Lord Bean pubblica Lingua Ferita XX: il ritorno di un capolavoro

A vent’anni dalla sua uscita, Lingua Ferita di Lord Bean torna in una nuova veste: Lingua Ferita XX. Non è un semplice re-packaging, non è una riedizione tanto per far parlare. È qualcosa di molto più importante: la volontà, lucida e piena di rispetto, di restituire un pezzo di storia del rap italiano a chi non ha avuto modo di viverlo al tempo, o a chi se lo è perso per le infinite traversie legate alla reperibilità del disco. E […] L'articolo Lord Bean pubblica Lingua Ferita XX: il ritorno di un capolavoro proviene da Rapologia.it.

Apr 12, 2025 - 00:09
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Lord Bean pubblica Lingua Ferita XX: il ritorno di un capolavoro

A vent’anni dalla sua uscita, Lingua Ferita di Lord Bean torna in una nuova veste: Lingua Ferita XX. Non è un semplice re-packaging, non è una riedizione tanto per far parlare. È qualcosa di molto più importante: la volontà, lucida e piena di rispetto, di restituire un pezzo di storia del rap italiano a chi non ha avuto modo di viverlo al tempo, o a chi se lo è perso per le infinite traversie legate alla reperibilità del disco.

E questa volontà arriva da Lord Bean, che oggi fa altro nella vita, ma che per questa occasione ha voluto fare le cose sul serio.

Lingua Ferita XX di Lord Bean: un tributo al rap italiano di qualità

Lontano da ogni nostalgia di plastica, l’ex (?) rapper ha rimesso mano al progetto insieme a due nomi che bastano da soli a definire un certo modo di intendere la musica: Fritz Da Cat e DJ Craim. I due hanno costruito beat nuovi, pensati apposta per questo disco, come se si stesse davvero tornando in studio vent’anni fa, con la maturità tecnica di oggi e lo spirito artistico di allora.

Leggendo le parole con cui Lord Bean ha presentato il progetto, si capisce bene che Lingua Ferita XX non è un’operazione di revival. Non c’è la minima ombra di egotrip nel suo approccio. Anzi. È un gesto di cura, quasi paterno – non solo per l’opera, ma per quello che rappresenta: “Quando sei un ventenne incazzato, frustrato, che crede ancora che le cose si possano cambiare, e per questo decidi di urlare al mondo quello che senti, lo fai e basta”. È da qui che parte tutto.

L’unico pezzo assente è Il caimano, perso in una di quelle classiche notti di chiusura studio e festeggiamenti post-sessione. Ironia della sorte, quel file introvabile ha risolto in partenza una questione che oggi avrebbe avuto un peso molto più grande.

Fritz Da Cat e DJ Craim: il ritorno dei pesi massimi

Fa un certo effetto leggere Fritz Da Cat nei crediti di un album rap nel 2025. La sua firma resta un marchio di garanzia assoluta. Così come è ormai solida e riconosciuta quella di DJ Craim, uno dei migliori beatmaker e DJ del paese, capace di dare coerenza sonora e profondità a qualsiasi progetto tocchi.

I due hanno trattato questo lavoro con il rispetto che merita. E il risultato si sente: Lingua Ferita XX non suona vecchio, non suona forzato, non cerca scorciatoie. È un album (quasi) intero, un viaggio, come lo immaginava Bean all’epoca. E oggi, finalmente, è ascoltabile anche da chi non aveva mai avuto la possibilità di metterci mano, in attesa che si risolva anche la questione della distribuzione su Spotify.

Quale forza, quale ordine?

Tra le tracce che risuonano con più forza oggi, ce n’è una che spicca per la sua tragica attualità: Quale Ordine. Un pezzo che, a distanza di vent’anni, continua a parlare chiaro. Con la stessa rabbia, la stessa urgenza, lo stesso dolore. Un brano che non ha perso un grammo della sua carica emotiva e politica, segno di quanto certe ingiustizie – specie quando toccano chi vive ai margini – restino scolpite nel tempo e nel sistema.

Ascoltarla oggi, alla luce di quanto accade dentro e fuori dalle carceri italiane, è un pugno allo stomaco e un monito. Lord Bean, con quella voce roca e senza filtri, raccontava un disagio che nel frattempo non si è affatto risolto. Anzi. Lingua Ferita XX ci ricorda che il rap può – o forse deve – essere ancora uno strumento per dire qualcosa che resti, che abbia un peso, che non si limiti al rumore di fondo.

E allora bentornato a questo disco, bentornato a chi ha sempre fatto le cose con criterio e cuore. Bentornato a Lord Bean.

QUI puoi ascoltarlo su Bandcamp.

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