Pasqua, 11,3 mln gli italiani in viaggio: giro d’affari da 4,9 miliardi
Saranno 11,3 milioni gli italiani che andranno in vacanza per Pasqua, dei quali 2,7 milioni opteranno per la vacanza prolungata, incentivata dalla sequenza delle festività del 25 aprile e del Primo maggio. A disegnare questo scenario è l’indagine realizzata da Tecnè per conto di Federalberghi, che fissa il giro di affari complessivo a 4,9 miliardi ... L'articolo Pasqua, 11,3 mln gli italiani in viaggio: giro d’affari da 4,9 miliardi proviene da GuidaViaggi.

Saranno 11,3 milioni gli italiani che andranno in vacanza per Pasqua, dei quali 2,7 milioni opteranno per la vacanza prolungata, incentivata dalla sequenza delle festività del 25 aprile e del Primo maggio. A disegnare questo scenario è l’indagine realizzata da Tecnè per conto di Federalberghi, che fissa il giro di affari complessivo a 4,9 miliardi di euro.
Le “grandi partenze” sono previste per il venerdì pre-Pasqua, giornata in cui cinque milioni di italiani daranno il via al loro periodo di festa. Destinazione privilegiata resta il Belpaese – per l’88% degli intervistati – mentre la chance dello “stacco” prolungato spingerà molti (12%) a scegliere mete estere.
La versione di Bocca
“Le scelte degli italiani in occasione delle festività pasquali rappresentano per il comparto un test importante per poter immaginare l’andamento della stagione estiva in arrivo – ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca –. E’ interessante notare la puntualità con cui i viaggiatori hanno programmato le loro partenze: secondo la nostra ricerca infatti, le prenotazioni dei viaggiatori sono state effettuate con largo anticipo. Una tendenza che sembrerebbe riprendere il suo passo, dopo aver subito una battuta d’arresto a causa del disorientamento generale provocato a suo tempo dalla pandemia”.
Bocca ritiene che “questa fotografia del movimento turistico dei nostri concittadini nei giorni di Pasqua va considerata un ottimo segnale di recupero, soprattutto in relazione alla performance del ‘trimestre bianco’, periodo legato alle settimane sulla neve durante il quale si era registrato un calo di presenze. I risultati dell’indagine ci consentono di tornare ad essere ottimisti, a sentirci nuovamente ‘in quota’. Resta il fatto che l’aumento del costo della vita non può che essere ragione di preoccupazione per il nostro comparto: non dimentichiamo che, per tre vacanzieri su quattro, è stato proprio il problema degli aumenti ad influenzare le scelte di viaggio, spingendo la maggior parte di essi a ridurre le spese generali e la stessa durata della vacanza. Ciò che questi dati evidenziano lascia sperare di poter avere maggior respiro, soprattutto nella prospettiva che ci troviamo di fronte: quella di approcciare con il massimo della competitività la stagione alta che ci aspetta”.
I dati dell’analisi
Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (34,9%), la montagna (23,9%), le località d’arte (18,5%) e, a seguire, i laghi (5,5%) e le località termali (1,3%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, favoriti dalla vicinanza con i ponti primaverili, vincono le grandi capitali europee (76,6%), seguite da quelle extraeuropee (13,2%), dal viaggio in crociera (5,7%) e dalle località marine (4,5%).
L’alloggio preferito sarà la casa di parenti e amici (42,4%); seguono l’albergo e il villaggio turistico con un 15,6%, i bed & breakfast (14,4%) e le case di proprietà (7,7%). Complice un calendario particolarmente favorevole, la vacanza avrà una durata media di 4,7 giorni, oltre un giorno in più rispetto all’anno passato. 2,7 milioni di italiani hanno programmato di passare fuori casa almeno 6 giorni. La spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 438 euro.
La vacanza è stata prenotata con grande anticipo: il 69,3% lo ha fatto fino ad un mese prima. Tre vacanzieri su quattro utilizzeranno la propria macchina per recarsi presso il luogo della vacanza. Il 17,4% viaggerà in aereo e il 3% in treno. Tra gli individui intervistati che non andranno in vacanza, il 46,6% ha rivelato di non partire per motivi economici; il 35,3% per motivi familiari e un altro 12% per impegni lavorativi.
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