
Le ultimissime elaborazioni dei sistemi previsionali avanzati stanno delineando un possibile stravolgimento del quadro atmosferico nei prossimi giorni, con una situazione attuale ancora ricca di incertezze data la
mancanza di consenso tra i principali centri meteorologici mondiali. Mentre fino a 72 ore fa
i modelli indicavano una decisa rimonta anticiclonica sul bacino mediterraneo – con
previsioni di stabilità atmosferica e
rialzo termico diffuso – gli ultimi aggiornamenti hanno completamente stravolto questa ipotesi, aprendo invece la porta a una nuova fase di marcata instabilità.
Il protagonista di questo cambiamento è un
vasto sistema depressionario atlantico, già artefice dei
recenti fenomeni perturbati su diverse aree del nostro Paese. Questo vortice ciclonico, alimentato da correnti fresche e umide oceaniche, potrebbe estendere gradualmente la sua influenza verso il Centro-Sud, portando un ritorno a condizioni di maltempo con precipitazioni diffuse e valori termici sotto le medie stagionali. Ma la vera novità arriva dalle ultimissime proiezioni, che ipotizzano la formazione di una “goccia fredda” sul Nord Africa nella prossima settimana: questa struttura meteorologica potrebbe poi
risalire verso la Penisola, innescando
temporali particolarmente violenti, con
rischio di grandinate,
nubifragi localizzati e
forti raffiche di vento, configurando così
uno scenario potenzialmente pericoloso. Storicamente, maggio rappresenta un mese di transizione climaticamente turbolento, e le previsioni di fine aprile avevano già anticipato che anche quest’anno avrebbe mostrato un carattere particolarmente mutevole. Questa variabilità è tipica del periodo di scontro tra le ultime irruzioni fredde e i primi sbuffi caldi pre-estivi, che generano
una miscela esplosiva di instabilità atmosferica.
La situazione potrebbe complicarsi ulteriormente verso metà mese, quando un ciclone mediterraneo potrebbe abbattersi sull’Italia: sebbene permangano margini di incertezza,
i principali modelli iniziano a convergere su questa possibilità, prefigurando
piogge persistenti,
venti tempestosi e
un brusco calo termico che potrebbe
mettere in difficoltà diverse regioni, sia
litoranee che
dell’entroterra.
A rendere il quadro ancora più complesso,
le simulazioni intravvedono la possibilità di
un secondo sistema perturbato intorno al 20 maggio, che
potrebbe prolungare la fase instabile fino
all’ultima decade del mese.
Questo ulteriore ciclone porterebbe
nuove precipitazioni,
temporali intensi e
un’ulteriore frenata alle temperature, mantenendo
il Paese in un limbo meteorologico particolarmente incerto. È però fondamentale ricordare che le previsioni a medio-lungo termine mantengono un elevato grado di variabilità, essendo le dinamiche atmosferiche influenzate da molteplici fattori che interagiscono a scale spaziali diverse. Tuttavia, la crescente convergenza tra i diversi modelli previsionali verso uno scenario di accentuata instabilità rende plausibile l’ipotesi di un maggio particolarmente turbolento, con
la fase perturbata che potrebbe protrarsi ben oltre la metà del mese.
In questo contesto,
lo sviluppo di cicloni mediterranei rappresenta
una minaccia concreta per
il nostro territorio, rendendo
indispensabile un monitoraggio costante degli
aggiornamenti meteo nelle prossime settimane.
Meteo, MAGGIO: CICLONI e TEMPORALI in arrivo