Blue Rose racconta “Stanze Vuote”: un viaggio di introspezione e coraggio

Abbiamo intervistato Blue Rose, che ci ha parlato del suo nuovo singolo “Stanze Vuote”, un brano che esplora il tema della crescita personale e della paura di uscire dalla propria zona di comfort. La canzone è nata in un momento della sua vita in cui si sentiva bloccata, ma la scrittura le ha dato la […] The post Blue Rose racconta “Stanze Vuote”: un viaggio di introspezione e coraggio appeared first on Indielife.it - Magazine indipendente dedicato agli artisti emergenti.

Mar 16, 2025 - 08:32
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Blue Rose racconta “Stanze Vuote”: un viaggio di introspezione e coraggio

Abbiamo intervistato Blue Rose, che ci ha parlato del suo nuovo singolo “Stanze Vuote”, un brano che esplora il tema della crescita personale e della paura di uscire dalla propria zona di comfort. La canzone è nata in un momento della sua vita in cui si sentiva bloccata, ma la scrittura le ha dato la forza di affrontare le sue paure. La canzone rappresenta una riflessione sul coraggio di affrontare le difficoltà e rimanere fedeli a se stessi, anche quando le cose non vanno come ci si aspetta.

Il tuo nuovo singolo “Stanze Vuote” ha un forte messaggio di introspezione e crescita personale. Cosa ti ha spinto a scriverlo?

Mi trovavo un momento della mia vita in cui non riuscivo ad “uscire” fuori per come volevo. Ho scritto questo brano qualche anno fa e parla di me in prima persona, come mi sono sentita in una stanza vuota con la paura di uscire. Ho avuto la necessità di scrivere per avere più coraggio nella vita.

Nel testo parli dell’importanza di uscire dalla propria zona di comfort. Quanto è stato difficile per te affrontare questo passaggio?

Mi sentivo come chiusa in me stessa per la paura, questo brano invita tutti a trovare la forza di uscire, con coraggio, anche se sarà difficile. Molto spesso le cose non andranno come vogliamo e non sempre dipenderà da noi, ma è importante essere se stessi e mostrarsi per quelli che si è. Solo così possiamo trovare la nostra vera essenza e di conseguenza la nostra strada.

Nel brano parli anche dell’importanza di allontanarsi da persone che ci fanno sentire sbagliati. Hai vissuto questa esperienza in prima persona?

Si, come penso molti. Quando ti trovi a contatto con persone che non credono in te, è difficile andare avanti, soprattutto se sei giovane e all’inizio del percorso. Ho conosciuto, proprio all’inizio del mio percorso di studi, delle persone che non credevano per niente in me arrivandomi a dire “non hai musicalità”, “non è la tua strada”. Di queste frasi adesso ne faccio tesoro, cercando di prenderne il buono che c’è. Queste parole mi hanno solo fatto capire quanto la musica sia importante e faccia parte di me, quindi adesso senza paura e a testa alta continuo il mio percorso con la voglia di fare sempre meglio e di più.

Hai detto che il brano è nato come uno sfogo e che scrivere ti fa sentire vulnerabile. Come vivi questa vulnerabilità nella tua musica?

La scrittura è sempre stata un modo per sfogarmi e trovare me stessa. Grazie alla musica riesco a capire i miei problemi perchè, quando scrivo si attiva questo processo naturale per cui le parole fluiscono libere con la musica, inconsciamente. Escono fuori lati che teniamo nascosti nella vita di tutti i giorni, per questo motivo, scrivere musica, per me, è fondamentale.

Quale messaggio vorresti che il pubblico portasse con sé dopo aver ascoltato “Stanze Vuote”?

Il messaggio è quello di avere fiducia in se stessi, far uscire tutti i lati e mostrarsi anche vulnerabili. Non c’è niente di male ad avere delle fragilità, anzi ci rende più umani in questo contesto in cui ci viene richiesto sempre di essere perfetti.

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