Scoprire Neuquén: Tra laghi incantati e radici ancestrali
Articolo inviato da un lettore e rivisto dalla redazione Ho sempre creduto che l’anima di un viaggio si trovi nei dettagli: nel vento che soffia tra i pini, nel silenzio di una valle ancora intatta, negli sguardi di chi vive la terra con rispetto e orgoglio. NEUQUÉN, nel cuore della PATAGONIA argentina, mi ha insegnato […] Scoprire Neuquén: Tra laghi incantati e radici ancestrali

Articolo inviato da un lettore e rivisto dalla redazione
Ho sempre creduto che l’anima di un viaggio si trovi nei dettagli: nel vento che soffia tra i pini, nel silenzio di una valle ancora intatta, negli sguardi di chi vive la terra con rispetto e orgoglio. NEUQUÉN, nel cuore della PATAGONIA argentina, mi ha insegnato esattamente questo. È una terra che parla sottovoce, ma con una voce talmente profonda da entrare nel cuore.
Dove si trova Neuquén
Questa provincia si estende nella parte occidentale dell’ARGENTINA, abbracciando il confine con il CILE lungo la maestosa Cordigliera delle Ande. Il suo territorio si snoda tra montagne imponenti, laghi glaciali dai colori incredibili e vallate che sembrano uscite da una fiaba andina.
A nord confina con MENDOZA, a est con LA PAMPA e RÍO NEGRO, mentre a sud si fonde con le atmosfere fredde e suggestive della PATAGONIA australe. Un mosaico naturale di bellezze selvagge, lontano dai riflettori del turismo di massa, ma incredibilmente ricco.
Un paesaggio che incanta
Appena arrivato, la prima cosa che mi ha colpito è stata la trasparenza dell’aria. Lontano dalle grandi città, NEUQUÉN respira ancora al ritmo della natura. I laghi — come il celebre Lago Lácar o il più appartato Huechulafquen — sembrano specchi d’acqua perfetti, incorniciati da boschi di ñires e coihues, le essenze tipiche della regione.
Ho avuto la fortuna di esplorare la Zona dei laghi, tra SAN MARTÍN DE LOS ANDES e VILLA LA ANGOSTURA, percorrendo strade tortuose dove ogni curva regalava una cartolina diversa: cime innevate, foreste impenetrabili, ruscelli impetuosi. La sensazione era quella di entrare in un altro mondo, in cui il tempo rallenta e i pensieri si placano.
Incontri con la cultura Mapuche
Quello che rende NEUQUÉN unica non è solo la sua natura, ma anche la presenza viva e forte della cultura Mapuche. Ho partecipato a una cerimonia tradizionale nei pressi di Junín de los Andes, dove i canti, i tamburi e il fuoco sacro raccontano storie antiche di resistenza e spiritualità.
I Mapuche non sono solo una memoria etnografica: sono un popolo vivo, orgoglioso delle proprie radici e della connessione sacra con la terra. Parlare con loro, ascoltare i miti legati agli elementi naturali, ha dato un senso nuovo al mio viaggio. La loro visione del mondo è profonda, poetica, e ancora oggi fondamentale per capire l’equilibrio sottile di questa regione.
Un clima mutevole ma affascinante
Il clima di Neuquén è quanto mai vario e imprevedibile. Durante l’estate — da dicembre a marzo — si vive un’eterna primavera, con temperature miti che raramente superano i 25 gradi. I cieli sono limpidi, e le giornate perfette per escursioni, gite in kayak o picnic sulle rive dei laghi.
Ma è l’inverno, da giugno a settembre, che trasforma la regione in una terra quasi nordica. Le temperature possono scendere sotto lo zero, soprattutto nelle aree montane, e la neve ricopre le vette e i tetti delle baite. È in questi mesi che i centri sciistici come Cerro Chapelco si animano, attirando appassionati da tutto il mondo.
Esperienze e svaghi per ogni viaggiatore
In NEUQUÉN non esiste un solo modo di viaggiare. Puoi seguire la Ruta de los 7 Lagos, che collega SAN MARTÍN DE LOS ANDES a VILLA LA ANGOSTURA, attraversando scenari mozzafiato. Oppure puoi scegliere di vivere la vita rurale nelle estancias, partecipando alla transumanza o assaggiando un asado preparato con pazienza dai gauchos.
Per chi ama l’adrenalina, ci sono sentieri da trekking tra i crateri spenti dei vulcani, rafting nei fiumi impetuosi come il Limay o il Aluminé, e scalate nel Parco nazionale Lanín, dominato dal vulcano omonimo che, con i suoi 3.776 metri, veglia solenne sulla regione.
Gli amanti dell’enogastronomia non resteranno delusi: i vini patagonici, prodotti nella zona più secca e orientale della provincia, stanno guadagnando riconoscimenti internazionali. Accompagnati da formaggi artigianali e carni locali, rappresentano un’eccellenza ancora poco conosciuta ma incredibilmente raffinata.
Un invito a lasciarsi andare
Non è facile raccontare tutto ciò che NEUQUÉN riesce a trasmettere. È un luogo che si fa amare piano, che non urla mai ma sussurra emozioni forti. Ho lasciato questa terra con la certezza di aver visto qualcosa di raro: una natura indomita e generosa, un popolo che ancora conosce il significato della parola identità, e un clima che, con tutte le sue sfumature, regala scenari sempre diversi e avvincenti.
Tornando a casa, il ricordo più vivido non è una foto o un panorama, ma un profumo: quello del legno che arde nel camino, del pane cotto lentamente, del muschio umido dopo la pioggia. Perché viaggiare a Neuquén è come ascoltare una canzone antica: ci vuole attenzione, ma una volta entrati nella sua melodia, è impossibile dimenticarla.