Eurovision 2025 – La guida con pagelle ai brani in gara – Parte 3: dalla Lettonia al Portogallo

Eurovision 2025, guida e pagelle – terza parte: altre 9 canzoni in gara tra polemiche, emozioni e sorprese. Manca sempre meno alla prima semifinale dell’edizione 2025 dell’Eurovision Song Contest, in programma dal 13 al 17 maggio presso la St. Jakobshalle di Basilea, in Svizzera (qui la prima e qui la seconda parte della nostra guida […] L'articolo Eurovision 2025 – La guida con pagelle ai brani in gara – Parte 3: dalla Lettonia al Portogallo proviene da All Music Italia.

May 10, 2025 - 09:18
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Eurovision 2025 – La guida con pagelle ai brani in gara – Parte 3: dalla Lettonia al Portogallo

Eurovision 2025, guida e pagelle – terza parte: altre 9 canzoni in gara tra polemiche, emozioni e sorprese.

Manca sempre meno alla prima semifinale dell’edizione 2025 dell’Eurovision Song Contest, in programma dal 13 al 17 maggio presso la St. Jakobshalle di Basilea, in Svizzera (qui la prima e qui la seconda parte della nostra guida all’evento).

Saranno 37 i Paesi in gara nelle tre serate che animeranno il concorso di quest’anno, tutti determinati a conquistare il celebre microfono di cristallo e l’onore di ospitare l’edizione del 2026. Come di consueto, vi proponiamo la nostra guida all’ascolto: un viaggio tra artisti, sonorità e atmosfere, per cominciare a conoscere da vicino i protagonisti che sfideranno Lucio Corsi, in rappresentanza dell’Italia, con Volevo essere un duro.

EUROVISION 2025: Le regole di valutazione delle nostre pagelle

Le regole restano immutate: abbiamo ascoltato tutti i brani in competizione e li presenteremo uno a uno, ciascuno accompagnato da una breve recensione e da una valutazione in stelline (da una ☆ a cinque ☆☆☆☆☆), per dare un’idea delle loro potenzialità in ottica vittoria.

Dove vedere la manifestazione

L’Eurovision 2025 sarà trasmesso in diretta dalla St. Jakobshalle, con le due semifinali in onda su Rai 2 martedì 13 e giovedì 15 maggio alle ore 21.00, e la finale su Rai 1 sabato 17 maggio a partire dalle 20.40.

Come sempre, 26 Paesi accederanno alla serata finale, tra cui l’Italia, qualificata di diritto grazie al suo status di membro dei Big 5 (le nazioni che garantiscono il maggior sostegno economico all’EBU). Dopo la novità introdotta nel 2024, anche quest’anno i Big 5 si esibiranno integralmente in semifinale: l’Italia sarà protagonista nella prima semifinale di martedì e potrà esprimere il proprio voto durante la stessa serata.

A commentare l’evento per il secondo anno consecutivo ci saranno Gabriele Corsi e Mara Maionchi, affiancati da Matteo Osso e Diletta Parlangeli su Rai Radio 2 e sul canale 202 del digitale terrestre.

Cliccate su CONTINUA per scoprire altre nove proposte in gara all’Eurovision 2025.

Eurovision 2025 pagelle: Lettonia – Tautumeitas con Bur man laimi

Bur man laimi

È ancora fresco il ricordo della qualificazione a sorpresa del 2024 e la Lettonia cerca di confermarsi portando a Basilea un sestetto folk/world music molto conosciuto in patria, che ha trionfato nella selezione nazionale Supernova in modo abbastanza rocambolesco uscendo vincitore da un pareggio a tre.

Il brano, il cui titolo tradotto significa “Portami la felicità”, si prefigge di trasportare l’ascoltatore in un mondo onirico tramite una struttura complessa di armonizzazioni vocali che finiscono per risultare un po’ ripetitive nel corso dei tre minuti.

Dalla sua, la Lettonia ha l’unicità rispetto alle altre 36 proposte in gara, la carta dell’autenticità e della lingua nazionale (è la prima volta dal 2004 che si presentano all’Eurovision con un brano interamente in lettone) e non è da escludere che le sei vocalist e polistrumentiste di Riga possano regalare alla nazione baltica la seconda finale consecutiva.

 

Eurovision 2025 Lituania: Katarsis con Tavo akys

Tavo akys ☆☆

Un gruppo post-punk con influenze grunge, con un brano scritto ed eseguito interamente in lituano, ha trionfato nella selezione nazionale Eurovizija.LT e si è guadagnato il diritto di rappresentare la Lituania a Basilea.

