Meteo, tira una bruttissima aria, anzi, pessima
Sto osservando con estrema curiosità l’andamento delle configurazioni atmosferiche su EUROPA, perché mi sembra che il consueto equilibrio sia stato turbato da una serie di fattori molto complessi. Ho letto alcune analisi di NOAA, autorevole fonte statunitense, che ipotizzano come le alterazioni nelle onde di ROSSBY possano favorire la formazione di configurazioni di blocco persistenti, […] Meteo, tira una bruttissima aria, anzi, pessima

Sto osservando con estrema curiosità l’andamento delle configurazioni atmosferiche su EUROPA, perché mi sembra che il consueto equilibrio sia stato turbato da una serie di fattori molto complessi. Ho letto alcune analisi di NOAA, autorevole fonte statunitense, che ipotizzano come le alterazioni nelle onde di ROSSBY possano favorire la formazione di configurazioni di blocco persistenti, incluse quelle che hanno riversato umidità e precipitazioni intense sulla PENISOLA IBERICA nelle ultime settimane.
A mio avviso, l’atteso sblocco delle onde di ROSSBY in Iberia è strettamente connesso a un possibile rischio di inversione dell’indice NAO. Conosciuto come NAO (North Atlantic Oscillation), questo parametro è cruciale per comprendere i flussi atmosferici che dall’OCEANO ATLANTICO giungono su EUROPA. Se dovesse davvero diventare negativo, mi aspetterei che sulla PENISOLA IBERICA si registri un graduale cambio di circolazione, lasciando spazio al trasferimento del flusso umido verso ITALIA.
Credo che questo scenario possa avere conseguenze notevoli sul meteo di casa nostra, causando un marcato peggioramento in zone come il NORD ITALIA e la TOSCANA, dove si profila il rischio di accumuli pluviometrici superiori a quelli tipici di aprile. Le stime indicano che in 5 giorni potrebbero cadere quantitativi superiori alla media mensile.
L’elemento fondamentale di questa transizione sia il JET STREAM, un vero e proprio nastro di vento in quota che veicola masse d’aria fredda e calda a grande velocità. Con il perdurare dei cambiamenti climatici, non è raro notare la tendenza del JET STREAM a rallentare o a ondularsi in modo anomalo, favorendo configurazioni atmosferiche bloccate.
Mentre alcune aree dell’EUROPA restano intrappolate in condizioni di FREDDO e precipitazioni continue, altre regioni possono sperimentare siccità e temperature più alte del normale. Ecco perché la PENISOLA IBERICA, vive un lungo periodo di precipitazioni e venti umidi, che hanno in parte impedito all’aria gelida dell’est del continente di giungere su ITALIA. Adesso, però, sembra che tutto stia per mutare. Questo lungo BLOCCO umido iberico è in procinto di spostarsi, e noi in ITALIA potremmo trovarci esposti a un’ondata di PERTURBAZIONI dal carattere particolarmente vigoroso.
Ho sempre pensato che la scienza meteorologica sia affascinante proprio perché richiede la capacità di interpretare dinamiche globali di grandissima complessità. In questo periodo, molti si domandano se il maltempo insisterà anche su ITALIA durante la PASQUA, oppure se si riposizionerà nuovamente sulla PENISOLA IBERICA, offrendo alla nostra penisola un richiamo di aria mite e condizioni più soleggiate. Ammetto che qualche speranza di clima più gradevole c’è, ma i principali modelli matematici, come quelli del CENTRO METEO EUROPEO, mostrano ancora parecchia incertezza dopo il 5°-7° giorno. Questo vuol dire che le proiezioni potrebbero cambiare di giorno in giorno, e non mi stupirei se la configurazione subisse ulteriori variazioni all’ultimo minuto.
La potenza dei PATTERN bloccanti è evidente: laddove si instaura una corrente umida insistente, le precipitazioni possono durare a lungo, generando rischi idrogeologici soprattutto in zone sensibili del NORD ITALIA e delle regioni tirreniche. D’altronde, è già accaduto in passato di vedere scenari simili, con forti rovesci che si accaniscono su precise aree geografiche, mentre altre rimangono a secco per settimane. Ricordo alcuni articoli di THE WEATHER CHANNEL che analizzavano casi simili negli STATI UNITI, confermando come la tendenza ai blocchi atmosferici risulti amplificata dal riscaldamento globale.
Sono davvero curioso di vedere come evolverà la situazione nelle prossime settimane. Penso che, se si materializzasse un blocco prolungato, gran parte del NORD ITALIA e della TOSCANA potrebbe ricevere quantità di pioggia molto superiori alle attese stagionali, con conseguenze sia positive, come un rifornimento delle falde e dei corsi d’acqua, sia negative, considerata la possibilità di fenomeni alluvionali in caso di precipitazioni torrenziali. D’altra parte, se il percorso di questa imponente colata umida dovesse di nuovo deviare verso la PENISOLA IBERICA, allora su ITALIA il meteo tornerebbe più stabile e le temperature potrebbero risalire, magari raggiungendo valori di 20-25 °C in alcune zone.
Concludo con una riflessione personale: il meteo diventa sempre più variabile e difficile da prevedere, noi pronti a confrontarci con configurazioni atmosferiche che sono sempre più imprevedibili, frutto dei mutevoli equilibri dovuti ai processi di alterazione del clima in atto.