Boston, narrazione esperienziale in continua evoluzione

Se, in una parola, si dovesse descrivere Boston, “vibrante” potrebbe dare l’idea della capitale – nonché la città più grande e capoluogo della contea di Suffolk – del Massachusetts. Questo tratto è emerso bene nell’incontro sulla destinazione con il trade, focalizzato sullo storytelling esperienziale durante uno showcooking offerto dagli chef Tracy Chang, Pagu di Cambridge, ... L'articolo Boston, narrazione esperienziale in continua evoluzione proviene da GuidaViaggi.

Mar 20, 2025 - 14:08
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Boston, narrazione esperienziale in continua evoluzione

Se, in una parola, si dovesse descrivere Boston, “vibrante” potrebbe dare l’idea della capitale – nonché la città più grande e capoluogo della contea di Suffolk – del Massachusetts. Questo tratto è emerso bene nell’incontro sulla destinazione con il trade, focalizzato sullo storytelling esperienziale durante uno showcooking offerto dagli chef Tracy Chang, Pagu di Cambridge, Tom Schlesinger Guidelli di Alcove Boston e Douglass Williams, Mida, Apizza.
La delegazione di Meet Boston a Milano, guidata Martha Sheridan, president & ceo Meet Boston, era composta da Dave O’Donnell, vice president of Strategic communications Meet Boston, Alia Hamada Forrest, director of Business strategy for the Mayor’s office of economic opportunity and inclusion, Julie Duffy, chief Marketing & communications officer Fifa World Cup Boston 26, Kate Gilbert, executive director Boston Public Art Triennial, Suzanne Wenz, owner Smw Communications.

In costante evoluzione

Nei 23 quartieri, che ospitano i circa 700 mila abitanti (nell’area metropolitana di Greater Boston vivono 4,5 milioni di persone) passato e il futuro sono in costante dialogo e mai in conflitto, dall’offerta museale di livello mondiale, ai monumenti più iconici, alle grandi università fino alle avanguardie artistiche e a una dirompente offerta culinaria gourmet.

Boston, mai uguale, si offre nelle quattro stagioni a target diversissimi, dal solo traveller alla famiglia al gruppo guidato, senza deludere alcuno, tra locali, spazi verdi, mercati, opere d’arte pubblica, waterfront, vie d’acqua, paesaggi urbani accoglienti ed un fitto calendario di eventi.
Porta d’accesso atlantica al New England e agli States, dal maggio sarà ancor più facilmente raggiungibile grazie al volo diretto Delta Air Lines da Milano Malpensa.

Secondo Alia Hamada Forrest, “siamo una città accogliente, progressista, sicura e ben istruita. Michelle Wu è la prima donna eletta sindaco di Boston e la prima persona di colore a ricoprire questo incarico. Dei nostri 700mila cittadini, uno su quattro è nato all’estero e in città ci sono 160mila studenti. Ed la forza della città e è motivo per cui molte aziende scelgono Boston come sede”.

Italia nella top 10

Da Boston è possibile visitare il New England, comprendendo sei Stati in un unico viaggio tra città, natura, montagne, mare e storia.

“Boston – afferma Dave O’Donnell – accoglie ogni anno circa 20 milioni di visitatori nazionali e internazionali. In passato, i flussi erano equamente suddivisi tra business travel, mice e turismo ma, dal post pandemia, il leisure è cresciuto e oggi rappresenta circa il 50% dei visitatori. All’aeroporto Logan International atterrano attualmente 60 rotte dirette non-stop dirette a Boston, che rappresenta non solamente la porta d’accesso al Massachusetts, ma anche al New England e agli Usa, essendo il volo transatlantico su questa destinazione il più breve da molti mercati, come per esempio l’Europa. Stiamo assistendo a una forte crescita nel turismo internazionale e, anche se quest’anno, alcuni aspetti potrebbero essere influenzati dalle decisioni di Washington, attendiamo un numero di visitatori intorno ai 3 milioni, 2 dei quali overseas, ossia non provenienti da Canada, nostro mercato principale, o Messico, ma dall’Europa e dagli altri continenti. L’Italia è sempre stati nella nostra top 10 globale e, ogni anno, circa 60mila italiani visitano la città. Per quanto riguarda l’Europa, l’Italia è in competizione con l’Irlanda per il quarto posto dietro Regno Unito, Francia e Germania”.

“Grande importanza – aggiunge O’Donnell – riveste per noi anche il Mice, che rappresenta circa un terzo dell’economia turistica, con due centri congressi principali, il Boston Convention Center nel Seaport District (550mila metri quadrati per eventi fino a 8-10mila delegati), e uno, più piccolo, a Back Bay. Ospitiamo circa 60 congressi all’anno, in particolare su sanità, farmaceutico, biotecnologie, istruzione e fintech”.

