5 brani per conoscere i RIP
Il biglietto d’ingresso nel club dei RIP si intitola “Chi prende la colpa”, un EP che ci catapulta nel loro mondo fatto di cantautorato e suole che picchiano sul dancefloor. Con questa prima manciata di brani usciti per RDR-Mgmt/peermusic ITALY il duo composto da Pierpaolo e Raffaele racconta i momenti difficili del passaggio all’età adulta e… L'articolo 5 brani per conoscere i RIP proviene da Dance Like Shaquille O'Neal.


Il biglietto d’ingresso nel club dei RIP si intitola “Chi prende la colpa”, un EP che ci catapulta nel loro mondo fatto di cantautorato e suole che picchiano sul dancefloor.
Con questa prima manciata di brani usciti per RDR-Mgmt/peermusic ITALY il duo composto da Pierpaolo e Raffaele racconta i momenti difficili del passaggio all’età adulta e affidando alla musica da club il potere di stemperare tutte le ansie in una danza liberatoria.
Abbiamo chiesto ai RIP di svelarci quali sono i loro 5 brani fondamentali:
Before I move off – Mount Kimbie
Un viaggio in aereo, l’unica canzone che ti parte su Spotify mentre sei in modalità offline. E’ un echo lontana di una festa finita troppo tardi, una passeggiata al parco, un ritorno a casa in taxi. Mi ricorda la sensazione di un ultimo sguarda commosso all’arredamento prima di lasciare per sempre casa, quella nostalgia che ti porti dietro per sempre quando riguardi le foto di un’estate passata. Grazie a questa canzone e ai Mount Kimbie ho posato la chitarra per aprire Ableton e avranno sempre un posto speciale nel mio cuore.
I found a reason – Velvet Underground
I found a reason è una di quelle canzoni che porto dietro dalla mia infanzia, una canzone perfetta che puoi cantare a squarciagola con gli amici, sussurrarla sul letto a tarda notte, canticchiarla sui mezzi pubblici, ho sempre voluto tatuarmi ‘’what come is better that what came before’’ ma ancora non trovo la posizione giusta
I never learnt to Share – James Blake
E’ la colonna sonora dei miei ritorni a casa dopo le feste più cattive, mi distrugge e mi carica allo stesso tempo, mi fa sentire parte dell’intimità di chi l’ha scritta e cantata -come tutto quello che fa James Blake. Ascoltare questa canzone mi fa pensare alla storia della mia famiglia, alle responsabilità e alle emozioni all’interno di una comunità. Poi la combinazione voce angelica-drop assurdo non lascia proprio scampo
Shellac – Leon Vynehall
Sono stato sempre un grande fan di Leon Vynehall, scoprire ‘nothing is still’, il suo ultimo album, per me è stata un po una rivelazione: mi ha mostrato una porta che apriva sul mondo della musica elettronica, un posto che adesso sento un po di poter chiamare casa. Questo pezzo è una MINA SPAZIALE, lo ascolto almeno una volta al giorno, è meglio di un caffè.
I have a love – Overmono remix
Abbiamo ascoltato per la prima volta questo remix a Barcellona. Erano le 5 di mattina dell’ultima sera del festival e ballavamo all’alba con il set degli Overmono, un momento magico che coronava un weekend assurdo: quello in cui abbiamo fatto il nostro terzo concerto di sempre al Primavera Sound. Una storia da raccontare ai nipoti
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