Adolescence 2 andrà in produzione: la conferma da Plan B, le aspettative di Brad Pitt

Gli autori di Adolescence sarebbero già al lavoro per il seguito della miniserie, clamoroso successo della Plan B Entertainment, la casa di produzione di Brad Pitt

Apr 12, 2025 - 12:27
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Adolescence 2 andrà in produzione: la conferma da Plan B, le aspettative di Brad Pitt

Tra i successi più clamorosi della stagione televisiva bisogna assolutamente citare Adolescence, miniserie che ha avuto un enorme riscontro non solo di pubblico ma anche di critica.

La serie, dedicata a un tragico fatto di sangue avvenuto in una scuola tra adolescenti con un 13enne accusato di omicidio, ha spalancato un mondo del tutto nuovo. Sulla serie si sono aperti decine di blog: in Inghilterra ci sono già alcune tesi di laurea scritte sulla sua trama e le sue argomentazioni.

Adolescence, cartellone
Oltre 115 milioni di pubblico per la prima edizione di Adolescence – Credits Plan B Entertainment (tvblog.it)

Una narrazione cruda, girata interamente in piano sequenza, con una storia che ha saputo spiegare a milioni di spettatori il mondo non sempre facile da intuire degli adolescenti.

Adolescence, i perché di un successo

La miniserie britannica, firmata da Stephen Graham e dal regista Philip Barantini, si è imposta rapidamente come uno dei titoli più visti di sempre su Netflix, arrivando a totalizzare oltre 114.5 milioni di visualizzazioni in un solo mese. Inevitabile pensare a un seguito. Tant’è che il progetto per Adolescence 2 sembra già entrato ufficialmente in fase di sviluppo.

A confermarlo sono i co-presidenti della casa di produzione Plan B Entertainment, fondata e diretta da Brad Pitt, Dede Gardner e Jeremy Kleiner, che in un’intervista esclusiva hanno dichiarato di essere “in trattative con Barantini per una nuova versione della serie”. A fronte del successo globale e del dibattito sociale che ha generato, l’ipotesi di un seguito prende forma concreta, anche se i dettagli restano ancora riservati.

Plan B al lavoro su Adolescence 2

Dede Gardner rivela che l’obiettivo del nuovo progetto è “ampliare l’orizzonte della serie, restando fedeli al suo DNA, ma senza voler essere ripetitivi”. Il punto è capire se il pubblico vuole un seguito di quanto già visto o un episodio del tutto nuovo che si leghi a questo filone. Nel frattempo però c’è anche un modo da sciogliere: i due protagonisti principali della serie, Stephen Graham – ideatore e autore del plot e protagonista nei panni di Eddie Miller, il padre di Jamie, accusato dell’omicidio di una compagna di scuola, e Jack Thorne, l’autore che ha curato la prospettiva del ragazzo hanno un’agenda da rispettare.

Thorne sta lavorando alla serie The Hack e avrebbe già delle proposte per un altro episodio di Tron del quale è appena uscito Ares, subito molto apprezzato dai fan del franchise. In Inghilterra qualcuno ha anche scritto di ‘conflitti creativi’ tra i due. Ma alla Plan B stanno lavorando per risolvere ogni nodo… “Si tratta di una squadra vincente e speriamo solo che possano collaborare di nuovo insieme” dice Kleiner.

Netflix resta in attesa

Inutile sottolineare quanto Netflix abbia accolto con entusiasmo la prospettiva di un seguito. Ted Sarandos, co-CEO della piattaforma, avrebbe espresso personalmente il suo apprezzamento alla squadra di Plan B fin dal novembre scorso dichiarando di essere stato “profondamente colpito” dalla serie e promettendo un consistente aiuto economico. A detta di Gardner, l’attenzione di Netflix è stata confermata anche dal coinvolgimento di Anne Mensah, responsabile dei contenuti originali UK, già al lavoro su successi come The Gentlemen, Baby Reindeer e Fool Me Once.

Il ritorno di una tecnica narrativa rivoluzionaria

Uno degli elementi distintivi di Adolescence è la scelta registica del piano sequenza, un’unica ripresa per ciascun episodio, senza tagli, tutto girato one take e in tempo reale. Un metodo estremamente difficile per gli attori, ma di grande impatto e – sottolineano alcuni critici – anche un bel risparmio in termini di tempi di shooting e di realizzazione.

Gardner sottolinea che se ci sarà un Adolescence 2 sarà ancora con queste caratteristiche: “È una scelta artistica e narrativa, il metodo di Phil Barantini non è un espediente visivo. È in piena sintonia dialogo con il contenuto della serie e con l’emotività dei suoi personaggi – spiega Gardner – sin dalle prime conversazioni con Stephen e Jack, si parlava del fatto che è troppo facile voltarsi dall’altra parte. Voltarsi davanti alla scuola, alla stazione di polizia, alla famiglia. Con questa tecnica, abbiamo voluto chiederci: cosa succede se uno non può voltarsi indietro, né distogliere lo sguardo?”.

Barantini aveva già lavorato in piano sequenza con Boiling Point, altro film prodotto da Plan B. A spingere per Adolescence 2 c’è Brad Pitt in persona: la superstar ha venduto personalmente a Netflix il prodotto incassando in precedenza il no di Amazon Prime Video. Dove ovviamente ora si stanno mangiando le mani…

Adolescence, Owen Cooper
Il giovanissimo Owen Cooper, protagonista di Adolescence – Credits Plan B Entertainment (tvblog.it)

Adolescence 2: una nuova storia o un nuovo formato?

La struttura narrativa di Adolescence 2 potrebbe prendere una direzione antologica. Dalla produzione arriva infatti l’idea di “esplorare altri contesti sociali legati agli stessi temi”, ampliando la riflessione avviata con la prima stagione. Gardner e Kleiner sottolineano come il progetto abbia già definito un linguaggio tematico e visivo che può essere adattato ad altre storie, pur senza ricalcare quella già raccontata.

L’impatto sociale della serie originale

Gardner racconta di aver intuito l’impatto globale della serie quando sua figlia le ha mostrato un trend su TikTok: madri che reagiscono in tempo reale agli episodi di Adolescence. Ma la portata culturale ha raggiunto anche la politica. Il primo ministro britannico Keir Starmer ha ammesso pubblicamente che la serie obbliga a una riflessione profonda… “Ho scoperto cose sugli adolescenti che non conoscevo. Mi ha tradotto il loro linguaggio… È un contenuto crudo, ma tocca nel profondo. È successo  anche la mia famiglia”.

“La violenza maschile è un problema sociale da molto tempo, e noi siamo onorati di essere riusciti a trovare una chiave per parlarne al pubblico – afferma Gadner – ma qui c’è molto altro. Bullismo, cyberbullismo, l’educazione affettiva e la subcultura incel. Non era nostra intenzione moralizzare o dare lezioni di etica alle famiglie ma mostrare la complessità delle emozioni e delle responsabilità”.

Adolescence 2 tra ambizione e responsabilità

Plan B non è nuova a progetti impegnati socialmente: ha prodotto She Said, film simbolo del movimento #MeToo, e Nickel Boys, una storia molto realistica ed estremamente forte di abusi razziali.

Al momento, non è ancora arrivato un annuncio ufficiale da parte di Netflix. Tuttavia, tutte le indicazioni convergono verso la realizzazione di Adolescence 2: le prime riprese potrebbero concretizzarsi entro la fine dell’anno…