Il rock, in tutte le sue forme, ha guadagnato spazio all’Eurovision in seguito alla vittoria e al successo commerciale dei Måneskin, pur restando un genere di nicchia nelle preferenze del pubblico del contest: il limite di questa proposta è che è fin troppo autentica e “cupa” con sonorità che gli estimatori di un certo tipo di musica sicuramente apprezzeranno, ma più difficilmente faranno breccia nel cuore del grande pubblico che elesse Damiano David e compagni come vincitori dell’ESC di Rotterdam e decretò la loro esplosione sulla scena musicale mondiale.

Con Tavo akys la Lituania non ha velleità di vittoria o podio, ma dovrebbe raggiungere tranquillamente la finalissima e giocarsi una posizione di rincalzo.

Eurovision 2025 Lussemburgo: Laura Thorn con La poupée monte le son

La poupée monte le son

La seconda partecipazione del Lussemburgo dopo ben 31 anni di assenza vede Laura Thorn, 25enne interprete di Esch-sur-Alzette al debutto nel mondo della musica, presentarsi con un omaggio ad una canzone iconica nella tradizione eurovisiva lussemburghese: Poupée de cire, poupée de son di France Gall, vincitrice a Napoli dell’Eurovision 1965, di cui ricade quest’anno il 60° anniversario.

In questo brano Laura mette in scena la versione moderna della “poupée” (bambola) che cantava France Gall, descrivendo la sua protagonista come una persona che sfida gli stereotipi e le convenzioni, rifiuta di essere controllata e si pone come “l’eco di una nuova generazione”.

Questo revival del French pop di primi anni ’00 (Alizée, Mylene Farmer…) può risultare un po’ infantile al primo ascolto, ma si inserisce nel racconto di questa edizione con un racconto forte e contemporaneo provando a portare il Granducato in finale per il secondo anno di fila dopo il 13° posto di Tali Golergant a Malmö 2024.

 

Eurovision 2025 Malta: Miriana Conte con Serving

Serving ☆☆

Miriana Conte aveva già provato a rappresentare Malta all’Eurovision in diverse occasioni dal 2017 in poi, ed è riuscita a coronare il suo obiettivo quest’anno con un brano intitolato Kant (“canto” in maltese) e incentrato sull’uso reiterato dell’espressione “serving Kant” (“servire canto”) che però voleva richiamare da vicino “serving cunt”, espressione utilizzata nella cultura queer per indicare una persona audace e sicura di sé.

Inizialmente sembrava che sarebbe stato concesso a Miriana di presentare a Basilea la canzone come eseguita nella finale nazionale a Malta, ma in seguito si è scoperto di una richiesta formale di EBU (dietro contestazione in particolare del broadcaster britannico BBC) che ha costretto TVM ad edulcorare il testo del brano eliminando la parola incriminata e cambiando il titolo in Serving.

La canzone, che gioca molto su un certo immaginario camp e kitsch in cui Miriana si muove con naturalezza, farà sicuramente discutere e potrebbe riportare Malta in finale dopo ben quattro anni di assenza proponendosi anche per un posto tra le prime 10 classificate.

Eurovision 2025 Montenegro: Nina Žižić con Dobrodošli

Dobrodošli

Il Montenegro torna in gara all’Eurovision dopo aver saltato le ultime due edizioni e sembra essere qui per restarci, con l’organizzazione di una vera e propria finale nazionale (Montesong) la cui iniziale vincitrice, Clickbait del gruppo NeonoeN, è stata in un secondo tempo estromessa dalla corsa per Basilea in quanto eseguita in pubblico prima della data limite del 1° settembre 2024.

L’onore di rappresentare la delegazione montenegrina è passato alla seconda classificata Nina Žižić, una vecchia conoscenza eurovisiva avendo già preso parte alla kermesse nel 2013 (il brano Igranka, eseguito da Nina assieme al duo hip hop Who See, non entrò in finale ma venne molto apprezzato dagli eurofan).

Dobrodošli è una ballata balcanica che non offre molto di nuovo rispetto ad altre proposte analoghe viste nelle edizioni passate: il Montenegro ha poche chance di passare il turno, ma sembra almeno volersi rilanciare sulla scena europea per una partecipazione dignitosa che ci auguriamo sia la prima di una lunga serie.

