk di attualità con vari ospiti, nella prima puntata in particolare è spiccata la presenza di Gianfranco Fini. L’ex presidente della Camera con i suoi interventi ha dato ritmo e fluidità alla discussione, arrivando talvolta a essere più incalzante dello stesso Gomez. Insomma, Fini ha giocato un ruolo di primo piano nel talk della prima puntata. Bisognerà quindi capire se questo spazio riuscirà a mantenere lo stesso dinamismo e la stessa vivacità nel corso delle prossime settimane.

Da ciò si può comprendere come la presenza di Gomez non abbia marcato con grande forza identitaria il talk, se non per alcuni azzardi retorici del giornalista. Ben più irrilevante, però, è stato il contributo di Manuela Moreno, messa anche visivamente a latere rispetto al tavolo attorno a cui siedono Gomez e i suoi ospiti. Dietro a queste decisione c’è sicuramente la volontà di marcare la distinzione tra il padrone di casa – Gomez, alias L’alieno – e chi ha solo in affitto “un piccolo terrazzo”.

Il vero problema risulta essere l’incomprensibilità dello spazio riservato a Moreno, che in quanto giornalista potrebbe coprire gli stessi argomenti di cui si occupa Gomez. Il suo sembra uno spazio pensato solo per dare una poltrona in più in un programma inserito all’interno di uno slot considerato evidentemente particolarmente interessante, nonostante l’ampia concorrenza da fronteggiare. Per ora per Moreno non è stata trovata la giusta formula con cui inserirla nel programma. Sicuramente non può bastare l’introduzione di un’ospite in collegamento o il mostrare dei contenuti presi dai social per legittimare la sua presenza.

Discorso analogo e con ancora maggiori criticità riguarda il comico Paolo Rossi, che di risate ne è riuscito a strappare davvero poche nel corso della prima puntata. Il primo ad accorgersene è stato lui stesso, che, risentitosi per il trattamento riservatogli dal pubblico, ha detto con ironia: “Potrebbero fare risate finte dal vivo, che sarebbe una cosa rivoluzionaria”. I suoi interventi non sono sembrati mai calzanti e soprattutto sono finiti per risultare sconnessi rispetto al resto della trasmissione. Se una presenza comica ci deve essere, forse andrebbe fin da subito ripensata.

Un alieno in patria ha dunque debuttato tra luci e ombre. Le criticità non sono mancate, ma il buon andamento della discussione durante il talk ha permesso al programma di galleggiare per tutta la sua durata. D’altra parte galleggiare è il primo step, poi bisogna imparare a nuotare.