Quando una canzone diventa voce per chi non c’è più: “Vietato morire” di Ermal Meta torna a urlare e va prima su TikTok

Vietato morire di Ermal Meta a otto anni dall’uscita diventa virale e va al primo posto della classifica Hot 50 di TikTok Italia. Ma non per un trend qualsiasi. Il brano, pubblicato nel 2017 e già diventato simbolo di speranza contro la violenza domestica, è stato scelto in massa dal popolo del web per accompagnare video […] L'articolo Quando una canzone diventa voce per chi non c’è più: “Vietato morire” di Ermal Meta torna a urlare e va prima su TikTok proviene da All Music Italia.

Apr 11, 2025 - 13:36
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Quando una canzone diventa voce per chi non c’è più: “Vietato morire” di Ermal Meta torna a urlare e va prima su TikTok

Vietato morire di Ermal Meta a otto anni dall’uscita diventa virale e va al primo posto della classifica Hot 50 di TikTok Italia. Ma non per un trend qualsiasi. Il brano, pubblicato nel 2017 e già diventato simbolo di speranza contro la violenza domestica, è stato scelto in massa dal popolo del web per accompagnare video in cui si ricordano Ilaria e Sara, le due giovani vittime di femminicidio che hanno sconvolto il Paese negli ultimi giorni.

“Vietato morire” diventa il grido virale del dolore collettivo

I video condivisi con la canzone parlano chiaro: non si tratta solo di lutto, ma di una ribellione. Con le parole “Ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai”, utenti di tutte le età – soprattutto giovani donne – hanno scelto di dare voce al loro dolore e al bisogno urgente di cambiamento.

I funerali di Sara e Ilaria: un Paese che piange e si interroga

«L’amore non uccide. È assurdo.» Così l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha ricordato Sara Campanella, uccisa a Misilmeri da un compagno di università che non accettava un no. «Nel corpo di Sara piangiamo il destino dell’umanità quando essa sceglie la violenza. Solo nostro Signore sa come starvi vicini», ha detto rivolgendosi alla famiglia durante una cerimonia straziante, interrotta da applausi e da palloncini bianchi liberati in cielo.

Poche ore prima, a Roma, l’ultimo saluto a Ilaria Sula, studentessa della Sapienza uccisa dall’ex fidanzato. L’ateneo ha sospeso le lezioni in segno di lutto, mentre la rettrice Antonella Polimeni ha annunciato che nuovi spazi di studio porteranno il nome di Ilaria. La madre dell’assassino è indagata per occultamento di cadavere.

ermal meta “Vietato morire”: storia e significato del un brano

Vietato morire è uscita nel 2017 ed è diventata da subito una delle canzoni simbolo di Ermal Meta. Presentata al Festival di Sanremo di quell’anno, dove ottenne il terzo posto e il Premio della Critica, racconta il vissuto di un bambino cresciuto con un padre violento. Un testo che parla alla madre, al dolore, al coraggio e alla speranza.

Ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai. Figlio mio, ricorda, l’uomo che tu diventerai non sarà mai più grande dell’amore che dai.

Oggi, quelle parole diventano uno scudo emotivo collettivo, un modo per ricordare chi non c’è più e per dare forza a chi resta. Un forte no alla violenza.

Un’ondata emotiva che attraversa il web

Su TikTok migliaia di video stanno usando Vietato morire come colonna sonora. Non per trend, ma per scelta. Perché la musica, a volte, sa dire le cose quando le parole mancano. Sa raccontare chi non ha più voce. E questo brano, oggi più che mai, è anche questo: una testimonianza.

Nel frattempo, altre storie di violenza emergono: da Pozzuoli, dove una ragazza è sopravvissuta a un tentato omicidio dall’ex con due complici, fino a Bologna, dove la Procura ha chiesto l’ergastolo per i cinque familiari accusati dell’omicidio di Saman Abbas.

Per questo, oggi, ricordare che è Vietato morire non è solo un titolo. È un imperativo morale. Da cantare, da ripetere, da incidere nella pietra. E soprattutto, da ascoltare e gridare.

ERMAL META VIETATO MORIRE – IL TESTO

Ricordo quegli occhi pieni di vita
E il tuo sorriso ferito dai pugni in faccia
Ricordo la notte con poche luci
Ma almeno là fuori non c’erano i lupi
Ricordo il primo giorno di scuola
Ventinove bambini e la maestra Margherita
Tutti mi chiedevano in coro
Come mai avessi un occhio nero
La tua collana con la pietra magica
Io la stringevo per portarti via di là
E la paura frantumava i pensieri
Che alle ossa ci pensavano gli altri
E la fatica che hai dovuto fare
Da un libro di odio ad insegnarmi l’amore
Hai smesso di sognare per farmi sognare
Le tue parole sono adesso una canzone

Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
Figlio mio, ricorda, l’uomo che tu diventerai
Non sarà mai più grande dell’amore che dai
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Non ho dimenticato l’istante
In cui mi sono fatto grande
Per difenderti da quelle mani
Anche se portavo i pantaloncini
La tua collana con la pietra magica
Io la stringevo per portarti via di là
Ma la magia era finita
Restava solo da prendere a morsi la vita

Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
Figlio mio, ricorda, l’uomo che tu diventerai
Non sarà mai più grande dell’amore che dai

Lo sai che una ferita si chiude
E dentro non si vede
Che cosa ti aspettavi da grande
Non è tardi per ricominciare
E scegli una strada diversa
E ricorda che l’amore non è violenza
Ricorda di disobbedire
E ricorda che è vietato morire, è vietato morire

Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
E ricorda che l’amore non ti spara in faccia mai
Figlio mio, ricorda bene che la vita che avrai
Non sarà mai distante dall’amore che dai

Ricorda di disobbedire
Perché è vietato morire
Ricorda di disobbedire
Perché è vietato morire
Perché è vietato morire
Vietato morire

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