Direttiva pacchetti, avanti tutta con le correzioni pro trade

Arrivano gli emendamenti alla bozza di riforma della Direttiva Ue sui pacchetti turistici, che verosimilmente dovrebbe vedere la luce prima dell’estate. Dopo la rivolta di tutte le associazioni di categoria italiane che, in una lettera indirizzata agli eurodeputati, hanno bocciato senza appello la proposta di revisione presentata dall’ormai deprecato maltese Alex Agius Saliba, nella quale c’è il penalizzante tetto del 25% sugli acconti e l’ampliamento dei casi di recesso dal contratto di viaggio, il pressing su Bruxelles sembrerebbe aver sortito l’effetto sperato. Continue reading Direttiva pacchetti, avanti tutta con le correzioni pro trade at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Mar 19, 2025 - 15:17
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Direttiva pacchetti, avanti tutta con le correzioni pro trade
Direttiva pacchetti, avanti tutta con le correzioni pro trade

Arrivano gli emendamenti alla bozza di riforma della Direttiva Ue sui pacchetti turistici, che verosimilmente dovrebbe vedere la luce prima dell’estate. Dopo la rivolta di tutte le associazioni di categoria italiane che, in una lettera indirizzata agli eurodeputati, hanno bocciato senza appello la proposta di revisione presentata dall’ormai deprecato maltese Alex Agius Saliba, nella quale c’è il penalizzante tetto del 25% sugli acconti e l’ampliamento dei casi di recesso dal contratto di viaggio, il pressing su Bruxelles sembrerebbe aver sortito l’effetto sperato.

Indiscrezioni confermano che sono stati istruiti gli emendamenti entro la scadenza prevista del 20 marzo, con gli opportuni rilievi evidenziati dalle imprese di viaggi.

La sensibilità delle forze politiche è stata esternata in particolare dall’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Denis Nesci, compagno di partito della ministra del Turismo Daniele Santanchè, che pure sul tema “ci ha messo la faccia” con una nota ad hoc diffusa nei giorni scorsi.

Nesci, che fa parte della Commissione Imco – Internal Market and Consumer Protection, che ha in gestazione la direttiva ha evidenziato con vigore come l’attuale proposta di revisione potrebbe danneggiare il settore: «Seppur la tutela dei consumatori sia fondamentale – ha dichiarato – una normativa eccessivamente onerosa potrebbe danneggiare l’intero ecosistema turistico. Imporre un tetto del 25% sugli acconti e vietare il saldo prima dei 28 giorni dall’inizio del viaggio impedisce alle imprese di pianificare investimenti e acquisti, compromettendo la loro capacità operativa e di crescita, ma anche di offrire ai consumatori dei pacchetti viaggio a buon prezzo e competitivi sul mercato».

E non solo. Nesci si è poi soffermato su altri aspetti: «L’introduzione del trusted account comporta costi burocratici insostenibili per le Pmi. Inoltre, il trasferimento dei voucher potrebbe facilitare attività criminali come il riciclaggio di denaro. Il rapporto tra operatori turistici e clienti è basato sulla fiducia. La normativa, ampliando le cause di recesso incluse circostanze soggettive – ha anche aggiunto – crea incertezze e squilibri per gli operatori. Ispirata a eventi straordinari, non rispecchia la gestione ordinaria del settore e, insieme a sanzioni più severe e scadenze rigide per i reclami, penalizza un comparto già in difficoltà».

«Lavorando insieme – ha poi concluso – si può trovare una soluzione che protegga i consumatori senza compromettere il futuro del settore turistico europeo. Una normativa giusta ed equilibrata è essenziale per la crescita e la sostenibilità del settore».

Tutto lascia ben sperare ma il pallino torna nelle mani di Bruxelles che dovrà pronunciarsi in tempi brevi sugli emendamenti e quindi sugli eventuali correttivi da inserire nell’attesa riforma della direttiva.