Funerali di Fassari: le parole di Amendola, Centioni e Olivieri dei Cesaroni
Questa mattina, alla Chiesa degli Artisti a Roma, si sono tenuti i funerali di Antonello Fassari, l’attore scomparso qualche giorno fa in seguito a una malattia. Fra i presenti anche numerosi volti de I Cesaroni, fra cui Claudio Amendola, Niccolò Centioni e Micol Olivieri. “Antonello, grande attore e grande persona soprattutto, indimenticabile” – le parole […] L'articolo Funerali di Fassari: le parole di Amendola, Centioni e Olivieri dei Cesaroni proviene da Biccy.

Questa mattina, alla Chiesa degli Artisti a Roma, si sono tenuti i funerali di Antonello Fassari, l’attore scomparso qualche giorno fa in seguito a una malattia. Fra i presenti anche numerosi volti de I Cesaroni, fra cui Claudio Amendola, Niccolò Centioni e Micol Olivieri.
“Antonello, grande attore e grande persona soprattutto, indimenticabile” – le parole di Niccolò Centioni – “Uno dei migliori attori mai conosciuti in vita mia. Era uno dei personaggi più forte de I Cesaroni, vi ho fatto un film insieme quando ero piccolo, facevo suo figlio, poi me lo sono ritrovato come zio ne I Cesaroni, era fantastico“. Belle parole anche da parte di Micol Olivieri: “Sarà sempre Zio Cesare. La sua infinita cultura, si interessava di tutto. Arte, cinema, cultura, teatro, era una persona di uno spessore importante che non trovi e incontri facilmente. Era tanto amato e merita tutto quest’amore“.
Funerali di Fassari: le parole di Amendola, Centioni e Olivieri dei Cesaroni
Ai funerali presente anche Claudio Amendola che ha parlato sia in Chiesa, sia all’uscita intercettato dai giornalisti.
“Al di là del fatto che eravamo colleghi e che abbiamo vissuto insieme momenti importanti delle nostre carriere, quello che ha contato davvero per me è stato il rapporto umano. Non è una cosa scontata. Antonello era il tipo di persona con cui immaginavo di andare al cinema da vecchio, quello con cui condividere un bicchiere di vino il venerdì sera – ormai uno solo, perché con l’età basta poco. Era quello con cui mi sarei cucinato due uova al tegamino, come nel nostro primo film insieme, accanto a un altro gigante come Ennio Fantastichini”.
E ancora:
“Antonello era felice dei miei successi, del mio percorso. Era un attore incredibilmente generoso. Oggi provo la stessa emozione di 24 anni fa, quando se n’è andato mio padre. Antonello ha vissuto grandi traguardi, ha amato profondamente il suo lavoro, si è divertito tanto, e forse ha sofferto più del dovuto in quest’ultimo periodo. Noi che abbiamo avuto il privilegio di fare questa vita lasciamo un ricordo, una presenza che resta. Non spariamo nel nulla, come accade a tanti. Quindi… daje Cè”.
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