Ihm: nel 2024 tasso di occupazione e tariffe in crescita

L’industria turistica italiana conferma anche nel 2024 un trend di crescita. Il settore ha consolidato i livelli pre-Covid, con una ripresa particolarmente evidente nelle destinazioni di primo e secondo livello, dove l’internazionalizzazione – mercato americano in testa – si mostra più solida e accentuata. Hospitality in salute Secondo gli indicatori di Italian Hotel Monitor, elaborato ... L'articolo Ihm: nel 2024 tasso di occupazione e tariffe in crescita proviene da GuidaViaggi.

Feb 17, 2025 - 11:04
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Ihm: nel 2024 tasso di occupazione e tariffe in crescita

L’industria turistica italiana conferma anche nel 2024 un trend di crescita. Il settore ha consolidato i livelli pre-Covid, con una ripresa particolarmente evidente nelle destinazioni di primo e secondo livello, dove l’internazionalizzazionemercato americano in testa – si mostra più solida e accentuata.

Hospitality in salute

Secondo gli indicatori di Italian Hotel Monitor, elaborato da Trademark Italia, il quarto trimestre 2024 va in archivio con un risultato in crescita rispetto al 2023 sia in termini di occupazione camere (+0,9 punti) sia di prezzo medio camera (+5,3%).
Questi dati, insieme a quelli dei precedenti tre trimestri, consentono di chiudere il 2024 con numeri migliorativi rispetto al 2023: +1,3 punti di room occupancy e +7,8% di average daily rate, a ulteriore testimonianza del positivo stato di salute dell’hospitality industry nazionale, in particolare delle principali città d’arte e d’affari italiane.

Crescita complessiva

I dati di Italian Hotel Monitor confermano un buon andamento in tutte le tipologie ricettive, con il settore luxury (5 stelle) che si attesta al 68,1 % di room occupancy (+2,4 punti rispetto al 2023) e a 610,46 euro di Adr (+5,7% rispetto al 2023), e il settore upscale (4 stelle) che, con un Adr di 154,72 euro, cresce del 7,2% mentre il tasso di occupazione al 74,5% fa registrare +1,2 punti rispetto al 2023.
Segnali positivi anche per il settore midscale (3 stelle), che nel confronto con l’anno precedente vede incrementare la room occupancy di +1,2 punti fino al 72,9% e il prezzo medio camera del +10% fino a 71,50 euro.

Venezia la più cara

Analizzando l’andamento a consuntivo della room occupancy su scala nazionale, emerge che, di tutte 39 le città monitorate, solo Sassari non supera la simbolica quota (in termini gestionali) del 60%. Sono 17 le città con un’occupazione camere superiore al 70% con Roma, Bologna, Milano e Firenze a guidare la classifica con oltre il 75% di Ro: Roma e Bologna (77,1%), Milano (76,8%), Firenze (76,3%).
Al vertice del ranking in termini di prezzo medio di vendita c’è sempre Venezia, con un prezzo medio camera di 247,40 euro (+5,7% rispetto al 2023), davanti a Firenze (202,65 euro, +8,5%), Milano (200,58 euro, +7,4%), Roma (177,86 euro, +6,8%) e Como (161,79 euro, +15,3%).

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