Asteroide, impatto sulla Luna
Dopo l’allarme lanciato a Febbraio 2024 per una probabile collisione con la Terra, le nuove rilevazioni del James Webb Space Telescope (JWST) escludono l’ipotesi di un impatto terrestre da parte dell’asteroide 2024 YR4, ma aprono uno scenario sorprendente: una possibile collisione con la Luna. Durante i primi mesi dell’anno, il rischio di impatto con […] Asteroide, impatto sulla Luna

Dopo l’allarme lanciato a Febbraio 2024 per una probabile collisione con la Terra, le nuove rilevazioni del James Webb Space Telescope (JWST) escludono l’ipotesi di un impatto terrestre da parte dell’asteroide 2024 YR4, ma aprono uno scenario sorprendente: una possibile collisione con la Luna.
Durante i primi mesi dell’anno, il rischio di impatto con il nostro pianeta era stato stimato al 3,1%, un dato sufficiente a mobilitare le agenzie spaziali mondiali. Oggi quella probabilità è prossima allo zero. Tuttavia, gli ultimi studi effettuati dal JWST il 26 Marzo rivelano che esiste ancora una possibilità del 2% che il corpo celeste colpisca il suolo lunare entro il 2032.
L’asteroide è stato osservato per 5 ore dal gruppo di ricerca guidato da Andrew Rivkin della Johns Hopkins University nel Maryland. Le immagini in infrarosso fornite dal telescopio spaziale hanno permesso di determinare con maggiore precisione le dimensioni del corpo roccioso: 60 metri di diametro, con un margine di errore di ±7 metri. Le precedenti stime effettuate da terra oscillavano tra i 40 e i 90 metri, ma si basavano su calcoli approssimativi della riflettività.
Se fosse stato ancora diretto verso la Terra, la sua massa e la velocità sarebbero state sufficienti a causare danni su scala urbana, attivando una risposta d’emergenza del Space Mission Planning Advisory Group, organismo internazionale sostenuto dalle Nazioni Unite. Fortunatamente, questo scenario non è più considerato plausibile.
Gli scienziati ora sperano di assistere all’impatto sulla Luna, poiché ciò rappresenterebbe un’opportunità scientifica senza precedenti. Un evento del genere permetterebbe di osservare in tempo reale la formazione di un cratere di circa un chilometro di diametro, con dati certi su massa, velocità e composizione dell’oggetto impattante.
Alan Fitzsimmons, dell’Università di Belfast, ha dichiarato: “Teniamo le dita incrociate per un impatto lunare. Non avrebbe alcuna conseguenza per la Terra, ma offrirebbe uno scenario perfetto per studiare come si forma un cratere lunare da un asteroide noto”.
Anche Mark Burchell dell’Università del Kent sottolinea l’importanza di un simile evento. Osservare il bagliore generato dalla collisione permetterebbe di confermare modelli sviluppati a partire dal 2000, quando si scoprì che due telescopi potevano rilevare lo stesso lampo, escludendo errori strumentali.
Tuttavia, affinché il fenomeno sia visibile dalla Terra, l’impatto dovrebbe avvenire sul lato visibile della Luna, durante la fase in ombra, in condizioni meteorologiche favorevoli. Se tutto ciò si verificasse, i telescopi terrestri – e forse anche i binocoli più potenti – potrebbero immortalare un evento che gli astronomi aspettano da decenni: un esperimento controllato su scala cosmica.