Anelli delle Anguane: aprono oggi tre nuovi percorsi attrezzati

Si completa così un progetto iniziato nel 2018 sull’imponente Sojo di Mezzogiorno, la parete rocciosa alle spalle di San Pietro Valdastico, in provincia di Vicenza L'articolo Anelli delle Anguane: aprono oggi tre nuovi percorsi attrezzati proviene da Montagna.TV.

Apr 12, 2025 - 08:51
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Anelli delle Anguane: aprono oggi tre nuovi percorsi attrezzati

Si tratta di un traguardo che rappresenta la realizzazione di un sogno. L’idea prende vita nel 2008 nel cuore del suo ideatore Franco Mucchietto. Residente a Milano ma originario della Valdastico (a cui è fortemente legato e dove vive per lunghi periodi dell’anno), Mucchietto riesce a concretizzare il tutto solamente il 31 agosto 2017 quando, dopo anni di arrampicate ed esplorazioni sulle Dolomiti, fa nascere il progetto che valorizza l’imponente Sojo di Mezzogiorno, la parete rocciosa che sovrasta San Pietro Valdastico (Vi). Con il supporto dell’amministrazione comunale e un team affiatato composto da guide alpine esperte – come Simon Kehrer e Marco Toldo – e appassionati volontari, il sogno prende finalmente forma. La nascita e il completamento del Parco Alpinistico “Anelli delle Anguane” richiederà molto tempo: dal 2018, anno di apertura dei primi settori, fino all’altro ieri.
Ma finalmente oggi 12 aprile arriva il momento della grande festa alla presenza di alpinisti come C. Hainz e H. Eisendle, autorità locali e semplici cittadini. Una gran festa per tutti, insomma.
Con oltre 60 cartelli identificativi e grandi mappe dettagliate dei percorsi, il Parco “Anelli delle Anguane” si presenta oggi come una realtà completa e unica nel suo genere.

Il mito delle Anguane

Nell’agosto del 2018 viene completata la prima fase del parco: una rete di sentieri e vie ferrate che si snoda lungo i tracciati antichi dei boscaioli, mescolati a nuovi passaggi attrezzati. Le vie, classificate da moderate a molto difficili, prendono il nome evocativo di “Anelli delle Anguane”, ispirato alle creature mitologiche femminili (di fatto, delle sirene), legate all’acqua e alla magia, che secondo le leggende popolavano una cengia del Sojo. Da subito il parco richiama migliaia di visitatori, anche dall’estero, attratti dalla bellezza  del paesaggio e dalla sfida tecnica proposta dalle vie tracciate. Viene installato un primo ponte tibetano lungo 21 metri, e poco dopo vengono introdotti percorsi di difficoltà anche sostenuta, segnati in nero, dotati di scale di funi e attraversamenti impegnativi.

I nuovi percorsi

Scala Bruna, dedicata alla madre del fondatore, ostetrica storica di Valdastico. Una scala lunga 40 metri con difficoltà moderata ma esposta, classificata in rosso.

Scala Grazia, un tributo alla moglie e compagna di vita da 57 anni. Una struttura imponente di 75 metri con 208 gradini e un’inclinazione del 65%, che regala un’esperienza inebriante e tecnicamente stimolante. Anche questa via è marcata in rosso, con accesso consigliato a massimo due persone per volta.

Il Tetto dei Salbanei, che porta il nome di misteriosi folletti della tradizione locale. Si tratta di un collegamento estremo (difficoltà X/D, marcata in giallo), con passaggi su fune “alla francese” e un tetto orizzontale attrezzato solo con maniglie di presa. Una sfida da veri esperti.

Questo parco è il compimento di un sogno che mi accompagna da anni”, ha dichiarato l’ideatore, “ed è un dono che lascio alla mia valle, agli amici che mi hanno aiutato e a chiunque ami la montagna, la sfida e la bellezza”.

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