Falkensteiner: 3 nuove aperture nel 2026; mercato italiano fondamentale
“L’Italia per Falkensteiner è un mercato fondamentale sia per gli italiani che prenotano in un albergo della catena, sia dal punto di vista di uno sviluppo costante. Nel prossimo anno e mezzo ci saranno tre nuove strutture. La prima a Bolzano che andrà ad arricchire il nostro mercato dell’Alto Adige dove abbiamo già 5 strutture, ... L'articolo Falkensteiner: 3 nuove aperture nel 2026; mercato italiano fondamentale proviene da GuidaViaggi.

“L’Italia per Falkensteiner è un mercato fondamentale sia per gli italiani che prenotano in un albergo della catena, sia dal punto di vista di uno sviluppo costante. Nel prossimo anno e mezzo ci saranno tre nuove strutture. La prima a Bolzano che andrà ad arricchire il nostro mercato dell’Alto Adige dove abbiamo già 5 strutture, questa sarà la sesta. La destinazione è molto importante per noi in quanto è la porta dell’Alto Adige. E non solo: Bolzano è molto di più italian speaking che german speaking con il 70% degli abitanti che parlano italiano. Il resto dell’Alto Adige è esattamente il contrario con il 25% di italian speaking e il resto german speaking. La seconda a Salò e infine Licata”.
Il nuovo progetto a Bolzano
A parlare delle novità Falkensteiner è Alessandra Naida, regional marketing lead Italy, che ha sottolineato la particolarità della nuova struttura di Bolzano, all’interno di un progetto gigantesco che si chiama WaltherPark. “All’interno oltre al nostro hotel Falkensteiner ci saranno un centro commerciale, il mercato centrale dove vengono venduti tanti prodotti food, un ristorante, appartamenti ed uffici. Questo albergo avrà un ristorante Moci Bozen Restaurant Rooftop and Grill, un ristorante viennese di cucina para asiatica di ispirazione giapponese. A Vienna c’è la lista di attesa più lunga in assoluto per poter accedere. Noi abbiamo fatto delle collaborazioni con Moci in altri alberghi, ma qui lo avremo all’interno, il primo Moci in Italia”.
La Sicilia nei piani del 2026
L’altra apertura a Salò, 97 camere oltre a 96 appartamenti in vendita fa parte di un progetto che si concluderà nel 2027. “Si tratta di una struttura molto grande con ampi spazi, piscine, spa, ristoranti sul tetto con vista lago, all’interno di un parco che stiamo ricostruendo con la stessa fauna che esisteva nel 1500 a Salò, un progetto di riqualificazione dove si trovava la fonte Tavina, un’azienda ormai inutilizzata che imbottigliava acqua.
Poi abbiamo Licata, sud della Sicilia, dove abbiamo iniziato i lavori. Contiamo di essere pronti per la stagione estiva del 2026”.
Le previsioni per l’estate
Sulle previsioni per l’estate la manager ha così commentato: “A fronte di una campagna di early booking che abbiamo deciso di estendere fino alla fine di marzo per la maggior parte degli alberghi tranne per la Calabria dove l’early booking è valido fino al 30 aprile, siamo in linea con le previsioni, anche se non abbiamo raggiunto le aspettative di budget che volevamo all’inizio. Alcune destinazione come la Sardegna sono andate molto bene come Villa Simius che non ha più l’early booking perché abbiamo raggiunto gli obiettivi. Certamente quando in continuazione si sente parlare di rincari c’è un freno alla vacanza, soprattutto a quella all’estero. Ma quella che si presenta – ha concluso – è una buona stagione”.
Annarosa Toso
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