Eurovision 2025 Norvegia: Kyle Alessandro con Lighter

Lighter ☆☆☆

Con i suoi 19 anni, Kyle Alessandro Helgesen Villalobos è l’artista più giovane di questo Eurovision 2025: dopo aver debuttato sulla scena due anni fa raggiungendo la finale del Melodi Grand Prix all’interno del collettivo Umami Tsunami, è tornato quest’anno da solista ed è riuscito a sfruttare un certo “vuoto” in un’edizione un po’ sottotono del MGP.

Anche a causa del ritiro, pochi giorni prima dell’annuncio del cast, di due dei potenziali favoriti, Kyle ha portato a casa il bersaglio grosso con un brano pop moderno che rimanda a un’atmosfera in stile Game of Thrones, con accenni di folk norvegese e musica medievale.

Kyle è un performer nato, canta e si muove bene, porta un messaggio semplice ma in cui molti possono riconoscersi (il brano è dedicato alla madre, che lo ha esortato a “non perdere mai la sua luce” dopo una diagnosi di tumore da cui è poi uscita) e potrebbe sovvertire le previsioni della vigilia ottenendo un buon riscontro sul doppio fronte televoto/giurie. Da tenere d’occhio.

Eurovision 2025 – pagelle: Paesi Bassi – Claude Kiambe con C’est la vie

C’est la vie ☆☆

Dopo la squalifica di Joost Klein nelle ore precedenti alla finale del 2024 per il presunto maltrattamento di un’operatrice televisiva, per un certo periodo era sembrato che i Paesi Bassi potessero ritirarsi dal contest in protesta con la decisione di EBU.

Hanno prevalso più miti consigli e anzi il broadcaster AVROTROS ha deciso di giocare una carta importante, quasi a dire di voler riprendersi la scena passando dalla porta principale: Claude Kiambe, artista di origine congolese che canta principalmente in francese, è uno degli artisti in ascesa nel panorama musicale olandese e viene visto da molti come un possibile erede di Stromae.

L’ispirazione del noto rapper belga è evidente in C’est la vie, brano scritto in un francese molto semplice e “furbo”, una formula che sembra concepita per colpire sia i giurati che il pubblico occasionale dell’Eurovision.

Al netto della performance – su cui persiste qualche perplessità – gli olandesi sembrano potere puntare a una posizione di rincalzo con vista sul possibile podio.

Eurovision 2025 Polonia: Justyna Steczkowska con Gaja

Gaja

Justyna Steczkowska è una degli artisti più conosciuti e apprezzati in Polonia: ha rappresentato il suo Paese all’Eurovision 1995, classificandosi diciottesima con il brano Sama, e torna in gara quest’anno segnando un nuovo record per il maggiore tempo intercorso fra due partecipazioni (30 anni).

Per la verità aveva già provato l’anno scorso a ripresentarsi alla selezione polacca, che era stata totalmente interna: la sua Witch-er Tarohoro, molto apprezzata dagli eurofan, non era stata selezionata in favore di The Tower di Luna (Aleksandra Wielgomas) che poi era rimasta in semifinale.

Con questo brano Justyna porta a Basilea un etno-pop un po’ sopra le righe, del tipo che dominava la competizione a metà anni ’00 ma risulta oggi un po’ superato e “kitsch” alle nostre orecchie.

Ciononostante, proprio per la sua fama in Polonia e all’interno della diaspora polacca, questa navigata artista potrebbe racimolare abbastanza supporto dal televoto per garantirsi prima la qualificazione in finale e poi un piazzamento al di sopra delle ultime posizioni.

Eurovision 2025 Portogallo: NAPA con Deslocado

Deslocado

Sta spopolando in Portogallo questo brano indie-pop di una band di Madeira, che ignorato un po’ da tutti è riuscito a prevalere in un’edizione “strana” del Festival da Canção sfruttando la viralità ottenuta su TikTok nelle settimane precedenti e la votazione fin troppo strategica di un paio di giurie regionali.

I portoghesi continuano ad improntare la loro partecipazione all’Eurovision sul solco dell’autenticità e della musica tradizionale, senza compromettersi di fronte a una competizione che negli anni è finita spesso per mettere la forma in primo piano rispetto alla sostanza.

Questa dichiarazione d’intenti ha portato a una serie di discreti risultati nel post-COVID (dodicesimi nel 2021, noni nel 2022, decimi nel 2024) che rischia di interrompersi quest’anno, dato che Deslocado sta passando quasi totalmente inosservata al di fuori dei confini lusitani e sembra avere pochissime chance di scampare l’eliminazione nella prima semifinale.

L’obiettivo è di puntare tutto sugli estimatori della “musica vera” e di performance meno coreografate e più essenziali ed autentiche.

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