Hospitality in pieno sviluppo

Autentico hub per l’innovazione, Boston e Cambridge offrono circa 30mila camere su circa 115 hotel a 3, 4 o 5 stelle deluxe, molti dei quali nuovissimi, costruiti, durante o subito dopo la pandemia.

È il caso del Raffles Boston, primo della catena negli Usa inaugurato alla fine del 2023, a 15 minuti di auto dal Logan e adiacente alla stazione ferroviaria di Boston Back Bay. La struttura si trova a un isolato dalla Trinity Church e dallo shopping di alto livello di Copley Place, e a pochi passi da molte altre attrazioni della città, tra cui le gallerie di Newbury Street e il Prudential Center, Fenway Park, il Museum of Fine Arts, la Symphony Hall e la Charles River Esplanade.

Fifa 2026 a Boston

“Boston – spiega Julie Duffy – è una delle 11 città negli Stati Uniti coinvolte nella Coppa del Mondo Fifa 2026. Vi si terranno sette partite, tra cui uno dei quarti di finale, e ci stiamo preparando per accogliere un gran numero di visitatori e tifosi”.

Boston ha già ospitato tre campionati Fifa: la Fifa World Cup Usa del 1994 e la Fifa Women’s World Cup del 1999 e del 2003. La tradizione calcistica di Boston risale al Oneida Football Club della fine del XIX secolo, citato come il primo club calcistico fondato al di fuori dell’Inghilterra, e con l’aumento dell’immigrazione, i nuovi arrivati portarono con loro le proprie tradizioni calcistiche.

Boston vanta squadre in tutti i principali sport professionistici: i New England Revolution (Mls), i New England Patriots (Nfl), i Boston Celtics (Nba), i Boston Bruins (Nhl) e i Boston Red Sox (Mlb). La maratona di Boston è uno degli eventi podistici urbani più importanti al mondo.

Supporto al trade

“Il trade – dichiara Martha Sheridan, president & ceo Meet Boston – è fondamentale per le prenotazioni. Oltre a partecipare a molte fiere come Ipw, siamo in missione in Italia per assicurarci di comunicare correttamente la destinazione, affinché agenti e tour operator abbiano quanto necessario a portata di mano per pianificare l’esperienza perfetta per i loro clienti. In Italia siamo rappresentati da Thema Nuovi Mondi di Olga Mazzoni, con la quale lavoriamo bene da molto tempo e che rappresenta il nostro collegamento diretto con gli operatori. Molte persone conoscono solo la “vecchia Boston” ma non l’offerta aggiornata. L’aeroporto di Boston ha ampliato notevolmente i collegamenti con l’Europa e il Regno Unito negli ultimi dieci e ci aspettiamo quindi che, da maggio, il volo Delta da Milano, in aggiunta a quello da Roma, ci permetta di raggiungere un nuovo pubblico. In particolare, penso sia interessante per il Mice e per i viaggi d’affari, poiché Boston è un hub per l’innovazione, in perfetta sintonia con i business di Milano. Inoltre, molte aziende americane con sede a Boston hanno uffici in questa regione, quindi il volo renderà i viaggi più semplici. Boston ha molte qualità, ma una delle cose che la rende davvero speciale è che è una città accogliente, facile da raggiungere e accessibile. A questo si aggiunge il fatto che siamo la città più sicura tra le grandi degli Stati Uniti”.

Offerta culinaria in espansione

Negli Stati Uniti, se New York, New Orleans e San Francisco sono lungamente note per la loro offerta gastronomica, Boston spicca oggi per l’espansione di questa proposta, sempre più motivazione di viaggio. La città, infatti, sta diventando una destinazione imperdibile per chi cerca un’esperienza culinaria unica oltre i classicissimi clam chowder e lobster roll.

La città lavora all’ampliamento della propria prospettiva con una nuova generazione di chef, molti dei quali venuti dall’estero e ora integrati nella vita della città. Gli ultimi 5-6 anni hanno visto inoltre un enorme aumento dei ristoranti e della cucina italiana, anche nell’industria alberghiera. Proprio il Raffles Hotel, per esempio, ha un ristorante italiano, al Langa c’è il Grana e al Newbury Hotel il Contessa, solo per citarne alcuni. Non mancano poi proposte che spaziano dalla tradizione francese alla portoghese, cinese, con la quarta Chinatown più grande degli Stati Uniti, asiatica, giapponese, caraibica e africana al sushi con locali tradizionali o innovativi anche nei quartieri meno centrali.
“Al momento non ci sono ristoranti stellati nel New England ma, grazie al nostro impegno nel settore, speriamo di poter annoverare presto anche qualche stella Michelin”, conclude Sheridan.

Paola Olivari

 

 

 

 

 

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