Forte maltempo in vista: meteo compromesso per giorni

  Nel corso degli ultimi giorni, un’attenta analisi delle evoluzioni meteo in vista del periodo pasquale ha messo in evidenza importanti cambiamenti nei modelli previsionali. Le simulazioni numeriche più aggiornate lasciano intravedere una possibile espansione dell’Alta Pressione sul bacino centrale del Mediterraneo, fenomeno che potrebbe modificare sensibilmente le condizioni atmosferiche in Italia.   Cosa aspettarci […] Forte maltempo in vista: meteo compromesso per giorni

Apr 12, 2025 - 05:22
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Forte maltempo in vista: meteo compromesso per giorni

 

Nel corso degli ultimi giorni, un’attenta analisi delle evoluzioni meteo in vista del periodo pasquale ha messo in evidenza importanti cambiamenti nei modelli previsionali. Le simulazioni numeriche più aggiornate lasciano intravedere una possibile espansione dell’Alta Pressione sul bacino centrale del Mediterraneo, fenomeno che potrebbe modificare sensibilmente le condizioni atmosferiche in Italia.

 

Cosa aspettarci

Nonostante ciò, l’avvio della nuova settimana non sarà affatto improntato alla stabilità, né si potrà parlare di una fase mite generalizzata. L’Instabilità meteo continuerà a essere alimentata da profonde depressioni atlantiche, una delle quali si sta organizzando proprio in queste ore sulle acque settentrionali dell’Oceano Atlantico.

 

Questa vasta struttura ciclonica è destinata a dirigersi con decisione verso l’Europa occidentale, penetrando fino alle porte del Mediterraneo centrale, coinvolgendo attivamente anche la Penisola italiana. L’ingresso di questa nuova perturbazione sarà accompagnato da correnti più fredde, che rimpiazzeranno l’aria tiepida e più stabile che avrà dominato nei giorni precedenti, in particolare nel fine settimana precedente alla settimana di Pasqua.

 

Durante quel fine settimana, infatti, si verificherà una temporanea rimonta dell’Anticiclone africano, capace di far innalzare in modo sensibile le temperature, portandole anche oltre i valori medi stagionali. In alcune aree della Val Padana, nelle regioni centrali tirreniche e in Sardegna, si potranno raggiungere punte intorno ai 24-26°C, valori insoliti per la prima metà di Aprile.

 

Primi temporali già da Domenica

Questo riscaldamento anomalo, pur di breve durata, creerà le condizioni ideali per l’innesco di forti contrasti termici. Tali contrasti genereranno nuovi fronti instabili, che cominceranno a farsi strada già da Domenica, con i primi rovesci e temporali sulle aree di Nordovest, in particolare tra Liguria, Piemonte occidentale e Lombardia settentrionale.

 

Nel corso delle ore successive, il peggioramento tenderà ad estendersi con rapidità verso le regioni centrali tirreniche e alla Sardegna settentrionale, dove si prevedono precipitazioni localmente abbondanti e a carattere di rovescio. Entro la giornata di Lunedì, la saccatura atlantica sarà ormai completamente affondata nel cuore del Mediterraneo, attivando un’intensa circolazione depressionaria.

 

Questa situazione favorirà la nascita di piogge più organizzate su un’ampia fascia del territorio nazionale. Oltre alle già citate regioni, le precipitazioni si espanderanno anche verso il Triveneto, la Sicilia occidentale e, potenzialmente, fino alle coste tirreniche meridionali. Le zone adriatiche centro-meridionali e alcune aree interne della Sicilia orientale restano invece al momento sotto osservazione, in attesa di conferme da parte dei prossimi aggiornamenti.

 

Rovesci intensi, grandinate e nubifragi locali

Con l’aumento dell’energia disponibile nell’atmosfera, ci si attende anche una maggiore probabilità di eventi convettivi intensi. In numerose località del Centro-Nord, specie nelle aree interne appenniniche e sulle prealpi, potranno verificarsi temporali anche violenti, accompagnati da precipitazioni molto intense concentrate in brevi intervalli di tempo.

 

Non si possono escludere episodi di grandine, in particolare dove il tasso di instabilità meteo raggiungerà valori elevati. Alcuni nuclei temporaleschi potrebbero assumere caratteristiche autorigeneranti, causando nubifragi localizzati e un rapido accumulo al suolo di acqua piovana.

 

Le condizioni saranno particolarmente critiche anche nelle aree urbane, dove la saturazione del terreno e l’impermeabilizzazione delle superfici potrebbero agevolare allagamenti e disagi alla circolazione. Attenzione, inoltre, agli improvvisi rinforzi del vento durante i temporali più intensi, soprattutto sulle coste del Tirreno e nelle aree di pianura del Nord Italia.

 

Ritorno della neve sulle Alpi: fiocchi a bassa quota

Un altro elemento di rilievo di questa nuova fase meteo sarà il ritorno della neve. Sebbene ci troviamo ormai nella seconda parte della Primavera meteorologica, l’irruzione di masse d’aria più fredde in quota porterà a un abbassamento delle temperature in tutta la colonna atmosferica.

 

Le conseguenze saranno evidenti soprattutto sull’arco alpino, dove sono attese nevicate diffuse a partire dai 1200-1400 metri di quota, ma localmente anche più in basso, specie in Val d’Aosta, Alto Adige e Alpi lombarde. In particolare, tra Martedì e Mercoledì, si potrebbe assistere a un nuovo accumulo nevoso sulle piste da sci ancora operative, un evento non raro ma comunque degno di nota a metà Aprile.

 

Questa fase fredda, anche se temporanea, costituirà un’eccezione rispetto alla tendenza al riscaldamento climatico, sempre più marcata negli ultimi decenni. Tuttavia, i modelli numerici suggeriscono che il raffreddamento sarà transitorio, poiché a partire da Giovedì le correnti occidentali potrebbero lasciare spazio a un nuovo impulso dell’Anticiclone subtropicale, che cercherà di riconquistare il bacino centrale del Mediterraneo. Ne riparleremo nei prossimi aggiornamenti meteo.

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