Non ce ne vogliano gli appassionati e amanti del meteo estivo; pessime notizie per costoro! La configurazione atmosferica in atto, infatti, smentisce ogni illusione di una stagione estiva in anticipo, presentandosi con un quadro climatico instabile e variabile, un po’ com’era successo nel 2024. Dopo una breve parentesi di mite tranquillità, dove un respiro caldo di matrice subtropicale aveva accarezzato il bacino del Mediterraneo, si è tornati rapidamente a un contesto dominato da forti contrasti. E ora fa pure freddo per il periodo. Non è tempo di costume e tintarella! Mediterraneo bersagliato Il cuore del Mediterraneo continua a essere attraversato da una guerra tra correnti calde provenienti dalle latitudini subtropicali e infiltrazioni umide e fresche di origine atlantica. Questa continua interazione genera una grande instabilità atmosferica, con numerosi temporali, anche forti, ma piuttosto stazionari. Le differenze termiche tra le masse d’aria, unite al riscaldamento diurno della superficie, favoriscono lo sviluppo di nubi a forte sviluppo verticale, che spesso sfociano in temporali intensi, anche accompagnati localmente da grandinate e forti raffiche di vento. L’Alta Pressione, che solitamente tende ad affermarsi nel mese di Maggio, non riesce ancora a stabilizzarsi in modo duraturo. L’Anticiclone delle Azzorre è spesso bloccato a ovest della Penisola Iberica, lasciando l’Italia esposta ai continui impulsi instabili che risalgono dal Nord Africa e dall’Atlantico. Insomma, nulla di anomalo, sarebbe anomalo avere 30 gradi diffusi… L’incertezza come unica certezza Eh sì, è un gioco di parole ma è reale. I modelli meteo mostrano una notevole incertezza: bastano piccoli cambiamenti nella posizione dei centri di bassa pressione o nell’estensione dell’Anticiclone per modificare radicalmente l’evoluzione del tempo. Ma non serve una laurea a capirlo. Di fatti, non è raro che una giornata inizi con il sole e termini sotto un violento temporale. Ogni regione, ogni provincia, ogni valle può sperimentare condizioni differenti a distanza di poche decine di chilometri. Un pattern che è difficile da prevedere a più giorni! La seconda metà del mese: nessun cambio netto Guardando avanti, le proiezioni indicano che la seconda parte di Maggio non porterà significativi miglioramenti. La circolazione atmosferica continuerà a essere dominata da onde instabili, con la possibilità che nuovi afflussi di aria fresca, provenienti dalla Scandinavia o dal comparto britannico, affondino nel cuore del Mediterraneo. In questo contesto, l’Italia rimane al centro del bersaglio: l’Alta Pressione viene continuamente respinta verso l’Atlantico, mentre le depressioni nordatlantiche riescono a penetrare fino alla Penisola, generando ciclogenesi secondarie e nuovi episodi piovosi. Tutto ciò manterrà elevato il rischio di fenomeni localmente intensi, con un ritorno solo sporadico di condizioni più stabili. E ovviamente, di caldo manco l’ombra… Primavera anomala? Fino a un certo punto… Quella che stiamo vivendo è dunque una Primavera tipica, ovvero mutevole, vivace, sorprendente, ballerina, non calda. Non si tratta solo di una fase transitoria tra l’Inverno e l’Estate, ma di una stagione con una propria identità, che in questi giorni si manifesta con una forza inusuale. Chi si occupa di meteorologia conosce bene la complessità di Maggio. Questo mese, spesso sottovalutato, non è affatto sinonimo di sole e caldo. È il momento in cui i grandi centri depressionari invernali iniziano a perdere vigore, ma non abbastanza da lasciare spazio a un’egemonia anticiclonica. È anche il mese in cui il riscaldamento del suolo inizia a produrre effetti rilevanti sull’instabilità atmosferica, dando origine a fenomeni di tipo convettivo che possono risultare anche violenti, ma al tempo stesso localizzarti. Nessuna Estate in vista, almeno per ora Chi si aspettava un anticipo d’Estate sarà deluso: non si intravedono all’orizzonte ingressi decisi dell’Anticiclone africano. Quest’ultimo resta confinato sulle latitudini inferiori e non sembra in grado, almeno per il momento, di espandersi verso nord in modo deciso. Anche l’Anticiclone delle Azzorre, pur cercando timidi affondi verso l’Europa meridionale, viene continuamente respinto da correnti più fredde e instabili. Fino alla fine del mese, l’Italia resterà dunque in una situazione di equilibrio meteo precario, con possibilità di schiarite e giornate più miti, ma senza una reale transizione verso l’Estate.
Le prime vere giornate stabili e calde potrebbero manifestarsi solo a partire dagli ultimi giorni del mese o, più probabilmente, con l’inizio di Giugno. Volendo vedere, come è lecito che sia.
Meteo prossimi giorni: lungo periodo perturbato, rischiamo grosso