Transumansia: in cammino con Arianna Porcelli Safonov
Conto alla rovescia per la nuova stagione del format ideato da Arianna Porcelli Safonov: Si tratta di escursioni tra i boschi durante le quali l’autrice legge estratti del suo libro e di altri testi. Un appuntamento ideato per tutti coloro che hanno pensato di cambiare vita lasciando la città per una vita nella natura. Ma poi non l’hanno fatto L'articolo Transumansia: in cammino con Arianna Porcelli Safonov proviene da Montagna.TV.

“Ora basta! Mollo tutto e scappo nei boschi”: Probabilmente ognuno di noi, almeno una volta, l’ha pensato. Ha sentito quel bisogno di lasciare la città, la confusione, lo stress, i ritmi serrati, per trasferirsi in un luogo silenzioso, a contatto con la natura. Ma pensarlo è una cosa, farlo un’altra. Nasce così Transumansia, un trekking con il pubblico, in luoghi di particolare pregio ambientale di tutta Italia durante i quali Arianna Porcelli Safonov legge dei brani sul cambio vita. Cambio che lei ha vissuto in prima persona trasferendosi nell’Oltrepò Pavese dove ha vissuto per sette anni in una condizione quasi eremitica.
Quando nasce l’idea di Transumansia?
Questo format nasce subito dopo il Covid quando tutti avevamo bisogno di ritrovarci, di ricominciare a vivere e di stare all’aperto. Così ho pensato alla tematica, tanto sentita, del cambio vita di chi, però, non lo aveva fatto e non trovava il coraggio per farlo. Spesso perché non sapeva bene cosa significasse.
Hai chiamato questo format Transumansia. Perché?
Transumansia è un gioco di parole: “transumanza” e “ansia”. Portiamo con noi nei boschi un numeroso gruppo di persone che cercano di eliminare l’ansia che hanno dentro entrando in sintonia con la natura. È una pacca sulle spalle a tutti noi che ci portiamo sulla schiena uno zaino che si vede e uno, ancora più pesante, che invece non si vede. La calma che c’è durante questi trekking è la dimostrazione che flora e fauna sono i migliori antidepressivi.
Come funziona?
Si tratta di un trekking tra i sei e gli otto chilometri, con sei tappe nel bosco, in arene naturali, in cui leggo alcuni brani del mio libro Fottuta Campagna e altri tratti da testi dedicati alla vita nei boschi e all’inversione di marcia dalla città alla montagna, da Walden ad Adriana Zarri, da Calamandrei a Giorgio Boatti. Sono letture di 8-10 minuti che hanno l’obiettivo di stimolare l’interazione con e tra il pubblico, uno scambio sociale, amicale. Si tratta di percorsi adatti a quasi tutti, è solamente necessario presentarsi con il corretto abbigliamento.
Chi partecipa?
Partiamo dai numeri perché sono incredibili e con questi numeri, ogni volta, si compie una magia: arriviamo ad avere gruppi di 150 persone che camminano insieme, nel silenzio e nel massimo rispetto dell’ambiente. E’ sempre sorprendente a vedersi. L’utenza è eterogenea: abbiamo guide, esperti di montagna, famiglie con bimbi piccoli negli zaini e chi cammina con il proprio cane. Ci sono persone che vorrebbero cambiare vita e altre che l’hanno già fatto e che portano la propria esperienza.
Che cosa spinge il pubblico a partecipare?
Questo è un modo particolare per entrare in contatto con la natura senza disturbarla, ridendo di tutta quella retorica bucolica attorno alla vita nei monti che si è sviluppata soprattutto negli ultimi anni e tornando a casa con gli strumenti tecnici e spirituali per potercisi trasferire. Il dialogo con chi ha già vissuto l’esperienza è illuminante per chi vorrebbe farlo, si scoprono verità e falsi miti. Inoltre, spesso, chi partecipa fa parte del pubblico che mi segue a teatro e che qui ha la possibilità di colloquiare con me e io con loro.
Per te che significato ha Transumansia?
Io trovo in Transumansia la grande opportunità di parlare con il pubblico che mi ascolta, un’occasione che in teatro non ho e che trovo arricchente. Conoscere il loro pensiero, poter dialogare liberamente su temi così cari e così conosciuti è un privilegio incredibile. Si crea una relazione a doppio senso che permette a tutti di crescere.
I prossimi appuntamenti di Transumansia
– 15.03 Foce del Po, Rovigo
– 16.03 Foreste Casentinesi, Arezzo
– 22.03 Franciacorta, Brescia
– 29 e 30.03 Isola D’Elba
– 05.04 Monte Stino, Garda
– 06.04 Terre del Moscato, Bergamo
– 13.04 Forti di Genova
– 31.05 Monti Lattari, Salerno
Per info e biglietti visitare il sito.
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